«Quindi l'hai letto tutto, adesso» mi dice Nayla non appena metto piede nella stanza di Aesta. Sapevo di trovarla qui, è il luogo in cui passa la maggior parte delle sue giornate.
«Hai qualcosa in contrario?» le chiedo chiudendo la porta alle mie spalle.
Scuote la testa, stringendo una mano di Aesta. «Io... io non riuscivo ad andare oltre il primo paragrafo. Sono... mi fa piacere che tu l'abbia aperto».
«Non potevo... non potevo non provarci. Ho dormito due ore stanotte, ma farei di tutto per Aesta».
Ha superato alcune notti, compresa quella lunga e angosciante di cinque giorni fa, ma ormai sono quasi tre mesi che siamo qui. Il tempo sembra scivolare via dalle nostre mani e si sente il vuoto di Aesta: non deve finire con lei attaccata a quei tubi.
«Credevo di poter cambiare per lei, avevo trovato una ragione per continuare a vivere. Sai, se non fosse stato per lei, l'avrei fatta volentieri finita dopo la battaglia dell'Atlantis. Credevo mi abbandonasse, era pur sempre legata più alla Starfall che a me. Da quanto vi conoscete te, lei e Axel? Dieci anni?»
«Da prima che la Starfall diventasse operativa... quindi credo siano più di dieci anni».
«Non credevo di poter essere la causa di un dolore così grande... io volevo solo renderla felice».
Sospiro, mettendo una mano in tasca e stringendo la chiavetta USB su cui ho salvato il file decrittato.
«La parte sotto password riguarda un siero capace di contrastare lo sviluppo di quello che serviva per creare gli Altri e che Kase le ha iniettato». Allungo la mano, le passo la chiavetta, ma lei mi guarda titubante.
Cielo, che cretini che sono in famiglia. «Nayla. Crea quel fluido, stare a piangerti addosso quando hai effettivamente una possibilità non ha alcun senso».
Si alza di scatto e la mano di Aesta ricade sul materasso.
«Io... io non ce la posso fare. Ho portato solo dolori: se non avessi mai messo mano all'Operatio Mortis, ora non sarebbe in queste condizioni».
Stringo la presa sulla chiavetta, vorrei tanto farle capire che si sta sbagliando, ma non mi darà mai ascolto.
«E va bene. Ci penserà la Starfall, con o senza il tuo aiuto».
Si risiede, si prende la testa fra le mani, iniziando subito a singhiozzare.
«Sei sempre stata capace di reagire, cosa c'è di diverso adesso? La vita di Aesta appesa a un filo? Sei in grado sia di irrigidirlo che di spezzarlo definitivamente. Dipende solo quanto tempo ci metti a capirlo».
Abbassa le mani, mi guarda con gli occhi lucidi e rossi. «Facile per te parlare quando alle spalle ai un equipaggio capace di obbedire anche all'ordine di infilarsi in buco nero».
Mi appoggio al muro. «L'abbiamo quasi fatto perché Axel era curioso di vedere cosa ci fosse al di là, l'abbiamo fermato in tempo».
«Chi sarebbe poi il cretino?»
«Tu, Erix. Sempre e comunque» gli rispondo voltandomi.
«Ha strillato perché voleva vedere Aesta» aggiunge in fretta mentre lo guardo male perché avevamo detto di tenere la piccina lontana da tutto questo. Sayth, non appena Erix la mette in terra, si dirige da Nayla e allarga le braccia per farsi prende in collo; Nayla le accarezza i capelli e la stringe a sé, continuando a singhiozzare. Lo so che Sayth continua a chiedere dove stia Aesta, non ci lascia in pace, abbiamo provato a farle capire che per adesso lei non può giocare con lei o farle le trecce, ma non sembra funzionare. Erix ha ceduto, ma non so se sia l'idea migliore.
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Ai confini del vuoto 3 - Missione Terra Nova
Science Fiction[La descrizione contiene spoiler per ACDV2, per capirlo è necessario leggere i precedenti due] L'ultimo avvertimento di Kase ha distrutto l'equilibrio della Galassia LK-216 in modo irreversibile e la distruzione dell'Atlantis rischia di far precipit...