Stringo un pugno, spostando poi subito la mano sulla cintura.

Guardo Erix, poi Aesta e infine Axel. «Tenetevi pronti. Avrete pochi secondi a disposizione per andare avanti. Raggiungete il cuore, tu Aesta sai cosa fare, voi due copritele le spalle».

«Che vuoi fare?» mi chiede Erix.

«Sul B8 ho buttato giù un paio di progetti, l'unica cosa da fare è confondere il loro olfatto». Prendo una piccola bomba, palleggiandola nella mano. «E quindi ecco qua i miei tesori, se non ho sbagliato i calcoli, dovrebbero fare un bel botto – spero solo non vadano a intaccare l'integrità strutturale».

Erix si passa una mano sul volto, ricaricando la propria arma. «E va bene, divertiti».

Sorrido, Aesta e Axel sono già pronti, uno accanto all'altra, spalla contro spalla e le pistole puntate verso il pavimento.

«Nayla! Spostatevi ai lati» le urlo; lei mi guarda per un attimo, poi trascina Zavis di lato, nel momento stesso in cui attivo la bomba e la lancio a vista nel corridoio - non mi interessa dove cade, mi interessa confonderli. Non fanno grandi danni, ma l'odore è peggio del previsto. Tossisco, cercando di ripararmi il naso e la bocca con la manica mentre Erix mi strattona l'altro braccio. Dobbiamo correre.

Uno, due spari. Un robot cade a terra a poca distanza da me, si divide in due pezzi che continuano a sfrigolare producendo scintille.

Nella nuvola di fumo, gli Altri appaiono confusi, o almeno così sembra, ma non posso perdere tempo a voltarmi indietro, a controllare se davvero non trovano più la traccia di odore che avevano seguito dalla Starfall a qui.

Ma so di cosa si tratta: è una follia. Loro sono troppi e noi non saremo in grado di contenerli a lungo: posso solo sperare che la flotta riesca a batterli sulla superficie di Minerva. Erix si lascia sfuggire un'imprecazione quando un proiettile sibila a poca distanza da lui. Axel e Aesta sono molto più avanti, riesco a vedere le loro figure in fondo al corridoio, con le ombre che si allungano alle loro spalle.

Mi fermo, prendo la mira, ma il robot si sposta all'ultimo e il colpo ferisce di striscio il braccio di uno degli Altri che ci stava cercando in mezzo al fumo. Quello si volta, ringhia, iniziando a sparare all'impazzata, mi schiaccio contro il muro di scatto spingendo Erix di lato, evitando che fossimo colpiti solo per pura fortuna.

Sento il cuore battere all'impazzata: non resisteremo molto in queste condizioni. Un colpo sparato da Erix lo fa cadere a terra dopo averlo centrato in mezzo alla fronte.

Prendo un'altra bomba, una di quelle pericolose, lanciandola nel mezzo del gruppo dei nostri avversari. La nuvola di polvere che ci ha coperto si sta dissolvendo, ma non posso nemmeno permettermi di sprecare le bombe, la riserva non è illimitata.

«Via, via!» urlo agli altri tre. Cinque secondi al botto.

L'esplosione fa perdere l'equilibrio a Aesta, mentre Axel grida il suo nome, le afferro il braccio, strattonandola per farla rialzare.

Erix è pochi passi dietro di noi, continua a guardarsi indietro, ad aver paura di un agguato. Perde solo tempo così.

Ci stiamo dirigendo a corsa verso le scale e io cerco di sistemare la mappa sullo schermo, ma è quasi impossibile, avrei bisogno di fermarmi, ma non posso perdere tempo. L'ologramma non riesce a formarsi completamente, ondeggia a ogni passo, distorcendo la mappa in varie onde. Alle nostre spalle lo scontro continua a infuriare, i nostri passi rimbombano nel corridoio. O è qualcuno che ci sta seguendo?

Mi volto indietro, continuando a correre, ma non vedo nessuno.

«Destra!» urlo loro una volta arrivati alla fine delle scale. I neon funzionano malissimo, si sta facendo sempre più buio, siamo vicini al cuore.

Ai confini del vuoto 3 - Missione Terra NovaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora