Accarezzo i capelli a Erix che continua a sorridere. Non ci siamo detti molto, abbiamo passato il tempo a giocare con Sayth.

«Che hai combinato per metterti contro il governo e metà flotta? Da quando sono uscito dall'ospedale, i telegiornali non fanno altro che parlare male della Starfall».

Ecco il campione nel fare domande che ti prendono alla sprovvista.

Sospiro. «Possiamo parlarne domani con calma? Non ho voglia di pensare ancora a quelle cose... sono stati giorni stancanti, vorrei solo poter dormire bene per una notte».

«Va bene... e poi, ancora non ti sei fatta baciare».

«Scusa se tua figlia è invadente» gli rispondo sorridendo: Sayth non ci ha lasciato un attimo da soli, ma come potevamo dirle di no.

«Ha preso da te: sei tu quella che ficca il naso dove non dovrebbe».

«Lo so... però tu potevi dirmi che eri tornato qui da giorni».

«Sono qui da ieri l'altro, Vivi. Non volevano darmi tue notizie, credevo fossi morta ed ero così certo che sarebbero venuti ad arrestarmi che non ho guardato il datapad. Vivi... io... mi dispiace averti fatto penare così tanto... se non fosse stato per me, su Ealia avreste anche vinto... è piombato qui all'improvviso, è stato un inferno avere negli occhi lui che si trascinava via Sayth e in testa la Starfall che partiva con te a bordo...»

Singhiozza, stringendo appena la stoffa della mia camicia da notte. Gli accarezzo i capelli, mi si stringe il cuore a vederlo così: ha passato anni a nascondere la sua vera natura, ancora faccio fatica ad abituarmi al fatto che si mostri così indifeso.

«Adesso siamo qui, siamo insieme. Vuoi venire con noi appena ripartiamo?»

Annuisce, stringendosi a me. «Non voglio lasciarti un'altra volta: odio vederti partire, l'ho sempre odiato».

«Lo so, ho letto la tua lettera... Erix, calmati» gli sussurro continuando ad accarezzargli i capelli mentre singhiozza con la fronte appoggiata sul mio petto. «Abbiamo un piano, abbiamo la Starfall. Cosa può andare storto?»

«Tutto, conoscendo te e il tuo equipaggio. Ma ti prego, basta, smettila! Non voglio che la politica o la guerra si frapponga fra noi un'altra volta, lasciati baciare, Vivi. Una volta sola, non chiedo tanto. Lascia che cancelli l'ultimo ricordo che ho di te, con solo la schiena appoggiata al muro. Erano anni che avrei voluto sentirti stretta a me come quella sera, capire che eri al limite tra il fidarti e il cadere a terra. Ti prego, Vivi, ti amo troppo per non aver bisogno di te come l'aria. Io...»

Lo interrompo con un bacio: non ce la facevo più a rimanere ferma, sono troppo vicino a lui per non farmi inebriare dal suo profumo, per non lasciarmi travolgere da tutti i momenti passati lontani, per dimenticare la preoccupazione.

Erix continua a stringermi, approfondendo sempre di più il bacio. Mi blocca sotto di lui, tornando a baciarmi più volte, con quel suo solito modo di fare bastardo, quella dolce tortura – stringo appena le mani sui suoi avambracci: non avevo idea di quanto mi fosse mancato.

 Mi blocca sotto di lui, tornando a baciarmi più volte, con quel suo solito modo di fare bastardo, quella dolce tortura – stringo appena le mani sui suoi avambracci: non avevo idea di quanto mi fosse mancato

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Ai confini del vuoto 3 - Missione Terra NovaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora