Prologo

158 11 3
                                    

Alice's pov
È tutto pronto, finalmente domani parto per Londra, non vedo l'ora. Ancora non realizzo che andrò a vivere nella città che sogno da quando sono una bimba piena di grandi progetti nella sua testolina, ma soprattutto non realizzo che rivedrò Brooklyn dopo tanto.
L'ultima volta che ci siamo visti è stata l'estate di 5 anni fa, quando lui è venuto a trascorrere le vacanze qui in Italia. Quanto mi manca mio cugino, è veramente indescrivibile. Gli voglio un bene dell'anima, siamo cresciuti insieme pur essendo distanti.
Oddio, non mi sono presentata. Mi chiamo Alice, ho 20 anni, sono nata e vivo a Rimini con i miei genitori e mio fratello Mattia, che è più piccolo di me di 2 anni. Ho i capelli castano chiaro con qualche riflesso biondo al sole, gli occhi marroni. Il mio fisico.. beh, non mi piace per niente: da piccola non ero magra, proprio per niente. Crescendo sono dimagrita, ma ho alcune smagliature che vorrei sparissero. Mi considero una ragazza piena di vita, con tanta voglia di conoscere il mondo e scoprire cose nuove. Sono una tipa socievole, non mi faccio problemi a parlare con persone mai viste prima. Ho due migliori amici: Diana e Romeo.
Io e Diana siamo cresciute insieme, siamo sempre state nella stessa classe e spesso ci scambiano pure per sorelle da come ci comportiamo. Lei ha gli occhi verdi, i capelli biondo cenere e come carattere è molto simile a me.
Romeo è il classico ragazzo che tutte vogliono: moro, occhi azzurri, sorriso perfetto, muscoloso, simpatico. Ogni volta che usciamo insieme, alcune ragazze mi lanciano certi sguardi come per dire 'ei tu, scollati!", ma non me n'è mai fregato.
Nel tempo libero mi piace fare passeggiate sul lungomare, ascoltare musica e suonare la chitarra. Ho iniziato a suonarla a 9 anni, e da lì non ho più smesso, mi rilassa veramente tanto.
Dicevo, non ci credo ancora che andrò a vivere a Londra, insieme a Brook. Ma non saremo soli, ci saranno anche altri ragazzi che insieme a lui fanno una band. Ho visto qualche loro video, sia musicale che vlog, li trovo molto bravi, ma mi piacerebbe conoscerli dal vivo. Brooklyn non mi ha mai parlato di loro, forse i loro nomi.
Allora, controlliamo la valigia: scarpe, vestiti, intimo, calze, accessori vari, occhiali da sole, trucchi, fazzoletti, carica batterie, piastra, elastici, spazzola, profumo..direi che c'è tutto, ma sento che manca qualcosa. Fammi pensare.. le mie inseparabili cuffie! Non posso volare senza loro.
Tra qualche ora dovrò svegliarmi e prepararmi per andare in aeroporto, ma non avendo sonno sto sveglia. Ho deciso di prendere il primo volo, così ho tutto il giorno (se così si può dire, visto che sarò stanca dal viaggio e farò ben poco) per sistemarmi.
Chissà se Diana è ancora sveglia.. perché non scoprirlo con una videochiamata? Tanto è solo l'una e mezza! Prendo il telefono e la videochiamo. Ovviamente quel ghiro dorme, mannaggia a lei. Provo con Romeo, ma stessa storia. Vorrà dire che dovrò cercare un modo per sconfiggere la noia.
Mi sta venendo l'ansia di lasciare qualcosa a casa.. Meglio controllare.
Bene, c'è tutto. Ho voglia di sentire Brook, ci sentiamo tutti i giorni e voglio sapere se ha tanta ansia quanto me.
Apro la chat e lo becco online, ora inizio a rompergli i cosiddetti con più messaggi senza senso.
Nello stesso momento, mi arrivano varie notifiche da instagram: le apro e vedo che 4 ragazzi che Brooklyn segue, hanno iniziato a seguirmi sul mio profilo. Penso siano i ragazzi della band di mio cugino, e curiosa apro i loro profili. Tra tutti mi colpisce un ragazzo bello, ma proprio tanto bello: castano, occhi marroni, bel fisico, sorriso da far paura. Si chiama Ryan, un nome che ho sentito poche volte in questi 20 anni di vita, ma che mi piace molto. Decido comunque di non seguire nessuno dei 4, almeno fino a domani.
Brooklyn si lamenta, dicendo che ha sonno e che ha fame..il solito bimbo ciccione. Mi ha detto che non vede l'ora di stringermi forte e di passare del tempo con me, e ammetto di aver sorriso davanti ad uno schermo.
Io e Mattia non siamo mai andati d'accordo, se fosse per noi ci ammazzeremmo. Brooklyn per me è come un secondo fratello, c'è sempre stato pur essendo distante, e non lo ringrazierò mai per questo.
Ho le farfalle nello stomaco, sono troppo agitata, non vedo l'ora di abbracciare mio cugino, di conoscere i ragazzi e di vivere finalmente lontano dalla mia famiglia(e soprattutto da quello stordito di mio fratello). Fisso la valigia, e persa nei miei pensieri mi addormento anche se mi ero promessa di stare sveglia fino al momento di partire per l'aeroporto.

Un amore troppo grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora