Capitolo 9

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Alice's pov
Odio stare in mezzo a così tanta gente. Sì, ero d'accordo di andare in un pub, ma pensavo andassimo in uno meno affollato. Insomma, qui in Inghilterra loro sono abbastanza famosi e se fossi stata in loro avrei scelto un posto non così pieno.
Ci stiamo avvicinando ad una coppia di ragazzi, e tengo la mano di Brook per farmi strada in mezzo alla folla. Ho già visto alcune ragazze con i telefoni in mano pronte a scattare foto, proprio l'ultima cosa che volevo. Fantastico.
"Non preoccuparti, usciamo il più presto possibile." mi sussurra Ryan da dietro. Lo spero davvero, odio questo genere di situazione. Anche perché fino a 2 giorni fa ero una qualsiasi ragazza di 20 anni che faceva una vita normale. Ora chissà cosa potrei diventare per certe persone. Già mi immagino le foto in giro per i vari social. Che incubo.
"JJ!" lo saluta mio cugino. Che nome strano. Strano ma mi piace.
"Ei Brook!"
"Lei è mia cugina Alice. Ali, lui è JJ. È un nostro amico, è irlandese e deve fare 18 anni." mi spiega. Seriamente è quasi maggiorenne? Gli avrei dato l'età di mio cugino, ma amen. Mi sta già simpatico! La prima cosa che ho notato in lui sono gli occhi: ghiaccio.
"Piacere!" mi dice con un sorriso.
"Piacere mio JJ!" ricambio il sorriso.
"Lei è Chiara, una mia amica italiana. È venuta qua per fare una sorpresa a Mikey. Stanno insieme da 3 anni e non si sono mai visti. Così con la scusa di venire a trovare me, va a trovare pure lui." ci spiega. Oddio un'italiana, un miracolo!
"Sei italiana pure tu?" le chiedo.
"Yes girl!" mi risponde. Entrambe ci illuminiamo dalla contentezza e ci sorridiamo a vicenda. Sono felice di aver trovato un'altra ragazza dell'Italia qui.
"Beh, possiamo uscire per favore?" chiede Ryan, guardandosi intorno continuamente.
"Sì, per favore." gli rispondo, e subito mi prende la mano e mi porta all'uscita, evitando quelle ragazze.
Una volta fuori ci dirigiamo verso la macchina, che è leggermente più lontano dalle altre. Non capisco il motivo per il quale non abbiamo aspettato gli altri.
"Ma gli altri non li aspettiamo?" gli chiedo, appoggiandomi al cofano della macchina.
"No, non voglio che ti facciano foto. Insomma, mi da fastidio. Meno stiamo qua, meglio è. Brooklyn dovrebbe sapere che questo è uno dei pub più popolare in zona e che potrebbero esserci delle roadies." mi dice, guardando un punto fisso davanti a sé anche lui appoggiato al cofano. Non rispondo. Non capisco questo suo comportamento. Non sono nessuno, cosa mai dovrebbero dirmi? Beh ovvio, nemmeno io voglio che mi facciano le foto. E se fosse geloso? Mi tengo il dubbio, è meglio. Stiamo per qualche minuto in silenzio.
"Ho freddo.. Posso entrare in macchina?" gli chiedo, rompendo l'imbarazzo.
"Certo, entro pure io, non voglio lasciarti sola."
Saliamo nei sedili posteriori, e Ryan mi dice che se voglio posso appoggiare la mia testa su di lui. Effettivamente un po' di sonno ce l'ho, ma non voglio addormentarmi proprio ora. Così decidiamo di parlare di ciò che ci passa per la mente, e scopro che ha il carattere molto simile al mio.
Il mio dubbio si fa sempre più grande: inizio a farmi mille filmini mentali ed è ora di farli fermare.
"Come mai ti da fastidio che mi facciano le foto?" chiedo diretta. Meraviglioso, complimenti Alice. Pessimo modo di aprire un discorso.
"Non sono cose che ti riguardano." mi risponde, secco. Il suo viso da felice passa a serio. Maledico me stessa per aveglielo chiesto così. Ed ecco di nuovo quel silenzio imbarazzante, che viene interrotto dal suono del mio telefono: è Brook, che chiede dove siamo. Gli rispondo, e dopo poco entra in macchina con Jack.
"Ei, scusate il ritardo, c'erano le fan. Andiamo a casa? JJ e Chiara ci seguono, dormono entrambi da noi." dice come prima cosa.
"Ah davvero? Che novità che ci siano le fan! Certo, andiamo a casa. Jack, davanti. Quei due sono già in macchina? Almeno ci seguono." gli risponde Ryan, quasi seccato, alzandosi e andando al posto del guidatore. Ho appena fatto arrabbiare Ryan, bene. Appena siamo a casa ci parlo.
Cerco sempre di risolvere le situazioni sgradevoli che molto spesso creo, anche se dentro di me sorgono mille pensieri negativi. Per esempio 'e se peggioro la situazione?', 'sicuramente non accetta le mie scuse.'. La maggior parte delle volte non è così, ma quando capita mi dico che evidentemente quelle persone non meritavano la mia amicizia.
Al mio fianco, da fuori, vedi JJ eChiara dirigersi verso la macchina. Li seguo con lo sguardo per assicurarmi che siano dietro di noi. Si avvicinano alla nostra macchina, alla guida c'è Chiara mentre JJ è seduto al posto del passeggero.
"Possiamo andare." dicono in coro a Ryan, che scazzato mette in moto la macchina.
Il tragitto dal pub a casa è silenzioso, a volte interrotto dagli sbadigli di Brook. Penso a cosa poter dire a Ryan per non farlo arrabbiare ancora di più, quando ad un certo punto proprio lui parla.
"Alice poi ti devo parlare. Prima di andare a dormire passa da camera mia."

Un amore troppo grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora