16- Day twelve

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broken heart

«Cose da donne.»

Aggiungo titubante, sono davvero poco convinta che i tre mi lascino andare senza sospettare della mia pessima scusa per evadere. Mi osservano, l'apparente "capetto" fa poi un cenno con la testa ad uno dei suoi.

«Calum vai con lei, non perderla d'occhio.»

Il moro annuisce serio e si avvicina per slegarmi, sospiro ansiosa ma contenta non appena sento finalmente i polsi liberi.
Mi alzo dolorante, lui con velocità afferra bruscamente il mio braccio il che mi dà abbastanza fastidio, con l'altra mano tiene un grande fucile.
Camminiamo fino ad arrivare in un punto abbastanza lontano, dove si trova una specie di bagno pubblico...forse sarebbe stato meglio andare in mezzo alle fratte.

«Lascia la porta aperta.»

Mi avverte, menomale, almeno posso provare a scappare con più facilità. Entro nel bagno e aspetto qualche minuto ma il pirata continua a rimanere lì impalato e non la smette un attimo di fissarmi.

«Puoi almeno girarti?»

Domando impaziente.

«Non sono nato ieri bella.»

Dice con un ghigno.

«Lo so che correresti come una matta.»

Impanicata e non sapendo assolutamente cosa fare decido di avvicinarmi lentamente al ragazzo.

«Fallo per me...»

Sussurro in modo provocante poco lontano dalle sue labbra carnose.
Subito dopo sento l'arma puntarmi il petto, Calum inizia a ridacchiare con gusto. Il mio piano è andato in fumo ed io sto per morire, bene.

«Sai, mi ricordi una che abbiamo già incontrato, aveva la tua stessa testardaggine.»

Abbassa il fucile ed io torno a respirare più regolarmente.

«Cosa? Avete incontrato altre persone?»

Sono molto sorpresa, non pensavo ci fosse qualcun altro disperso nella foresta.

«Sì, un padre, una madre e la figlia qualche tempo fa...»

Risponde, io ho un flashback, sento come se il mio cuore avesse perso un battito.

«Vedi di non farti venire la sindrome di Stoccolma, chicca.»

Mi spinge via e io rischio di cadere, riprende saldo il mio braccio e mi strattona via.

«Ashton.»

Lo chiamo fermamente una volta tornata legata all'albero.

«Credo abbiano incontrato i tuoi.»

Quasi tremo nel dirlo e non so cosa pensare.
Lo sento irrigidirsi dall'altra parte del tronco sottile.

«Ah, è una perfetta storia della buonanotte!»

Esclama improvvisamente il capo biondo avendomi evidentemente sentito, diamine non ci voleva.

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