it's not right
Perdo un battito non appena tentennante illumino la minacciosa sagoma buia.
Sbatto ripetutamente le palpebre temendo di star sognando.«Che diavolo ci fai qui!»
Prendo la rincorsa senza pensarci un attimo e butto le braccia attorno al collo di Ashton, il ragazzo della foresta.
«Ti sono mancato vero?»
Sussurra spavaldo, lo lascio andare leggermente imbarazzata e ancora incredula. Il mio cuore è a mille.
«Come mi hai raggiunto?»
Domando inciampando tra le parole mentre lui sorride.
«Sono partito la sera stessa che sei andata via, è stato facile recuperare il passo.»
Spiega brevemente.
«Beh, sopratutto perché ho perso una giornata a dormire...»
Affermo riflettendo colpevole, lui scoppia in una risata fragorosa.
«Mi sentivo troppo affaticata e confusa.»
Dico difendendomi, Ashton annuisce alzando le spalle con un ghigno.
«Allora, ci incamminiamo?»
Mi offre il suo braccio muscoloso ed io sono pronta ad afferrarlo, sono pronta a rispondergli di sì, "sì che voglio camminare con te". Ma poi delle immagini mi balenano per la mente, così come un lieve senso di colpa.
«Ma cosa ti è saltato in mente?!»
Esclamo improvvisamente ritraendomi.
«Ash, la tua famiglia!»
Esamina misterioso e pensieroso la
mia espressione preoccupata.«Torna da loro.»
Quasi sussurro scuotendo la testa, così da fargli capire che non è questo il posto in cui deve stare.
«È merito tuo se li ho trovati, non è giusto abbandonarti.»
Porta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio e mi sorride sereno.
«No avevi ragione, hai trovato la tua famiglia, era quello che volevi...dovevi restare.»
Continuo insistente, l'amore verso la sua famiglia è stato il motivo per cui si è deciso ad uscire allo scoperto, non può far spaventare di nuovo i suoi genitori, lasciarli nell'incerto.
«Giuro che tornerò da loro, è una promessa...non ti preoccupare.»
Posa la sua mano calda sulla mia spalla tesa.
«Mi dispiace...»
«Tu non hai fatto nulla di male, è stata una mia scelta.»Annuisco leggermente più sicura, iniziamo a passi ampi ad allontanarci di nuovo insieme, come da inizio.
L'aria della foresta si fa sempre più tetra e pesante, i gufi tengono vivo l'ambiente così come le gocce di rugiada ed umidità che cadono al suolo provocando un tintinnino prolungato. È vero che adoro la città, ma devo ammettere che la natura mi fa sentire il doppio più viva, mi rende cosciente del fatto che tutto è reale, è un'altra prospettiva.
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Forest Boy
Fanfiction[...] «Come mai abiti qui?» Continuo a guardarmi intorno, mi sembra di essere sul set di 'Lo Hobbit'. «Sinceramente? Non mi fido dell'umanità e qui, fuori dal mondo, si sta molto più tranquilli.» ♡♡♡ In cui una ragazza newyorkese abituata al caos ci...