Capitolo 20

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Niall's pow

Ero abbastanza preoccupato, per via del gesto di Natie. Era evidente che fosse arrivata al limite della sopportazione. Avrei voluto portarla via di li, il prima possibile e farle avere la vita che meritava. Purtroppo tutto cio' a causa della scuola e degli impegni, era impossibile. Dovrei dire a sua madre del gesto che stava per compiere, ma dire una cosa tale ad una madre, non è il massimo, figuriamoci se quest'ultima è incinta! Devo riuscire a trovare le parole giuste, ma so che sarà troppo difficile. So anche che Natie non vorrebbe che io glielo dicessi, ma devo farlo, devo proteggiere la sua vita, anzi devo proteggere lei, sopratutto da sua sorella. Io credo che Luke e Natie debbano smetterla di essere amici, anche se io non sono geloso, ma per il nostro bene dovrebbero. Oddio che io non sia proprio geloso, è un po' sbagliato, insomma so che sono amici e che lei ami me, ma mi dispiace il fatto che lei si confidi di più con lui che con me. Ma infondo neanche io le ho raccontato qualcosa, solo perchè l'ho tenuto per me. Non ce l'ho mai fatta a raccontare a qualcuno, se non a mio fratello, di cio' che provo vedendo i miei genitori separati. È stato veramente un duro colpo, avevo solo cinque anni, mentre Greg undici. I miei genitori sono rimasti comunque amici, anche se adesso hanno altri partners, ma per me insieme resteranno sempre unici. Non riesco tutt'ora a capire cosa li abbia spinti alla fine del loro matrimonio, e talvolta scoppio in lacrime, perchè li vorrei avere vicini, insieme. Io e Greg quando ci fu la separazione, andammo a vivere insieme a papà, per via della scuola e degli amici, e purtroppo vedevamo mamma poche volte. Amo i momenti come le vacanze, o quando Natie o Denise sono a casa, perchè loro anche se per pochi giorni o ore stanno insieme. Con la mia matrigna o il patrigno ho un rapporto diciamo normale, non parlo molto con loro onestamente. Ho sempre avuto una piccola speranza che i miei genitori potessero tornare insieme, ma a distanza di anni era del tutto svanita; spero vivamente che i genitori di Natie non divorzionino, e che alla fine riscoprano di amarsi, almeno che lo riscopra suo padre, visto che sua madre è ancora innamorata di lui. Anche se ero piccolo, capisco le preoccupazioni ed il dolore della mia ragazza, quindi vorrei farle capire che se ha bisogno di me, puo' venire sempre, perchè sarò sempre li, ad aiutarla. Dopo che parlero' con sua madre, inizierò a raccontarle un po' della mia situazione, così magari riuscirà a sbloccarsi con me. Arrivati a casa, mentre Natie è a fare il bagno, vado subito da sua madre raccontandole l'accaduto, cercando anche di tranquillizzarla.

<< Niall, ti ringrazio davvero, di tutto. Non saprei in che stato mi sarei trovata, se tutto questo fosse accaduto. Grazie per come ti prendi cura di lei, ne parlerò prima con lei e poi con suo padre.>> Disse lei, portandosi le mani al viso, credo stesse per piangere o aveva giá cominciato a farlo. Senza troppa esitazione, l'abbracciai, era come una seconda mamma per me. Successivamente andai a chiamare Natie, che andò subito a parlare con la madre. Dal canto mio, mi misi ad origliare dietro la porta, e di tutto il discorso, mi rimasero impresse le parole di sua madre, dove diceva:" Forse è colpa mia, ultimamente ti ho trascurata troppo, tra la storia di tua sorella, di tuo padre, il fatto che devo stare attenta alla gravidanza. Insomma ho dato priorità a tutto, e non mi sono accorta di quanto tu stessi male." Non doveva pensare una cosa simile, non era di certo colpa sua, è successo tutto all'improvviso. Nessuno se ne sarebbe accorto, perchè Natie non riesce a confidarsi più con nessuno ormai, ma voglio che lo inizi a fare con me. Dopo che uscii dalla stanza della madre, la portai al cinema, ma prima di entrarci, scambiai quattro chiacchiere, con lei.

<< Vorrei parlarti di una cosa, di cui non ti ho mai parlato.>> Dissi, sedendomi su una panchina all'infuori del cinema, per poi farla avvicinare, lei mi fece segno di parlare ed io continuai.

<< È... È riguardo ai miei genitori.. Non ho mai parlato con nessuno di ciò che provo, dalla loro separazione. Ma con te ho deciso di farlo, non chiedermi perchè, non lo so precisamente, ma sento di farlo.>> Continuai a dire, ma niente, mi bloccai e le lacrime iniziarono a bagnare il mio viso, che lei asciugò immediatamente, per poi prendermi per mano. Con calma spiegai i miei sentimenti riguardo a quella situazione, e non riuscivo a contenere più le mie lacrime. Bè, è vero in molti dicono che i ragazzi non piangono, ma almeno in qualche circostanza succede, succede a tutti. Sfido chiunque a non piangere mai, sarebbe una cosa contro natura, eppure fa bene, poichè aiuta a sfogarsi. Dopo averle raccontato cio', lei mi promise che si sarebbe fidata di me, e non avrebbe fatto più un gesto simile, come quello di qualche ora prima. Entrammo al cinema a vedere un film, tra l'altro drammatico. Lei dice sempre di amare questo tipo di film, perchè:" Anche se possono sembrare strappalacrime, ti sbattono in faccia la verità senza troppi giri di parole." In effetti aveva ragione, quasi sempre erano storie reali, e sempre parlavano di fatti che potevano accaderti da un momento all'altro. Alla fine della proiezione del film, ci arriva un messaggio, da parte della scuola; ci hanno informato che il giorno prima del ritorno dalla pausa invernale, dovremmo partire per qualche giorno, visto che abbiamo vinto un profgetto. Bè sono felice che il progetto fatto insieme alla classe della mia ragazza abbia vinto, ma sono fortemente dispiaciuto dall'altro. Questo progetto l'abbiamo fatto anche insieme alla scuola di Giulia, il che implica che anche lei partirà. E non c'è niente di peggio, onestamente. Vedo Natie scoppiare immediatamente in lacrime e le prendo subito il viso tra le mani sussurrandole di stare tranquilla. Come faremo a stare una settimana, in uno stesso hotel, io, Natie, Luke e Giulia? È una situazione troppo pericolosa, anche perchè i comportamenti di Giulia, per via dei suoi cambiamenti ormonali, sono del tutto imprevedibili..

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