Capitolo 12

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Natalie's pow

Ero ancora incredula da come mia sorella si stesse arruffianando dopo ciò che era accaduto, non voleva che io ne parlassi con mamma se no poi non avrebbe più visto Luke sul serio. Ma di certo io non potevo rischiare la vita per una psicopatica simile, che poi a me se le sta o non sta con Luke poco importa, e poi quel povero di Luke doveva sapere con chi era fidanzato. Non sono neanche sicura che a mia sorella piaccia ancora Luke, sicuramente non come otto mesi fa, quella era caduta nella trappola di Harry, come tutte le altre ochette della mia scuola.

In tutto questo, Niall aveva ragione. Lei mi ha solo e sempre usata, ecco perché Giulia odiava Niall l'aveva smascherata dal primo istante, e io non gli ho mai creduto. Sono stata solamente un'ingenua, anzi avrei dovuto chiedere scusa a Niall, avrei dovuto fidarmi di lui. E questo era il momento adatto, lo bloccai prima che potesse raggiungere i ragazzi in giardino.

<< Aspetta, vorrei dirti una cosa..>> Gli dissi, appoggiandomi al muro e tirandolo per un braccio per farlo posizionare davanti a me.

<< Dimmi tutto.. Ti senti male? Ti porto alla guardia medica?>> Mi chiese, guardandomi con sguardo preoccupato e facendo incontrare i nostri sguardi, io scossi la testa.

<< No, sto bene tranquillo.. Volevo solo chiederti scusa.. Per non averti mai creduto su mia sorella.. Sono stata una stupida.>> Mormorai, e abbassai lo sguardo, ma lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò delicatamente, facendomi leggermente sobbalzare per il bruciore che la ferita sul mio labbro provocò.

<< Sta tranquilla.. L'importante è che sta bene, e che con lei hai chiuso. È brutto da dire lo so, ma non è un comportamento corretto quello di tua sorella, e devi starci il più lontano possibile. Ci sono e ci sarò sempre io a proteggerti, tranquilla prima o poi ti porterò via da questo posto, te lo prometto.>> Rispose, e mi sorrise. I suoi occhi erano tornati del solito azzurro cielo, che prima si erano concupiti per la sua paura. Non vedevo l'ora di andarmene da quel posto, o almeno volevo solo stare lontana da mia sorella. Poi presi per mano Niall ed insieme uscimmo per andare nell'immenso giardino di Louis. Era un giardino bene curato, immerso nel verde dell'erba fresca e ricoperto di fiori di ogni tipo, aveva anche un'immensa piscina, e una fontana al centro di essa, illuminata con delle luci blu; poi c'erano delle amache tenute da degli alberi di palme, e un parte dove vi erano dei tavoli con delle sedie in ferro battuto nero, e il barbecue dello stesso colore, aveva anche delle sedie a sdraio e un piccolo parco giochi dove giocavano le sue sorelline, o forse anche lui quando era più piccolo. Aveva una villa a dir poco stupenda, che si elevava su due piani, immensa.. Mi ero innamorata di quel posto, era così tranquillo e ben curato, credo che a sua madre piacesse prendersene cura, magari si occupava di giardinaggio..

<< Ti piace casa mia?>> Mi chiese Louis, mentre Niall lo stava insultando per come stesse cucinando, così Niall in un batter d'occhio s'era messo al barbecue, e Louis era venuto a sedersi vicino a me.

<< È davvero stupenda.. Me ne sono innamorata, davvero meglio della mia.>> Risposi, versandomi un bicchiere d'acqua e massaggiandomi i polsi doloranti a causa della corda che fino a poche ore fa li teneva stretti. Louis scoppiò in una goffa risata per quanto avevo detto, e si voltò verso Niall affermandogli: << Senti chef, hai sentito che ha detto la tua ragazza? Vuole una casa così, ti tocca sgobbare.>> Louis scoppiò a ridere e di conseguenza anche io, era troppo divertente, ma io non necessariamente avevo bisogno di una villa, per me andava bene anche una topaia, basta che al mio fianco c'era Niall.

Niall sorrise, continuandosi a destreggiare tra la carne e il fumo provocato dalla cottura.

<< Tranquillo Tommo, per lei questo e altro.>> Disse, e gli fece l'occhiolino continuando a cucinare.

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