Capitolo 14

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Natalie's pow

Erano passati due mesi e mezzo da quando avevo iniziato a lavorare, fortunatamente nessuno se n'era accorto, e mia madre e mio padre erano in una specie di tregua. Questo però iniziò a pesarmi gravemente. Ogni giorno esco alle 21:00, per poi tornare a casa alle 4:00 di mattina, la mia routine era impossibile, ma se c'è qualcosa che mi consola, è che sono riuscita a mettere da parte qualche soldo, e a tenere la media dei miei voti abbastanza stabile. Non so per quanto ancora avrei retto, anche perché avevo poche scuse da dire a Niall, e se lui sapesse quello che sto facendo, mi bloccherebbe, penserebbe che io mi stia autodistruggendo, e che dovrei dire tutto ai miei genitori. Fortunatamente però oggi era finita la scuola per le vacanze natalizie e domani sarà il secondo anniversario di fidanzamento mio e di Niall. Sono stra emozionata, perchè dopo quasi tre mesi dall'incidente Niall è qui con me, sano e salvo, e possiamo amarci in pace, dopo tutti gli ostacoli che si erano posti davanti a noi da quel giorno. Adesso lui è in camera mia e sta studiando, io sono sdraiata a letto con la mia cuginetta di tre anni Charlotte. Ha una stragrande voglia di giocare, ma io sono troppo stanca per farlo... Quindi opto per farla addormentare, così che non disturbi Niall, ma lei non ne vuole sapere proprio nulla.. Vuole per forza giocare.. Prevedo un pomeriggio abbastanza duro..

<< Voio tale co Iall>> Ed ecco che inizia ad urlare di voler stare con Niall, non so, credo che dovrei iniziare ad essere gelosa di questa dolce ed indifesa creaturina, che con le sue urla mi sta mandando il cervello in tilt.

<< Dai amore, poi giochi con Niall, fallo studiare che deve recuperare delle materie.. Lo sai che ha esami.. Fai la brava, ti supplico ho sonno.>> Le mugugnai ad occhi chiusi, mentre con le mani cercai di tenerla ferma, dato che continuava a saltare sul letto.

<< No.>> Rispose secca, mamma mia era peggio di mio padre e Giulia..

<< Dai piccola fa la brava, ti prometto che finisco subito, se fai un sonnellino.. Non vedi? Tua cugina è stanca e neanche a me da conto. Sai oggi è il quattordici dicembre, chissà se si ricorda di che giorno è domani. Praticamente in due mesi e mezzo, non è più uscita con me. Vuoi essere tu la mia ragazza?>> Le disse Niall e lei acconsentii immediatamente con la testa, e lui continuava a guardarmi e ridere.. Si è vero che negli ultimi mesi siamo usciti poco.. Quasi per niente ma non significa che non lo amo più, anzi..

<< Ehi! Ho.. Ho studiato molto in questi mesi, e poi io ti amo ancora di più di prima. E si mi ricordo che giorno è domani.. Il giorno più bello della mia vita, da due anni. Ora shh.>> Farfugliai, per poi coprirmi interamente con la mia coperta, mentre Niall e Charlotte erano insieme. Fortunatamente riuscii ad avere la giornata libera per l'indomani. Niente e nessuno avrebbe potuto rovinarla.

Non so come, ma riuscii ad a addormentarmi in mezzo a tutto quel baccano, poi venni svegliata da Niall e Charlotte che avevano il viso vicino alla mi faccia, e non appena aprii gli occhi sobbalzai per lo spavento.

<< Dai non siamo brutti noi.>> Disse Niall con una punta di tristezza, entrambi fecero il broncio, e io scoppiai a ridere scuotendo la testa, per poi andare in bagno a darmi una rinfrescata, ed entrambi mi aspettarono fuori dalla porta.

<< Ditemi a che gioco state giocando, perchè mi seguite?>> Chiesi, strofinandomi gli occhi, e le loro iridi quelle di Niall azzurro cielo, e quelle di mia cugina verde smeraldo erano puntate su di me.

<< Abbiamo fame, abbiamo fatto i bravi mentre dormivi, vogliamo la ricompensa.>> Disse Niall, e mia cugina annuiva semplicemente con la testa. Erano l'amore quei due.. Sembravano padre e figlia. Ammetto che qualche volta mentre stavano insieme, mi balneava in mente l'idea di me e lui sposati, con una casa e una famiglia, scommetto proprio che Niall sarà un bravo papà. Anche in questo momento quell'idea mi tornò in mente.

<< Si, ehm.. Andiamo giù che vi preparo qualcosa dai.>> Risposi, e mentre scendevo le scale, loro due mi seguivano come cagnolini urlando: " È ora della pappaaaaa." Pensai che avevo a che fare con due bambini, e non solo con uno. Preparai della cioccolata calda, ne preparai due tazze, a me non piace e poi di solito non mangio mai a merenda. Arrivò mia sorella, che non appena vide la cioccolata si fiondò verso le tazze di Niall e Charlotte.

<< Posso una? La voglio.>> Disse mia sorella, anzi comandò piùcchealtro di avere una tazza, ma per quanto mi riguarda poteva farsela da sola.

<< Li c'è il pentolino, fattela. Queste sono di Charlotte e Niall.>> Ringhiai a denti stretti, mentre mi avvicinai al tavolo con le tazze.

<< Mamma mia quanto sei acida oh! Un favore ti ho chiesto.>> Mi urlò contro, e io roteai gli occhi. Non capisco proprio come io e lei possiamo essere sorelle.

<< Non sono la tua serva.>> Risposi acida, la sua presenza mi infastidiva parecchio. Ormai tra me e lei non vi era più dialogo, o non ci parlavamo oppure ci urlavamo contro. Fortunatamente Charlotte e Niall terminarono subito di mangiare, e salimmo in camera mia, almeno ero lontana da quella arpia.

<< Amore stasera esci con me?>> Mi chiese Niall, ed ecco che io per l'ennesima volta avrei dovuto dirgli di no.

<< No.. Stasera non posso, devo sistemare la stanza, poi preparare qualcosa per domani.. >> Risposi, questa scusa era davvero ridicola, non sapevo più che fare, o cosa dire.

<< Tranquilla, stasera ho gli allenamenti non sarei potuto uscire lo stesso. Era per metterti alla prova... Hai comunque usato una scusa pessima amore. Se hai l'amante, sappi che lo uccido. Sei mia ok?>> Mi sussurrò sulla labbra, dopo avermi presa per i fianchi. Poi lasciò un dolce bacio sulle mie labbra.

<< Tranquilla sono solo tua, e tu mio però.. Io vengo prima del calcio eh!>> Sussurrai anche io, mentre Charlotte invece era intenta a scattarci foto con il telefono di Niall. Purtroppo Niall uscii subito dopo, per andare al campo e io restai per le ore seguenti con la mia cuginetta.

Alle 21 però ero già pronta per lavorare alla pizzeria, e a mia madre dissi semplicemente che sarei uscita con Niall. Stavo diventando una piccola bugiarda, ma solo a fin di bene.. È strano per me, perché odio dire bugie, non è una cosa che amo fare. Le pizzeria era gremita di persone, segno che avrei avuto qualche mancia in più. Ormai io e altre due cameriere della mia stessa età eravamo diventate molto amiche. Erano single a differenza mia, ed adocchiarono dei ragazzi seduti ad un tavolo. Mi parlavano di un biondino con gli occhi azzurri, e di un ragazzo seduto accanto a lui, con gli occhi azzurri e i capelli castani.. Non riuscirono a vedere gli altri ragazzi perché erano semi nascosti dalla nostra postazione. Mi incitarono ad andare a prendere le ordinazioni, perché loro erano già troppo su di giri per la vista di bei ragazzi, mentre a me non importava nulla. Presi il taccuino, e camminai all'indietro, perché stavo gesticolando con le mie amiche, a qualche centimetro dal tavolo mi voltai e i miei occhi incontrarono quelli di Niall, che restò stupito dalla mia presenza.

Rimasi immobile, ormai ero stata scoperta. Cavolo. Niall si alzò dal tavolo e mi fece segno di seguirlo in bagno, annuii e lo seguii.

<< Ma.. Tu? Che ci fai qui? Perché stai lavorando? È questo che fai da due mesi invece che riposarti?>> Mi chiese Niall preoccupato, per poi prendere il mio viso tra le sue mani.

<< Si... L'ho fatto per i miei genitori.. Non sono uscita per questo, sono sempre stanca per questo. L'ho fatto solo perché non voglio che i miei genitori si separino.

E quindi pagavo quello che doveva mio padre. Lavoro anche dall'una alle quattro ad un pub.>> Gli sussurrai, per poi scoppiare a piangere e perdermi tra le sue braccia.

<< Amore.. Ma tua sorella che spendeva tutti i soldi per i suoi piaceri.. A me questo fa anche rabbia. Poi tu non dovevi stancarti così. No.. Da stasera basta lavorare, fallo per me. Poi parleremo con tua madre stasera.. A che ora finisci?>> Mi chiese dolcemente accarezzadomi le spalle.

<< A mezzanotte.>> Riuscii a singhiozzare, forse era giusto così, era giusto che ogni cosa tornasse al suo posto.

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