Capitolo 26

343 23 2
                                    

Natalie's pow

Ho sempre pensato che l'Irlanda fosse un posto bellissimo, ma stare con Niall qui lo è ancora di più. Il fatto di essere anche scappati, aumenta il rischio di future complicanze con i nostri genitori, ma devo dire che non ci importa minimamente. Un giorno era già passato, e per fortuna non avevamo incontrato nessuno dei suoi parenti. Abbiamo anche deciso di spegnere i cellulari, almeno finchè Niall non farà il suo provino, così avremo una sicurezza in più, sul fatto di non essere localizzati tramite il GPS. Conoscendo i miei genitori, mia madre starà meditando sul perchè della nostra fuga, mentre mio padre già starà dando di matto, urlando e cercando di capire dove ci troviamo. Controllo l'ora e vedo che sono quasi le tre del pomeriggio, segno che tra mezz'ora Niall inizierà il suo provino, mentre io passerò il mio tempo a fargli foto, non so come sia riuscito ad avere il consenso, ma mi sta bene. Ho portato come sempre il pc, così non appena finisco il mio "servizio fotografico", passerò le foto lì, preferisco avere sempre un backup sul pc, piuttosto che perderle tutte. Una volta mi è successo, mia cugina ha preso la mia macchina fotografica, e ha cancellato per sbaglio tutte le foto, avrei voluto tornare indietro nel tempo, per rivivere gli stessi momenti e rifare tutto d'accapo, ma purtroppo non era possibile. Sono particolarmente legata a quest'oggetto, perchè è il primo regalo di compleanno che mi ha fatto Niall, se dovesse succedergli qualcosa, andrei sicuramente di matto, per questo la custodisco gelosamente, adesso l'unico che può tenerla o usarla è proprio lui, Niall. Approposito di lui, è già all'entrata che mi aspetta, e io prendo velocemente la borsa, per evitargli di ritardare a causa mia. Ha indossato la maglietta che gli regalai quando era in ospedale, quel meraviglioso giorno in cui si risvegliò, e che adesso riaffiora nella mia mente, provocando un leggero sorriso sulla mie labbra. È il suo portafortuna, ma in realtà principalmente è il mio, ancora ricordo il momento quando si risvegliò, era spaesato e io ero li a piangere come una fontana. E poi arrivò la prima prova, quella di sua madre che ostacolava il nostro rapporto, e oggi eccoci qui, stavolta con quattro persone che lo fanno. E se si presentassero allo stadio? No, speriamo di no... Davvero non possono essere li oggi, prego mentalmente che se devono proprio venire a prenderci, lo facciano stasera, quando sarà tutto finito. È inoltre la prima volta che torno ad un campo di calcio, dopo l'episodio con Harry, e sono veramente terrorizzata all'idea che possa accadere di nuovo. Non che ci sia Harry, o Giulia qui, ma continuo ad aver paura. Vedo che Niall è tesissimo, e cerco di calmarlo in qualche modo, ma è tutto vano.
<< Hai le mani sudate, tranquillo andrà tutto bene.>> Dico, cercando di tranquillizzarlo, e lui non vuole sentire nulla se non la sua testa che dice di essere nervoso. Non posso far altro che sedermi al mio posto, e aspettare che passi il suo turno, mi giro quasi ogni minuto per vedere se sono sola o meno, anche io sono anziosa, ma di avere qualcuno alle mie spalle di non gradito. Niall sembra che si stia tranquillizando, mentre io invece comincio ad agitarmi sempre di più, e inizio a sudare freddo. Prendo la borsa e la macchina fotografica, e vado alla toilette, per darmi una rinfrescata. Ecco questo non è proprio il posto migliore, poso vicino al lavandino la borsa e la macchina fotografica e mi guardo allo specchio. Inizio ad avere qualche allucinazione, perchè vedo Harry attraverso lo specchio, ma è solo la mia immaginazione. Sono sola, e non c'è nessuno che vuole il mio male, continuo a ripetere nella mia mente, sciacquando il viso più volte. Mentre lo faccio per l'ennesima volta, qualcuno mi prende per i fianchi, e non posso fare a meno che urlare, e a cercare di liberarmi dalla presa.
<< Ehi, sta tranquilla sono io, amore.>> È Niall, mi ha letteralmente levato cent'anni di vita con questa sua venuta, ho temuto il peggio, di nuovo. Ho il cuore che batte a mille, e il respiro affanato, devo tranquillizzarmi.
<< Si, scusa.. È che.. Ho avuto un brutto flashback...>> Rispondo semplicemente, e lui annuisce, credo che abbia capito di cosa stessi parlando.
<< Sta tranquilla, ti avevo vista un po' preoccupata, e sono venuto.. Scusa forse non avrei dovuto farti venire.>> Scossi immediatamente la testa a questa sua affermazione, se non sarei venuta oggi, la mia paura non sarebbe mai sparita. Devo capire che adesso non ci sarà nessun Harry, o nessuna Giulia che potrà farci del male. Siamo lontani da loro. << Devi star tranquilla, ci sono qui io a proteggerti. Lo so che quella volta non l'ho fatto, ma non sbaglierò mai più.>> Continuò a dirmi, e io lo abbracciai, perdendomi tra le sue braccia, prima di poterlo accompagnare nuovamente dentro il campo, mentre io mi sedetti sull'erbetta a bordo campo. Niall era riuscito a convincere nuovamente il suo mister,che oggi lo accompagnava, a farmi stare li con lui e a convincere gli esaninatori, affinchè potessi essere più tranquilla. Io stetti tranquillamente seduta, scattando qualche foto e rilassandomi, poi quando fu il turno di Niall, mi concentrai per vedere come se la cavava. Era stato a dir poco perfetto, spero che lo prendano, è la sua squadra preferita, oltre ad essere il suo sogno. Bisognerà aspettare qualche giorno, e so che saranno dei giorni lunghissimi, ma almeno i nostri genitori non erano venuti allo stadio, e tutto era proceduto per il meglio.
Terminato l'incontro, io e Niall tornammo all'hotel dove alloggiavamo, neanche il tempo di metterci comodi, che qualcuno bussò alla nostra porta.
<< Aprite immediatamente, sappiamo che siete qui dentro.>> Era mio padre che sbraitava da dietro la porta, mentre mia suocera gli diceva che avevano la chiave, e quindi doveva stare calmo. Eravamo nei guai.. Levammo velocemente le scarpe e ci infilammo sotto le coperte, avremmo fatto finta di dormire, era l'unica cosa possibile da fare... Niall mi strinse forte, mentre lo sbaciucchiai, non riuscivo a resistergli, fino a che non riuscirono ad aprire la porta... Che la "guerra" abbia inizio...

~~~~~~~~~~~~~~~~~

From that day it all began..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora