Niall's pow
Il gran giorno era arrivato, oggi avremmo detto ai nostri genitori, che non avevamo nessuna intenzione di frequentare l'università. La loro reazione era tutta da scoprire, e già so che i miei genitori cercheranno di persuadermi, affinché io vada all'università. Io non mi ci vedo a fare l'avvocato, o il giornalista o qualsiasi altro lavoro. Amo il calcio, e qualsiasi altro sport, quindi perchè dovrei privarmi di questa mia passione, per passare altri anni sui libri? Se non c'è passione, è inutile fare qualcosa, non ti riuscirà mai bene. E sono sicurissimo che sia così anche per Natie, infondo ho sempre sperato che anche lei non passasse gli anni sui libri, ma coltivasse la sua passione per la fotografia. Amo la dedizione con cui fotografa, amo le sue foto, amo lei. Vada come vada con i nostri genitori, non devono privarci di stare insieme, perchè conoscendoli, e in base alle esperienze passate, c'è la remota possibilità che questo possa accadere. Bè abbiamo già dato dimostrazione tante volte, che non possono vietarci di stare insieme, perchè ormai sanno che faremo di tutto per starci comunque. Indosso i miei jeans preferiti, con una maglione bianco semplice, poi indosso le mie amate converse bianche e sistemo i capelli. Prendo una giacca, nel caso in tempo peggiori, e mi direggo verso casa di Natie. Abbiamo deciso di fare a casa sua la cena, per facilitare le cose a sua madre, visto che ultimamente ha passato i giorni sdraiata a letto, poichè si è slogata la caviglia. Fortunatamente quando cadde, non provocò nessun danno al piccolo che porta in grembo. Credo sia una cosa stupenda avere una vita che cresca dentro di te, al di là della fatica, è un esperienza fantastica, che un uomo non vive in prima persona; ma credo che anche stare accanto alla tua compagna, e vedere come il suo pancione cresce, come cresce questa piccola creaturina, sia altrettanto fantastico. Non capisco come il padre di Natie, abbia potuto lasciare sua madre in un momento così stupendo come quello che stanno passando. Non parlo di Giulia, perchè onestamente posso solo essere preoccupato per questo bambino, visto la madre che avrà. Non penso assolutamente che lei cambi il suo attegiamento, al massimo durerà un mese, poi si stuferà e incaricherà Luke di occuparsene a tempo pieno, mentre lei se ne va a spasso con le amiche, tra pub e discoteche. In qualunque caso, dopodomani io dovrò partire per l'Irlanda, per il mio provino da calciatore, e ho chiesto a Natie se volesse accompagnarmi, come scusa inventeremo che passeremo il weekend fuori, come se avessimo vinto un premio ad un concorso. Come piano sembra dir poco perfetto, così Natie nell'immensa bellezza dei paesaggi Irlandesi, potrà scattare qualche foto, per il corso che inizierà a breve, al posto della danza che faceva fino a qualche mese fa.
Ed eccomi arrivato insieme ai miei genitori, mentre loro bussano alla porta, dove cordialmente veniamo accolti dal padre di Natie, lei invece è impegnata ad aiutare la madre a farle scendere le scale. Io ho il cuore che batte a mille, sono super ansioso, e spero che vada tutto per il meglio. Nel mio cuore so di deluderli, ma non posso farci nulla. Durante la cena, io tengo saldamente la mano di Natie incollata alla mia, sotto il tavolo.. Sto per esplodere, sto impazzendo, devo sapere il prima possibile che ne pensano di questa mia scelta, magari a loro andrà bene..
<< Allora, di cosa ci dovete parlare di così importante?>> Chiese mia madre, fissandoci insieme agli altri, e bè se mi mettono in soggezione non riuscirò mai a proferire parola..
<< Volevamo dirvi che abbiamo altri piani, che non vogliamo fare l'università.>> Cominciò a dire Natie, e così calò il silenzio. Adesso la tensione si poteva tagliare con un coltello.
<< Ah, e dov'e che vorresti andare signorino?>> Disse mia madre, so che aveva una grandissima voglia di urlarmelo contro, ma si contenne per via degli ospiti..
<< Vorrei fare il calciatore.>> Dissi, ingoiando un boccone piuttosto amaro, mentre mio padre si lasciò scappare una piccola risatina, che mia madre disapprovò.
<< Mmm, e tu, cosa vorresti fare?>> Chiese il padre di Natie a sua figlia, mentre i miei genitori non smettevano di lanciarmi sguardi di disapprovo.
<< A me piacerebbe fare la fotografa.>> Rispose Natie, sorridendo, ma sua madre lo fece sparire immediatamente.
<< Di male in peggio! Ditemi mettiamo il caso che un giorno vi sposerete, come penserete di mantenervi? Questi sono lavori che non riuscirete a fare tutta la vita, non riuscirete a cavarvela.>> Disse sua madre, usando delle parole taglienti come un rasoio. Bè sta andando tutto di male in peggio, ma comunque sia noi riusciremo a mantenerci, sono dei lavori in cui comunque si guadagna abbastanza bene, non vedo dove sia il problema.
<< Non vedo dove sia il problema. Riusciremo comunque a guadagnare qualcosa. Se volessimo fare l'università, e domani decidessimo di sposarci, come ci manterremo? Coi vostri soldi? Di certo non ci dareste una lira. Ma andiamo che ragionamenti sono?>> Spiegai, cercando di stare calmo.
<< Siete due falliti, ecco cosa siete. Per me se la smetteste di stare assieme, sarebbe anche meglio. Sognate un po' troppo, per i nostri gusti. Domani magari vi lasciate pure e poi che fate ? Andrete a cercare l'elemosina? >> Disse mio padre, urlando. Cosa? Sono inorridito. Bene se è così che stanno le cose, che se ne tornino pure ai loro problemi, che sembrano più importanti di ogni altra cosa, che ai miei ci penso io. Non riusciranno ad allontanarmi da Natie, o dal mio sogno di diventare calciatore. Egoisti, ecco cosa sono tutt'e quattro. Anzi egoisti e materialisti. Quando capiranno che i soldi non fanno tutta questa felicità ? Si certo servono per avere una vita agiata, ma se manca l'affetto allora è solo tempo perso.
Natie si è alzata ed è scappata in camera sua, io la seguo subito, ho un'idea, la migliore soluzione per noi adesso.
<< Ehi.. Tranquilla, ho un'idea, posticipiamo il biglietto, e scappiamo, stanotte. Ti vengo a prendere e viviamo la nostra vita, perchè loro non possono comportarsi come hanno fatto stasera.>> Spiego a bassa voce, mentre le asciugo qualche lacrima che le aveva bagnato il viso.
<< Ci sto, sono arrivata al limite, voglio andarmene da qui.>> Rispose singhiozzando, e bè non c'era risposta migliore che io potessi sentire. Nessuno può separarci, nessuno può ostacolare il nostro futuro. Ora dobbiamo prepararci per la nostra fuga, speriamo che tutto vada secondo i piani...
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