Capitolo 2 - Rivelazioni

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Chi ha detto che i sogni non possono diventare realtà? Lo diventano eccome, basta saper aspettare. E la realtà può essere anche più bella dei sogni, proprio come la notte appena trascorsa e il mio risveglio di questa mattina.
Apro gli occhi e vedo i suoi che mi guardano con amore.
Non smettere mai di guardarmi così, come se non avessi mai visto niente di più bello.
Mi sorride. "Buongiorno"
"Buongiorno" gli sorrido anch'io "che ore sono?"
"Quasi mezzogiorno. Hai dormito per un bel po'. Mi piace guardarti mentre dormi sai? Sembri una bimba" mi dice accarezzandomi la guancia e mi bacia dolcemente. "Vuoi mangiare qualcosa?"
"No, voglio restare ancora un po' qui" dico stringendomi a lui. Mi accoglie tra le sue braccia e mi dà un bacio sui capelli.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal suo respiro, inebriandomi del suo profumo. "Il posto più bello del mondo..." sussurro sul suo petto.
Lo sento sorridere sui miei capelli e mi accarezza.
Ad un tratto un pensiero mi tormenta: Sergio.
Mi sollevo subito. "Dobbiamo andare subito in ospedale, voglio avere notizie di Sergio."
"Prima ho chiamato Leo..."
"Quando?"
"Mentre dormivi."
"E cosa ti ha detto?"
"Sergio è stazionario, ma sta reagendo bene agli stimoli. Secondo Leo si risveglierà, ma non esclude che possa aver riportato danni cerebrali."
"Povera Daniela... non riesco neanche a immaginare come possa sentirsi in questo momento. Io morirei se ti succedesse qualcosa..."
"Shhh. Non ci pensare... Io sono qui, tutto per te" mi dice lascivo. Mi passa un dito sulle labbra che poi fa scorrere sul collo e sul petto, togliendomi il lenzuolo che mi copriva per metà.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
Mi stringe tra le braccia e mi fa stendere sul letto, posizionandosi su di me.
Mi bacia il collo e poi i seni mentre le sue mani scivolano più giù, nell'interno coscia e sul Monte di Venere.
"Claudio..." sussurro in preda all'estasi.
Lui prosegue la sua corsa, frenetico. Mi sfiora il ventre con le labbra e prosegue giù, muovendosi prima con le labbra e poi con la lingua.
Non capisco più nulla... vedo solo il Paradiso.
Mi sollevo, portandomi verso di lui.
Capisce al volo le mie intenzioni: mi afferra i fianchi e mi solleva, mettendomi su di lui.
Gli metto le braccia al collo e lo accolgo dentro di me, senza mai staccare i miei occhi dai suoi.
Il piacere pervade ogni singola fibra del nostro corpo e ci abbandoniamo completamente ai sensi: le dita che scivolano lungo la schiena e s'intrecciano nei capelli, i tocchi umidi delle labbra sulla pelle che profuma di eccitazione, il respiro che accelera e gli occhi che parlano d'amore.
"Sei meravigliosa" mi sussurra "e sei mia."
"Sono tua." Gli accarezzo il viso e mi prende la mano sinistra, baciandola dolcemente. "Voltati" mi dice guardandomi negli occhi.
La sua richiesta mi lascia perplessa. "Che vuoi fare?"
"Fidati di me. Voltati."
Mi volto e mi stendo sul letto. Mi accarezza le gambe, provocandomi un fremito, e poi sostituisce le dita con le labbra, baciandomi i glutei, la schiena e il collo. Ho la pelle d'oca...
"Visto che devi fidarti di me?" mi sussurra all'orecchio.
"Io mi fido di te" gli dico con il fiato corto.
Mi dà un bacio sulla guancia, poi mi volto e lo bacio dolcemente.
"Credo che adesso accetterò la tua proposta di mangiare qualcosa, inizio ad avere un po' di fame..."
CC ride. "E ci credo, dopo tutto questo sport!"
Rido anch'io, imbarazzata. "Invece di fare battute, perchè non mi dai qualcosa di comodo da mettere addosso?"
Apre l'armadio e prende un paio di calze e una camicia. "Tieni" mi dice "ma sappi che ti preferisco decisamente senza."

Il weekend lo passiamo così, a fare l'amore, a scherzare, a mangiare e a guardare la tv abbracciati sul divano (per essere precisi CC è seduto sul divano mentre io sono stesa sulle sue gambe).
Guardiamo la tv finchè le sue carezze non si addentrano negli angoli più reconditi del mio corpo. "Claudio... a me il film piace..." "a me piaci molto più tu..."
Dice sempre che io non riesco a resistergli ma secondo me è lui che non riesce a resistere a me... ok, diciamo che non riusciamo a resisterci a vicenda.
È domenica pomeriggio quando realizzo che non ho neanche un cambio per l'indomani e non posso certo andare in Istituto con l'abito che indossavo la sera della festa.
"Mi accompagneresti da Cordelia? Devo prendere un cambio per domani" chiedo a CC.
Si avvicina a me e mi prende i fianchi. "Perchè invece di un solo cambio non prendi tutte le tue cose e le porti qui?"
"Vuoi che venga a vivere con te?" gli chiedo.
"Abbiamo deciso di sposarci, no? Quindi un giorno vivremo insieme comunque. Tanto vale cominciare da subito, non credi?"
Gli faccio un sorriso a 32 denti e lo bacio appassionatamente. Mi attira contro il suo corpo e inizio a sbottonargli la camicia. "Ma non dovevo accompagnarti da Cordelia?" mi chiede con quell'aria da furfante "sì, però posso anche andarci dopo..."
Non se lo fa ripetere due volte. Mi sbottona la camicia e me la sfila, e io faccio lo stesso con la sua.
Lo spingo sul letto e mi posiziono sopra di lui, riprendendo a baciarlo. Sposta i miei capelli dal suo viso e inizia ad accarezzarmi la schiena privandomi subito del reggiseno.
Gli bacio il collo e scendo giù lungo il torace, togliendogli i pantaloni, per poi risalire. Con fare atletico ribalta subito la situazione e mi ritrovo sotto di lui. Le nostre intimità si sfiorano, facendoci gemere.
Inizia ad accarezzarmi le gambe e mi sfila le sue calze, senza smettere di far scorrere le dita lungo i polpacci, mentre le sue labbra proseguono verso l'interno coscia e sfiorano i miei slip, bagnatissimi. Soffoco un gridolino.
Claudio, la smetti di provocarmi e di provocarti?
Sogghigna, soddisfatto dell'effetto che mi provoca, e finalmente me li sfila. Poi si toglie i boxer e, senza mai smettere di guardarmi negli occhi, inizia ad insinuarsi dentro di me, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente.
È proprio questo che amo di più di me e Claudio: noi siamo capaci di fare il sesso più sfrenato che possa esistere - parliamo pur sempre di CC - ma oltre ai nostri corpi si uniscono anche le nostre anime. I miei occhi sono dentro ai suoi e i nostri cuori battono all'unisono. Diventiamo una cosa sola, come il cielo e il mare all'orizzonte: non si sa dove finisce l'uno e dove inizia l'altro.

Alice e Claudio - Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora