Capitolo 16 - Tutto può cambiare

4K 101 41
                                    

La pioggia batte senza sosta sui vetri, scandendo il ritmo di un tempo che mi sembra infinito, in cui tutto comincia e nulla finisce.

Un tempo in cui la passione che prima ci ha travolti adesso sfuma lentamente in una carezza delicata sulla schiena e infine in un lungo bacio sulla nuca.

"Mi fai il solletico!" Rido, rannicchiando leggermente il collo.

Sorride. "Sai che adoro questo neo che hai qui." Mi sfiora la nuca con la punta del naso, indicando il neo che ho vicino all'attaccatura dei capelli. "È molto sensuale." Bisbiglia poi al mio orecchio con voce calda e suadente.

"Non me l'aveva mai detto nessuno, prima..."

"Forse perchè nessuno ti ha mai conosciuta bene quanto me." Afferma con cognizione di causa, accarezzandomi il braccio e lasciandomi qualche bacio fugace sulla spalla.

Ed è vero. Lui conosce ogni più piccolo particolare di me, e non soltanto del mio corpo.

Sa leggere dentro la mia anima meglio di chiunque altro, persino della mia nonnina che è praticamente la mia copia perfetta, solo con qualche anno in più.

Ma nonostante questo riesce sempre e comunque a sorprendermi, il mio CC.

Si distende accanto a me, cingendomi la vita con un braccio, ed io mi giro sul fianco sinistro ritrovandomi di fronte a lui.

Mi avvicina di più a sè e restiamo così, in silenzio, a guardarci.

Gioco con una ciocca ribelle che gli ricade scompostamente sulla fronte e sfioro il suo viso, seguendone il profilo con un dito.

Sei così bello, Claudio.

Di quella bellezza non canonica, ma che racchiude in sè tutto il suo fascino.

Chiude gli occhi, come se volesse godere di quel contatto il più a lungo possibile, per poi riaprirli quando devio sulle sue labbra, lasciandomi un piccolo bacio sul polpastrello.

"Tra poco è Natale..." sussurro improvvisamente.

"Già." Risponde atono.

"Ed è il primo Natale che passeremo insieme." Proseguo, non curante della sua indifferenza al discorso.

"Vero. Ti piacerebbe fare qualcosa in particolare?"

"No. Però vorrei che fosse bello..." dico con aria sognante e lui sorride. "Ad esempio potremmo addobbare casa insieme, come una qualunque coppia felice..."

"No." Risponde, con una durezza che mi ferisce. "Possiamo fare tutto ciò che vuoi, un viaggio o qualunque altra cosa. Ma non l'albero di Natale."

"Ma perchè no?" Domando a bassa voce, senza riuscire a nascondere la delusione che il suo rifiuto così aspro e secco mi suscita.

"Perchè è così e basta, Alice. Io odio il Natale e tutte quelle stronzate in cui durante le feste ci vogliamo tanto bene e siamo tutti più buoni. E adesso, se non ti dispiace, vorrei non parlare più di questo argomento e andare a preparare qualcosa per cena, anche se decisamente fuori orario."

"Và pure, io non ho fame." Rispondo offesa e mi giro sul lato opposto, dandogli le spalle.

Lo sento sospirare e poi alzarsi, dirigendosi verso il bagno.

Sono stata un'illusa a pensare di poter fare con lui una cosa così bella come andare a scegliere un albero di Natale da addobbare insieme, come una coppia normale.

Semplicemente perchè noi non siamo una coppia normale. E forse non lo saremo mai, anche se Claudio mi ha regalato un anello di fidanzamento e fatto una proposta di matrimonio, con tanto di presentazione ufficiale alla mia famiglia.

Alice e Claudio - Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora