Capitolo 4 - Decisioni affrettate

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La camera da letto è rischiarata dalle luci del mattino e mi risveglio.
Sento sul viso una leggera brezza calda che va e viene e che sa di menta, ma non è l'unico aroma che percepisco.
Mandarino, arancia, gelsomino, muschio.
Déclaration.
Apro gli occhi e vedo il suo viso vicino al mio. Dorme ancora.
Adoro quando i suoi capelli ricci si scompigliano e sfuggono alla loro piega perfetta, non solo perchè con i suoi capelli naturali è ancora più bello ma perchè simboleggiano un po' lui: dall'esterno appare a tutti solo come un impeccabile e integerrimo medico legale ma in privato, con me, si mostra per com'è veramente: dolce e passionale.
Lo guardo e d'istinto vorrei dargli un bacio ma non voglio svegliarlo, così decido di andare a preparare la colazione.
Sposto piano il suo braccio che mi avvolge la vita e sgattaiolo dal letto.
Indosso la camicia da notte che giace ancora stesa sul pavimento e mi dirigo in cucina.
Sto preparando il caffè quando, all'improvviso, sento due braccia avvolgermi da dietro. "Buongiorno" mi sussurra all'orecchio, per poi lasciarmi un lungo bacio sulla guancia.
Sorrido. "Buongiorno" dico e allungo il mio viso verso il suo, baciandolo dolcemente.
"Come mai già in piedi a quest'ora?"
Faccio spallucce. "Non avevo più sonno" mi volto verso di lui senza sciogliere l'abbraccio "così mi sono alzata per preparare la colazione."
"Mmm... non corro il rischio di finire in ospedale, vero?" Mi canzona senza alcun ritegno.
"Beh, posso sempre mangiare tutto io mentre tu potrai fare colazione al bar."
"In verità un'altra alternativa ci sarebbe" mi guarda lascivo "posso sempre mangiare te." Si avventa sul mio collo, mordicchiandolo.
Rido. "Claudio!"
Ride anche lui e poi mi mordicchia il labbro inferiore.
"Si può sapere quand'è che hai deciso di trasformarti in Dracula?" Lo prendo in giro.
Fa una faccia delle sue. "Dracula è troppo ordinario... io sono un vampiro molto più selettivo."
"Mmh-mmh..."
"L'oggetto del mio desiderio è uno solo..." sussurra sulle mie labbra, accarezzandole con la punta dell'indice "bellissimo... e unico."
Mostra la sua dentatura imperfetta, ma che tanto adoro, mimando un vampiro che sta per mordere la sua preda.
Rido. "Che scemo..."
Ride anche lui e poi mi bacia. Ed è un bacio dolce e appassionato al tempo stesso, uno di quei baci che ti fanno sentire bella, desiderata e viva. Un bacio che vorresti non finisse mai... e quando ci stacchiamo, lo guardo negli occhi per un istante per poi fiondarmi di nuovo sulle sue labbra.
Sorride, constatando che non riesco a resistergli. E gli piace da morire.
Come se per te fosse diverso.
Mi afferra i fianchi e mi solleva, mettendomi seduta sull'isola che c'è in mezzo alla cucina.
Le sue mani scorrono lungo le mie cosce e sento la mia pelle infiammarsi ad ogni suo tocco. Poi sale lungo le braccia e si sofferma sulle spalle, abbassandomi le bretelle della camicia da notte che indosso e accarezzandomi le spalle nude, mentre le sue labbra si spostano sul mio collo.
Le sue mani scendono di nuovo giù, sfilandomi il tanga che indosso e io faccio lo stesso con i suoi pantaloni della tuta e i boxer.
Scivola dentro di me, con un movimento delicato e deciso al tempo stesso, e in un attimo sono di nuovo sua.
Altrettanto velocemente raggiungiamo l'apice insieme, complice la voglia che abbiamo sempre l'uno dell'altra e che ci trascina in un vortice di emozioni fortissime.
La doccia però la facciamo separati - altrimenti non saremmo più usciti da questa casa - e poi consumiamo la colazione che avevo preparato e che CC ha davvero gustato anche se, ovviamente, non ha voluto darmi soddisfazioni, lo stronzo!

Adesso siamo in Istituto a lavorare insieme agli ultimi due campioni che mi restavano per portare a termine l'ennesimo incarico affidatomi dalla Wally.
Grazie all'aiuto di Claudio riesco a finire in anticipo rispetto ai termini che mi ero prestabilita, così posso tornare alla mia postazione e iniziare a lavorare all'articolo che entro venerdì dovrò sottoporre a Malefica.
"Stavolta non potrà dirti proprio nulla" afferma Claudio "hai fatto un lavoro eccellente."
"Abbiamo fatto un lavoro eccellente" lo correggo io "senza il tuo aiuto non avrei mai ottenuto questi bei risultati."
"Ma se neanche lo volevi, il mio aiuto!"
Lo guardo sorniona. "Sai che non è così. Il tuo aiuto è quello che voglio più di tutti, volevo solo dimostrare alla Wally che..."
"Che sai cavartela da sola, lo so."
Annuisco.
"E te la sei cavata alla grande, Alice. Io ti ho soltanto dato qualche suggerimento." Mi accarezza il viso. "Adesso però è quasi ora di pranzo, quindi andiamo a mangiare qualcosa."
"In effetti ho giusto un po' di fame..."
"Sarebbe stato strano il contrario." mi prende in giro.
Gli faccio uno sberleffo e scoppia a ridere.
"Andiamo a cambiarci, va. Ci vediamo tra 10 minuti all'ingresso."

Alice e Claudio - Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora