Capitolo 15 - Nuove scoperte

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Ho sempre odiato il silenzio, perchè molto spesso viaggia con la triste compagnia della solitudine.

Ed io detesto anche la solitudine.

Eppure il silenzio non mi è mai sembrato tanto bello come in questo momento.

Forse perchè questo non è silenzio, è pace.

La pace dei sensi che sento solo quando sono tra le sue braccia.

Che poi, tutto si può dire di Claudio Conforti, tranne che sia un tipo pacifico.

Mi sfugge un sorriso che lui percepisce subito.

"Perchè sorridi? A che pensi?" Domanda soffiandomi sui capelli.

"Pensavo a quanto sia perfetto questo momento. Talmente perfetto che vorrei poter fermare il tempo e restare così fino a domattina..."

Sorride. "Sì, sarebbe bello in effetti. Potremmo fare tante cose interessanti..." dice lascivo.

Poggio il mento sul suo petto per guardarlo negli occhi e vedo un sorriso sornione dipinto sul suo volto. "Ma è mai possibile che voi uomini non sappiate pensare ad altro?" Domando alzando un sopracciglio.

"Ed è mai possibile che voi donne dobbiate sempre fingere che questa cosa vi dispiaccia tanto?" Ribatte con l'aria di chi sa sempre tutto.

E devo ammettere che anche stavolta ha ragione. Io farei sempre l'amore con lui, se ne avessi la possibilità. Ma questo è meglio non dirglielo, se non voglio correre il rischio di ingigantire il suo ego già sufficientemente smisurato.

"Comunque, per quanto possa essere bello, è impossibile poter fermare il tempo. Quindi è inutile pensarci." Fa spallucce.

Sbuffo. "Sei il solito guastafeste!"

"E tu la solita sognatrice sempre con la testa tra le nuvole." Mi canzona.
Cerco di staccarmi da lui ma mi blocca. "Se proprio devi fantasticare allora fallo su qualcosa di più concreto..."

Lo guardo, cercando di capire dove voglia andare a parare. "Tipo?"

"Tipo... su un utilizzo più proficuo di questo bel divano, magari ripercorrendo dei bei momenti trascorsi proprio qui sopra..." sussurra lentamente e a voce bassa, bruciando rapidamente la distanza che separa la mia bocca dalla sua.

"Claudio, dai... potrebbe entrare qualcuno!" Esclamo nel tentativo di dissuaderlo dalla sua folle idea, poggiando le dita sulle sue labbra.

Lui però le toglie e devia sulla guancia, che sfiora con il profilo del suo naso, per poi fermarsi in prossimità dell'orecchio. "È vero, ma ti svelo un segreto: le porte si possono anche chiudere a chiave..." sussurra mordicchiandomi il lobo e ho un fremito. "E poi non trovi che questo renda il tutto molto più eccitante?" Prosegue, lasciandomi dei leggeri baci sul collo mentre la sua mano scivola pericolosamente sul mio petto, slacciando il primo bottone della camicetta che indosso.

La blocco con la mia e mi scosto quel tanto che basta per allontanare il mio collo dalle sue labbra. "Si può sapere dov'è finita la tua razionalità?" Gli chiedo guardandolo dritto negli occhi.

"Non lo so..." biascica sorridendo. "Non riesco mai ad essere razionale quando si tratta di te." Ammette candidamente e in me scatta qualcosa.

So bene di avere un certo ascendente su di lui, ma sentirmelo dire è decisamente tutta un'altra cosa.

Mi fa sentire in grado di poter fare tutto.

Mi alzo di scatto e lui mi fissa perplesso. "Dove vai?" Domanda.

Alice e Claudio - Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora