Capitolo 9 - Si torna alla routine

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"Lunedì" è una parola che dovrebbe essere rimossa non soltanto dal vocabolario, ma anche come giorno della settimana.

Specie quando sei reduce da un fantastico weekend insieme al tuo amato.

Ma a volte anche il lunedì può essere un bel giorno. E senza dubbio lo è, se ricevi un messaggio da parte della tua migliore amica - che non vedi da mesi se non via Skype - che ti informa che è riuscita ad ottenere cinque giorni di ferie e che sta salendo su un treno per Roma.

Oddio, non mi sembra vero di riavere Silvia in carne e ossa davanti a me per cinque giorni, mi manca così tanto da quando si è trasferita a Milano!

Ha ricevuto una proposta presso uno dei più importanti studi legali della città, una di quelle a cui non puoi proprio dire di no.

Ci videochiamiamo su Skype tutte le sere, ma a volte avrei proprio bisogno di un suo abbraccio... e per cinque giorni potrò fare il pieno di abbracci, anche se lei detesta tutte queste "melensaggini", come le definisce sempre.

Ma si sa, le gioie sono destinate a durare sempre troppo poco.

O almeno le mie.

"Buongiorno, Allevi. Vedo che è di buon umore, stamattina."

La Wally, in tutto il suo non-splendore, ha appena fatto la sua prima apparizione mattutina nella sala specializzandi.

"Buongiorno a lei, Professoressa."

"Mi segua, la professoressa Manes ha chiesto di vederla." Mi ordina perentoria, con la sua solita espressione arcigna.

La seguo, quasi come un automa. Benchè stavolta io sia più che certa di non aver combinato uno dei miei soliti disastri, il pensiero di dovermi presentare al cospetto della nuova direttrice mi genera comunque un po' d'ansia.

Se solo ci fossi TU, accanto a me, avrei certamente meno paura. Invece, percorrere questo tragitto - che non mi è mai sembrato tanto lungo quanto oggi - insieme alla persona che mi detesta più di tutti, qui dentro, non mi aiuta per niente a mantenere la calma.

Toc, toc. Bussa la Wally con fare deciso, per poi abbassare la maniglia soltanto dopo aver sentito la voce della Manes che ci invita ad entrare. "Andrea, come da tua richiesta, ecco la dottoressa Allevi." Dice poi, come se fosse ben consapevole di avermi appena ficcata dritta nella tana del lupo. E anche contenta di averlo fatto.

"Professoressa" mi rivolgo alla Manes con un filo di voce, abbozzando un piccolo sorriso.

"Grazie, Valeria. Siediti pure." Dice asciutta. "Si sieda anche lei, dottoressa." Si rivolge poi a me ed io obbedisco.

È elegantemente seduta sul suo scranno e i lunghi capelli biondi, leggermente ondulati, ricadono sulle spalle illuminando il suo viso.
Non indossa mai il camice, come invece era solito fare Malcomess.

Mi sento fortemente a disagio. È la prima volta che entro in quest'ufficio da quando lui è andato in pensione e, nonostante a prima vista sembri che in questa stanza non sia cambiato nulla, in realtà è cambiato tutto.

"Ho chiesto di vederla perchè ho letto il suo articolo, dottoressa. E mi è piaciuto davvero molto. Mi è piaciuto così tanto che ho deciso che verrà pubblicato nel prossimo numero della nostra rivista." Afferma con piglio deciso, incrociando le mani sotto il mento.

Oh, gaudio! Non avevo affatto pensato all'articolo... dopo le parole della Wally non credevo che sarebbe stato pubblicato, anche se una piccola parte di me in fondo lo sperava. "Io... ne sono felice, Professoressa! Grazie davvero."

"Non deve ringraziarmi, dottoressa. Il suo impegno è stato notevole ed è giusto che venga premiato." Replica e, sentendola parlare ad una distanza più ravvicinata rispetto alla prima volta che l'ho vista, colgo un leggero accento francese certamente acquisito durante i suoi anni di permanenza a Parigi.

Alice e Claudio - Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora