Capitolo 5

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"E adesso sogno soltanto che arrivi il giorno
Che la notte mi giro e non dormo
Mischio le lacrime col vino rosso
E ti sento nei discorsi di chi mi sta intorno
Tu eri la nota che... eri la nota in me
Tu eri la nota che fa uscire il capolavoro che è in me"

Federico

Appena la vidi il mondo intorno a me sembrò bloccarsi in un secondo, sentivo Paulo chiamarmi, sentivo le persone che sussurravano, eccitate, i nostri nomi ma in quel momento non mi importava niente, l'unica cosa che il mio cervello riusciva a pensare era che lei era finalmente lì, che era bellissima e che in quel momento stava scappando.

Se il destino aveva voluto farci rincontrare dopo così tanti anni non era un caso, quindi scansai malamente il braccio di Paulo che aveva preso a scuotermi e cominciai a correre verso la direzione che lei aveva preso, visto da occhi esterni sarei sicuramente sembrato pazzo ma ero solamente un ragazzo, forse troppo sensibile? , innamorato.

Fortunatamente il posto verso cui era scappata coincideva con il posto che l'amico di Paulo ci aveva riservato, ed essendo semplicemente un palchetto non fù molto difficile trovarla, quando la raggiunsi lei era seduta con la sua amica, aveva gli occhi pieni di lacrime e parlava in modo concitato, tanto da non accorgersi della mia presenza.

La sua amica dopo pochi secondi alzò lo sguardo e lo fermò sulla mia figura, questa sua azione attirò l'attenzione di Arianna che mi guardò a sua volta.

I nostri sguardi si incontrano per la seconda volta ed io feci gli ultimi passi che ci separavano con una fretta che neanche in campo avevo dimostrato di avere.

Appena arrivato avanti a lei però mi bloccai, non sapevo cosa dirle, infondo erano passati tanti anni e lei poteva odiarmi, o ancora peggio, essersi dimenticata di me.

L'unica frase che riuscì ad uscire dalle mie labbra fu "Possiamo parlare?"

Lei annuii indecisa, forse più obbligata dall'amica che per suo volere e mi guardò con sguardo interrogativo, io, senza pensarci, l'afferrai per un polso e la trascinai verso la prima porta aperta.

Ci ritrovammo così, in un piccolo e squallido bagno, per la prima volta soli dopo mezzo decennio.
La guardai negli occhi prima di parlare ma lei mi interruppe subito "non è un posto molto adatto per parlare con una persona che non vedi da 5 anni, non credi Chicco?"

Era, comprensibilmente, ancora scossa ma nella sua risposta lessi soprattutto l'elemento che più mi aveva fatto innamorare del suo carattere : l' ironia.

Era riuscita a sdrammatizzare anche in una situazione critica, ed a tratti imbarazzante,come questa.

"Neanche scappare come una ladra mi sembra il modo adatto di reagire"

Mi guardò accigliata per qualche secondo per poi scoppiare a ridere trascinando dopo poco anche me

"Si in effetti hai ragione, ma mi conosci e sai che la prima reazione che ho sempre è scappare, soprattutto quando non so che fare"

Ritornammo seri e dopo essermi schiarito la voce, guardandola negli occhi cominciai a parlarle

"È incredibile quanto sia strana la vita, incontrarci così dopo tanti anni non può che essere un segno del destino e tu sai quanto io creda ad esso.. è un po' di tempo che non riesco ad essere totalmente felice, ho provato a rimpiazzarti, ho cominciato ad uscire con una showgirl di 10 anni  più vecchia di me ma neanche lei è riuscita a scalfire il tuo posto dal mio cuore e voglio prendere il tuo incontro come una nuova opportunità di essere felice, so che probabilmente per te tutto questo è ridicolo, forse mi hai dimenticato e forse tu hai trovato qualcuno.."
Mentre parlavo però lei scoppiò a ridere ed io la guardai di traverso, non mi era mai successo di essere deriso da qualcuno, ma soprattutto non mentre mi stavo praticamente dichiarando

Arianna

Il discorso che stava facendo Federico non aveva senso, come potevo io essermi dimenticata di lui se avevo passato tutte le notti dei passati anni a girarmi e rigirarmi nel letto, con le lacrime agli occhi, pensando a cosa avevo perso per sguire i miei sogni e lasciare allo stesso tempo lui libero di seguire i suoi?

"Non sei credibile così, non ti ho mai visto così insicuro, se può renderti più tranquillo comincio con il dirti che in questi anni ho avuto si le mie storie ma non ho mai trovato qualcuno importante quanto te, ma allo stesso tempo ad oggi non penso di essere pronta a riaprirmi totalmente all'amore, però non voglio perderti perché in questi pochi minuti insieme a te mi sono sentita di nuovo come quando avevo 18 anni, viva e soprattutto incondizionatamente felice, quindi potremmo cominciare tutto da 0 e vedere come va, che ne dici?"

Questo fu la cosa migliore che riuscì a pensare in quel momento, sapevo quanto fosse ipocrita dato che la prima cosa a cui avevo pensato appena lo avevo visto era di prenderlo e scappare insieme su qualche isola tropicale lontana da tutto e tutti, ma volevo a tutti i costi proteggere il mio cuore che dall'ultima volta era rimasto più che scottato..
Lui mi guardò sospettoso però, forse comprendendo anche le mie motivazioni,annuì e sorrise.

"Se dobbiamo cominciare da 0 però c'è bisogno di un primo appuntamento, domenica sera ho del tempo libero dato che Allegri mi lascia a casa, quindi io e te usciremo insieme"

Detto questo non mi diede neanche il tempo di rispondere, prese il mio cellulare, segnò quello che pensai fosse il suo numero e dopo avermi lasciato un bacio a stampo sconvolgendomi, mi mollò un sorriso sfacciato e come era ricomparso nella mia vita quella sera, scomparse dalla porta...

Angolo autrice
Grazie a tutti quelli che stanno leggendo la mia storia , come penso abbiate notato gli aggiornamenti sono molti e ravvicinati perché voglio prima di tutto creare una base solida , se fino ad ora vi sta piacendo sarei contenta se lasciaste una stellina, anche solo per capire se valga o meno la pena continuare
Buona settimana😘

Piccola Stella || Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora