Capitolo 11

1.6K 43 0
                                    

"Amore bello come il cielo
Bello come il giorno
Bello come il mare, amore
Ma non lo so dire
Amore bello come un bacio
Bello come il buio
Bello come Dio
Amore mio
Non te ne andare"

Arianna

La mattina seguente venni svegliata dai baci che Fede stava spargendo su tutto il mio viso.
Con ancora gli occhi chiusi bloccai il suo viso e lo baciai

"Buongiorno amore mio"

"Cosa è successo? Perché non mi hai mandato a fanculo nonostante ti abbia svegliata"

"Boh non lo so, mi sono svegliata felice quindi approfittane"

Subito fece un sorriso malizioso

"Non in quel senso cretino.Mami dorme ancora? se sì corro nel letto così non si accorge di nulla"

"In realtà sono le 11, lei si è svegliata due ore fa e le ho detto che ti avevo portata io nel mio letto perché mi mancavi"

"Meglio così, avrei detto lo stesso anche io"

Mi lasciò ancora un bacio e scendemmo a fare colazione

Giù non c'era nessuno e lui mi spiegò che in realtà erano usciti con i cani per lasciarci un po' in pace dato che oggi lui sarebbe partito per Milano e sarebbe ritornato solo dopo qualche giorno

"Dai Fede che figura , potevi dirgli che non c'era bisogno ora chissà cosa pensano"

"Pensano la stessa cosa che penso io"

"Per tua sfortuna io non ho intenzione di accontentarti, quindi ora mi preparo e mi porti a casa così recupero qualcosa da mettere e da portare qui. A che ora parti?"

"Per le 3, aspetto che loro vadano via e parto anche io"

"Okay allora muoviamoci così appena torno cucino qualcosa dai"

"Ma c'è la signora che lo fa già, è meglio se stiamo un po' soli io e te"

"Ma dai Fede parli come se sparissi per mesi, hai finito il campionato, non devi neanche andare in trasferta domenica quindi direi che dopo staremo insieme anche troppo"

"Come sei acida, solo io fra tante che mi vogliono mi sono andata a scegliere quella che me la fa vedere con il contagocce"

"Dopo questa manco con il binocolo la vedi se è per questo"

Doveva sempre farmi arrabbiare, era più forte di lui
Non facemmo in tempo a passare a casa mia perché la sua famiglia entrò e cominciai a cucinare per farli mangiare prima che partissero.
Quando finirono ci salutammo e fù veramente difficile perché eravamo stati benissimo insieme

"Ari, ci vediamo quando tornate dalle ferie, ti aspetto a Carrara e cerca di sopportare mio figlio anche se qualche volta può essere pesante"

Scoppiai a ridere e Federico fece il finto offeso
La sua famiglia cominciò ad uscire per lasciarci spazio e partirono

"Amore vado anche io, ci vediamo giovedì appena torno ok?"

"Ciao Chicco vattene velocemente che non ti faccio più partire"

Piccola Stella || Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora