Capitolo 4

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10\05\2019

Erano passati 5 anni, Arianna e Federico da quel giorno di inizio estate non si erano più nè visti nè sentiti. Lui era riuscito ad esaudire tutti i suoi sogni e da due stagioni giocava nella squadra più famosa in Italia con uno dei giocatori più famosi al mondo, Cristiano Ronaldo.
Ma continuava a sentire che nella sua vita mancava un pezzo, quello più importante: l'amore.

Arianna dopo anni di sacrifici era diventata finalmente una dottoressa , grazie alla sua determinazione era riuscita ad ottenere un posto per la specializzazione in cardiologia a Torino, e si era trasferita da qualche mese in un piccolo bilocale in centro che condivideva con quella che era diventata ormai la sua migliore amica: Marzia

I due adolescenti ingenui e sognatori che erano ormai non ci sono più, hanno lasciato spazio ad un uomo ed una donna, ormai adulti, ma ancora in cerce dell'amore perduto.

Arianna era consapevole che Federico si trovasse nella sua stessa città ed, inconsciamente, lo cercava in ogni modo possibile ed immaginabile..
Federico invece, nonostante non avesse idea di dove Arianna fosse, aveva inconsapevolmente conservato un posto per lei nella sua vita, soprattutto dopo aver provato a rimpiazzarla con una donna totalmente diversa da lei, sia fisicamente che caratterialmente, senza però avere successo

Il campionato era ormai quasi terminato, Federico quella sera aveva deciso di uscire per combattere la solitudine che a momenti alterni lo prendeva quando nessuno dei suoi amici poteva raggiungerlo a Torino ed era andato con Paulo, uno dei suoi compagni di squadra, in piazza San Carlo nel locale di un amico di quest'ultimo

Federico
Tornare dall'allenamento e trovare una casa vuota non era il massimo.
Giocare nella juventus aveva sempre avuto, per me, un sapore agrodolce. Per quanto fosse la cosa, lavorativamente, migliore che mi potesse accadere non avere nessuno da cui tornare a casa con il tempo cominciava a pesarmi, per non pensarci chiamai Paulo che rispose al primo squillo e , trovandosi anch'egli solo, decidemmo insieme di andare nel locale di un suo amico per dimenticare per una sera di essere due calciatori e sentirci semplicemente due ragazzi.
Mi preparai e lo andai a prendere sotto casa
"Stasera niente musi lunghi, sono mesi che stai così e non esci se non per venire ad allenarti, perché non ti trovi una ragazza?"
Beh, la faceva facile lui, non poteva sapere che io una ragazza ce l'avevo avuta e non avevo intenzione di soffrire allo stesso modo ancora una volta, quindi mi limitai a ridere e dargli ragione per non allungare questo discorso che, per quanto fossi adulto e vaccinato, mi faceva ancora male..
Appena arrivammo fummo accolti dal proprietario che ci portò su un piano superiore per avere la privacy che desideravamo ma io mi bloccai poco più in là dell'entrata, non era possibile, lei era lì, ancora più bella di 5 anni prima, era diventata una donna ed in quel momento mi accorsi di una cosa: non avevo mai smesso di amarla

Arianna

Quella sera tornai distrutta, avevo passato 8 ore in facoltà ed il mio unico desiderio era quello di chiudermi nella mia stanza e dimenticare il mondo fino al giorno seguente.
Appena entrai in casa vidi Marzia, aveva una strana luce negli occhi ed era vestita come se dovesse uscire nonostante fossero ormai le 10 di sera, appena lei mi vide mi sorrise e cominciò ad urlare cose, per me, incomprensibili..
capii solo Paulo, Fuego,biglietti
"Puoi semplicemente spiegare cosa è successo? mi stai preoccupando"
"Erika ha trovato due biglietti validi per l'entrata nel locale qui vicino, quello dove vanno tutti i calciatori, e mi ha detto che proprio stasera ce ne sarebbero stati due, preparati, dobbiamo assolutamente andarci"
Appena disse quella frase mi gelai sul posto, la mia mente era ferma alla frase "due calciatori", che ci fosse anche Federico? non poteva essere possibile, fra tanti calciatori che vivevano a Torino non poteva essere proprio lui che , tra l'altro, odiava i locali
"Non esiste, non ho nè voglia nè tempo di venire, domani devo svegliarmi alle 6 per iniziare il tirocinio e non ho intenzione di arrivarci in condizioni pietose"
Lei non disse nulla, mi sorrise ironicamente, mi spinse verso camera mia per poi prendere dal mio armadio un abito scollato e corto e mi trascinò ,praticamente di peso, in doccia.
A quel punto non avevo neanche scelta quindi cominciai a lavarmi e mi preparai al meglio, nel giro di un'ora ero pronta ed uscimmo

Quando arrivammo al locale ci accorgemmo di quanto fosse pieno, probabilmente la notizia dei calciatori si era sparsa ma fortunatamente io e Marzia avevamo i biglietti per l'area superiore quindi decidemmo di fermarci solo al bar all'ingresso per prendere due drink e salire subito, ma appena mi girai dopo aver comprato il mio solito mojito sentiì un brivido salirmi dalla schiena, alzai gli occhi e vidi lui, in quei 5 anni era cambiato molto, era diventato un uomo, aveva tagliato i capelli ed il suo fisico era quasi irriconoscibile.
Mi accorsi che anche lui aveva notato me ma prima che mi raggiungesse, quasi ipnotizzato, mi rigirai verso la mia migliore amica e la trascinai al piano di sopra
Non ci potevo credere, finalmente eravamo di nuovo vicini ed il mio cuore aveva ripreso, finalmente, a battere.

Piccola Stella || Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora