Capitolo 8

1.8K 44 1
                                    

"Tra le cose che lasciano il segno
Ci sei sempre stata tu, sì
Sempre stata tu

Tu che mi hai insegnato il cielo come un aviatore
Tu che non è tutto un casino
Tu che non è tutto già scritto
Sei tu che dici che l'amore è l'unica occasione
Vienimi a prendere
Tu vienimi a prendere"

Arianna

L'amore è difficile da spiegare, è un sentimento così forte capace di renderti la versione migliore o peggiore di te.
Nell'anno in cui io e Federico eravamo stati insieme io camminavo a 3 metri da terra dalla felicità , e dopo esserci lasciati ero come "caduta" nella vita reale stando anche veramente male.

Mi ero ripromessa durante tutti quegli anni di non lasciarmi mai più andare così tanto per un uomo ma il destino aveva per noi in serbo qualcosa di diverso

Quel pomeriggio dopo aver pranzato Fede mi aveva accompagnata a casa e ci eravamo salutati con un bacio tutt'altro che casto.
Non potevo non ammettere che mi mancasse stare con lui anche in quel senso perché era l'unico fra tanti in grado di farmi stare realmente bene anche con il mio corpo ma allo stesso tempo ero terrorizzata dall'idea di ritornare intimi fino a quel punto dato che sapevo che a quel punto poi non potevo più tornare indietro.

Quando tornai a casa però trovai Marzia fuori la porta con una valigia in mano

"Ma dove vai con questa valigia?"

"Io da nessuna parte purtroppo, questa è tua"

"Marzia ma hai bevuto? io non devo partire"

Detto questo sentii due braccia circondarmi i fianchi e riconobbi dal profumo Fede che ridendo mi disse

"Invece la tua amica ha ragione, sei tu che oggi parti, con me"

Pensai che fosse impazzito, pochi minuti fa mi aveva salutata come se niente fosse ed ora era qui con una valigia e un sorriso che mi impedì di rifiutare

"Questa cosa che tramate alle mie spalle mica mi piace
eh"

"Dai brontolo muoviti che se non parti ti chiudo fuori casa"
E dicendo questo uscì di scena chiudendo realmente la porta con 4 mandate.

"Ciao eh"
Mi girai verso Federico e lui mi ribaciò

"No basta con questi baci non ti sopporto già più "

"Ma stai zitta che sei te che non riesci a starci"

"Okay, scommettiamo?"

"Certo, se vinco io tu stai a casa mia per un mese e se vinci tu"

"Se vinco io fai un goal domenica e me lo dedichi"

Nel frattempo arrivammo alla macchina che aveva parcheggiato nel mio parcheggio privato e chiamò un taxi per portarci non so dove

"Ma dove andiamo me lo dici almeno?"

"Ma no, è una sorpresa, lo saprai quando arriveremo più o meno"

"Almeno dimmi se dobbiamo prendere l'aereo o il treno così mi preparo psicologicamente"

Lui negò e io feci per ribattere ma proprio in quel momento arrivò un taxi che evidentemente sapeva già dove andare perché il tassista non disse nulla e partì
Dopo 10 minuti Federico mi mise una benda e un paio di cuffie collegate ad un ipod ed al massimo volume

Piccola Stella || Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora