Capitolo 48

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BAKUGOU'S P.O.V.

Venerdì 7 Luglio partii per Londra.


Da una parte mi dispiaceva essere senza Kirishima, d'altra parte sapevo che la settimana successiva, cioè il 14 Luglio, sarei tornato.


Fortunatamente la scuola londinese ci forniva la possibilità di andare e tornare dal Giappone quante volte volevamo.


Ma dopotutto era anche leale come cosa, siccome per cogliere l'opportunità di andare a Londra la mia famiglia aveva pagato non poco, ma meglio non specificare, comunque i miei genitori non avevano esitato un attimo a farmi andare.


Quando l'aereo atterrò erano le 18.00, circa.


Dopotutto ero partito dopo l'ora di pranzo, quindi dovevo accontentarmi.


Arrivai fino ad una fermata degli autobus, prendendone uno che mi avrebbe portato a pochi metri dal dormitorio della scuola.


Quando arrivai mi diressi verso la stanza che condividevo con Todoroki e, con la copia delle chiavi che avevo, aprii la porta, trovando steso sul suo letto il mio compagno di stanza.


"Hey, sono tornato" dissi per attirare la sua attenzione.


"Ciao Bakugou, come è andata?" domandò, spostando lo sguardo dallo schermo del cellulare a me, per poi sedersi a gambe incrociate.


"È andata" mi limitai a dire, sistemando i vestiti presenti nella valigia.


Mi osservava con un'espressione titubante,
come se fosse sul punto di chiedermi qualcosa, pur non essendone troppo certo.


E infatti...


"E... lui? Come... come sta?" deglutì rumorosamente.


"Intendi l'operazione?" chiesi a braccia conserte.


Lui annuì.


"Beh, ti dico solo che sei un coglione. Un Bastardo A Metà che, da codardo, ha lasciato da solo il suo fidanzato, il quale in questo momento ha un occhio ancora malato ed è cieco all'altro. Ti va bene come risposta, coglione?" sbuffai con sarcasmo, continuando a sistemare i miei beni.


"COSA?!" esclamò, alzandosi in piedi improvvisamente.


"Hai sentito bene. Ora se vuoi scusarmi, devo andare a fare una telefonata" proferii, avviandomi verso la porta.


"Aspetta! Perfavore Bakugou, sii più preciso" la sua voce interruppe le mie intenzioni.


"Cosa dovrei spiegarti? Che sei scemo? L'operazione non è andata bene, anzi, è andata una merda, e quell'altro coglione di Deku non sta accettando la situazione e sta letteralmente impazzendo" mormorai infastidito.


"Che intendi?" domandò, sistemandosi nuovamente sul materasso.


"Durante l'operazione ha fatto un sogno strano, dove un tizio che somigliava ha te gli ha spiegato varie cose che stanno accadendo, tipo che te ne sei andato senza avvisarlo per proteggerlo dal tuo vecchio, che tu qui sei spiato da qualcuno, che-" dissi a grandi linee, venendo interrotto dal più grande.


"COSA?!" urlò un'altra volta.


"Ma che cazzo sei, sordo? Hai bisogno di un apparecchio acustico o di un'operazione anche tu? Già è tanto che sto perdendo tempo con una comparsa come te per spiegarti tutto, non mettere alla prova la mia pazienza" mormorai con tono minaccioso.


The Colors of Love •TodoDeku•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora