IZUKU'S P.O.V.
"SEI UN VIZIATO, UN EGOISTA!" urlò Enji Todoroki, scattando in piedi.
Voltai lo sguardo verso Shouto, era leggermente scosso, ma neanche troppo sorpreso.
"HAI INTENZIONE DI INFANGARE IL NOME DEI TODOROKI?! NON È BASTATO CIÒ CHE HA FATTO TUO FRATELLO?!"
"Papà, perfavore calmati" fece Fuyumi, posando una mano sul braccio muscoloso del padre, il quale se la scrollò di dosso con un gesto brusco.
"SONO STANCO DI TE, DELLE TUE CONTINUE LAMENTELE, DEL TUO COMPORTAMENTO DA SACCENTE E DEI TUOI MODI!" continuò a sbottare, il padre del mio ragazzo, sbattendo i suoi grossi palmi sul tavolo, facendo tremare quest'ultimo e tutti gli oggetti e i cibi che vi erano sopra.
"E SOPRATTUTTO SONO STANCO DEL TUO SENTIRTI SUPERIORE A ME, QUI COMANDO IO, QUESTA È CASA MIA, TU NON VALI NULLA IN CONFRONTO A ME!".
Il bicolore continuava a guardarlo con la sua espressione apatica, mentre io ero molto spaventato, così come mia madre che era ancora molto confusa.
"Non capisco, Signor. Todoroki, che c'è di male nell'amare un maschio? Se si amano dovrebbe essere contento per suo figlio, se Shouto ha trovato la felicità, perché togliergliela?" chiese tranquilla mia madre.
"Cosa c'è di male? C'È CHE QUESTA FAMIGLIA È UNA GRANDE RESPONSABILITÀ, ED IO NON MERITO DI ESSERE DENIGRATO PER VIA DELLA DIVERSITÀ DI MIO FIGLIO! SOLO SE SENTISSI DIRE COSE COME "IL FIGLIO DI ENJI TODOROKI È OMOSESSUALE" PER ME SAREBBE UN UMILIAZIONE! LEI COSA NE PUÒ SAPERE?! LA NOSTRA È UNA FAMIGLIA IMPORTANTE, DI VALORE. VUOLE INSEGNARMI A FARE IL GENITORE?! PENSA CHE IO SIA UN INCOMPETENTE COME LEI?!".
"Ehi, non usi quel tono con mia madre!" esclamai infastidito.
"In quanto a te..." iniziò, riferendosi a me.
"Non lascerò che mio figlio diventi uno scherzo della natura, un frocio, una checca. E per giunta per un altro scherzo della natura come te. Quindi non osare più avvicinarti a lui! Uscite subito da casa mia!" sputò velenoso.
A quelle parole non resistetti più, in me si accese come una fiamma che non riuscii a a placare.
"IO NON SMETTERÒ MAI DI AMARE SHOUTO, E SE LEI NON È IN GRADO DI FARLO COME ME, ALLORA NON MERITA NEANCHE DI PRONUNCIARE IL SUO NOME O LA SUA PRESENZA IN QUESTA CASA! SHOUTO VALE MOLTO PIÙ DI QUESTO, E LEI POTRÀ PENSARE CHE NON SONO LA PERSONA ADATTA, MA SE LEI DÀ PIÙ IMPORTANZA ALLA SUA REPUTAZIONE INVECE CHE ALLA FELICITÀ DI SHOUTO, ALLORA NON HA IL DIRITTO DI OFFENDERLO!" urlai, alzandomi dalla sedia.
Rimasero tutti spiazzati, me compreso.
Chi si sarebbe mai aspettato che un tappetto come me si sarebbe fatto valere in quel modo? Urlando contro il possente Enji Todoroki, tra l'altro.
"Tu... sei proprio testardo" proferì, facendo scrocchiare le dita dei suoi pugni chiusi.
Sentii una mano afferrare la mia, ma non mi girai per vedere di chi fosse.
Avevo già capito a chi appartenesse quel calore familiare.
"Izuku... al mio 3" sussurrò una voce a me conosciuta.
"1
2
3!" disse il bicolore, scattando in piedi ed iniziando a dirigersi velocemente verso l'uscita, trascinandomi con sé, mano nella mano.
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The Colors of Love •TodoDeku•
Hayran Kurguacromatopsia /a·cro·ma·to·psì·a/ sostantivo femminile Anomalia della vista per cui non si distinguono (parzialmente o totalmente) i colori. Dove Izuku Midoriya,un ragazzo infelice a causa della malattia di cui soffre,l'acromatopsia,trova la felicità...