IZUKU'S P.O.V.
Dopo quella battaglia con la neve, passeggiammo ancora un po'.
"Con tuo padre come vanno le cose?" domandai.
"Mhmh... il solito, direi" rispose con tono rassegnato.
"Non hai bisogno di altro affetto se non il mio, Shouto" commentai, stringendogli di più la mano.
"Questo non toglie che sia un coglione" affermò.
"Eh già" risi io, facendogli accennare un sorriso.
"Hai già parlato con tua madre... di noi?" chiese un po' titubante.
"No, non ancora. Tu invece?".
"Penso che mio padre non lo accetterebbe mai" distolse lo sguardo dal mio, volgendolo verso l'asfalto.
"Shouto, è pur sempre tuo padre".
"È uno stronzo" disse con tono fermo, sfiorandosi con il dito la scottatura sul suo volto.
"Ehi, non mi interessa di quella scottatura, a me interessi tu. Potresti anche avere cicatrici per tutto il corpo, capelli rasati, una narice in meno o un dito in più, a me non interesserebbe comunque perché io ti amerei a prescindere. E poi a me piace tanto quella scottatura, ti dona" provai a farlo sorridere, nonostante sapessi cosa lo turbava.
Ricevetti un'espressione di pura gratitudine che mi fece scaldare il cuore.
"Io se fossi in te proverei a parlarci comunque, sai, magari potrebbe scoprirlo inevitabilmente in altri modi, e probabilmente la sua reazione sarebbe peggiore sapendo che hai tenuto la nostra relazione all'oscuro da lui" aggiunsi.
"Ci parlerò, senz'altro. Ma tanto già so la risposta".
"Ehi, non essere pessimista. E poi qualsiasi sarà la sua risposta, noi resteremo comunque insieme, non è così?" cercai il suo sguardo.
"Certo" rispose dopo qualche secondo, sorridendomi.
Improvvisamente il mio telefono squillò.
"Pronto?" era mia madre.
"Ciao mamma? Eh? Ah si, sono con Todoroki. Ho preso le chiavi di riserva. Certo, poi te lo farò conoscere. Cosa? O-ok, va bene. Ci vediamo tra dieci minuti, ti voglio bene, ciao" attaccai.
"Tutto bene?" si preoccupò Todoroki, vedendo la mia espressione nervosa.
"S-sì. Ehm... potresti riaccompagnarmi a casa?".
"Certamente".
Ci avviammo e, durante il tragitto inizialmente silenzioso, Shouto proferì nuovamente parola.
"Ti stai ancora allenando con i colori, giusto?" annuii alla sua domanda.
"Che colore è quello, allora?" indicò l'insegna di un negozio.
Mi avvicinai di poco ad essa, trascinandomi dietro anche il bicolore.
"Ehm... un colore vivace, mi pare... non... non ne sono sicuro, ma è rosa? O rosso?" misi un dito sotto il mento, per poi guardare il ragazzo accanto a me.
"Secondo te?".
"Ehm... rosso" confermai, deciso.
"Bravissimo" mi elogiò, affondando la sua mano libera tra i miei capelli, accarezzandoli.
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The Colors of Love •TodoDeku•
Fanficacromatopsia /a·cro·ma·to·psì·a/ sostantivo femminile Anomalia della vista per cui non si distinguono (parzialmente o totalmente) i colori. Dove Izuku Midoriya,un ragazzo infelice a causa della malattia di cui soffre,l'acromatopsia,trova la felicità...