Harry entrò nella classe di divinazione e si guardò intorno.
Si sedette confuso e aspettò che arrivassero anche Ron e Hermione, che erano rimasti indietro.
Dopo aver ispezionato tutta la Sala Grande e dopo aver constatato che Malfoy non era lì, era sicuro lo avrebbe trovato in classe, visto che quel giorno aveva divinazione con i Serpeverde. Ma di lui, di nuovo, nessuna traccia.
La classe era piena, sembrava ci fossero tutti, ma nessun biondino si aggirava tra i banchi.
Avvistò Pansy, nel banco più nascosto di tutta la classe, così si alzò, ignorando Ron, che si era appena seduto accanto a lui, e si diresse verso di lei.
Era seduta da sola, così occupò il posto accanto a lei.
"Ciao"
"Che vuoi?" Lo aggredì lei, fulminandolo con lo sguardo.
"Niente io..."
"Draco non viene a lezione oggi" disse lei, senza troppi giri di parole.
"Perché?" Chiese Harry, preoccupandosi immediatamente. Si era forse sentito male? Se si, ce lo avrebbe avuto sulla coscienza molto a lungo. Per questo, si era preoccupato. Non che gli importasse di Malfoy, ovviamente.
Pansy digrignò i denti e Harry parve intimidirsi per un attimo.
"Stai lontano da lui"
"Ok..."
"So cosa gli hai fatto".
Harry arrossì vistosamente e si sentì la testa girare come una trottola "c...come?".
"Non ti vergogni?"
Harry cominciò a boccheggiare "Io...io pensavo che fosse d'accordo anche lui...".
Pansy emise un verso che sembrava vagamente ad una risata malevola.
"Figurati. Draco non è una checca"
Harry aggrottò le sopracciglia. Cosa aveva detto? Aveva usato quell'epiteto sconsideratamente o lo aveva immaginato? Cosa c'entrava con il fatto che gli aveva bruciato via il marchio nero?
Delle risate attirarono la sua attenzione, così si girò per trovare Blaise Zabini e Theodore Nott ridere di lui, mentre fingevano di baciarsi nel modo più imbarazzante e sconcio possibile.
"Cosa..."
"Draco ci ha detto tutto" continuò Pansy, guardandolo schifata.
Harry cominciò ad intuire, ma ancora non poteva esserne sicuro. Non poteva essere.
"E cosa avrebbe detto esattamente?" Chiese, rimanendo serio, mostrando di voler veramente capire cosa stesse succedendo.
"Ieri è tornato in sala comune e sembrava piuttosto scosso. Dopo che ho insistito mi ha rivelato che lo hai aggredito, per poi baciarlo. Era disgustato, poverino"
Harry alzò entrambe le sopracciglia, sinceramente sorpreso.
Lo aveva aiutato e lui lo ringraziava così? Sicuramente non aveva frainteso: lo aveva baciato per distrarlo, senza nessun secondo fine. Ne era sicuro.
"Chiariamo: vai a sfogare i tuoi istinti animaleschi con qualcun altro. Non ti avvicinare più a Draco. Lo hai sconvolto".
In quel momento la professoressa McGranitt entrò in classe zittendo tutti, così Harry tornò al suo posto senza replicare. Non che avesse voluto farlo, in fondo non aveva alcuna intenzione di distruggere il bel muro protettivo che si era creato Malfoy, ma non avrebbe lasciato correre la cosa, lo avrebbe affrontato, duramente, se necessario.-
I suoi ricordi erano ancora nitidi e utilizzabili per una mappa mentale.
Riuscì ad arrivare senza difficoltà al nascondiglio dell'entrata della sala comune dei Serpeverde.
Rimaneva solo capire come entrare. O come far uscire Malfoy.
Ma in fondo era quasi ora di cena, e lui non era uscito per tutto il giorno, non poteva resistere ancora a lungo.
Decise di aspettare per un po', seduto di fronte all'entrata, un po' nascosto dietro ad una vecchia e arrugginita armatura. Non voleva rischiare di essere trovato li, da solo, rischiando di essere visto da qualsiasi Serpeverde che avesse saputo della mezza bugia di Malfoy e che fosse anche vagamente omofobo.
Passò una buona mezz'ora, ma ancora Malfoy non si faceva vedere.
Harry stava per lasciare perdere; avrebbe potuto riprovare l'indomani, quando il passaggio segreto dei Serpeverde si aprì lentamente, per farvi uscire un famigliare ragazzo dai capelli biondi platino.
Harry, senza perdere tempo, quando si fu assicurato che fosse solo, uscì dal suo nascondiglio, per raggiungerlo e bloccarlo tra se e il muro, incrociando le braccia al petto e tenendo le gambe leggermente divaricate.
"Malfoy".
Il ragazzo sussultò e si irrigidì, fissandogli lo sguardo negli occhi.
"Po...Potter"
"Sorpreso di vedermi?" Chiese Harry, tralasciando l'ironia e mostrandosi seriamente sorpreso.
Malfoy sembrò arrossire, nonostante fosse buio, Harry se ne accorse, dalla sua espressione.
"No" disse infine, tentando di scostarlo per passare.
"Non così in fretta" disse Harry serio, avvicinandosi più a lui, per tenerlo con la schiena contro al muro.
"Cosa vuoi?" chiese Malfoy, nascondendosi dietro ad un tono acido e un'espressione truce.
"Ho saputo che hai ritrovato la voglia di scherzare" cominciò Harry.
"Che intendi?" Malfoy intrecciò le braccia al petto e sostenne il suo sguardo.
"Perché hai mentito a Pansy?"
"Non capisco"
Harry rise senza gioia, sbattendo la testa lentamente.
"Allora avrai sicuramente sentito -e ti sarai anche divertito- i pettegolezzi sulla mia probabile omosessualità" disse Harry, sentendosi le orecchie e le guance bruciare dal caldo.
Malfoy rise "Si, in effetti".
Harry sentì la rabbia ribollirgli nello stomaco, ma poi si calmò "Malfoy io so la verità. Non capisco perché tu voglia ometterla." Disse tranquillo.
"Potter, vuoi forse dirmi che mi sono immaginato tutto? Non mi hai forse baciato?" Malfoy ora sembrava divertirsi, il suo solito ghigno gli era ricomparso naturalmente sul volto.
"Non è quella la parte importante della storia" disse Harry, guardandogli subdolamente il braccio destro, dalla cui manica sbucava la fasciatura che gli aveva fatto il giorno prima.
Il ghigno di Malfoy scomparve dal suo volto immediatamente.
Nascose il braccio, schiacciandolo tra la schiena e il muro su cui era poggiato.
Harry, senza volerlo, sentì del dispiacere invadergli il petto, prima che ricomparisse il rancore.
"Va Bene. Se ti fa sentire meglio, vai pure in giro a raccontare tutte le storielle che vuoi. Non ho intenzione di tradirti, ma non cercare mai più il mio aiuto." Disse tutt'un fiato, allontanandosi da lui e girandosi per andarsene.
"Ah, prima di andare" disse riavvicinandosi, forse con la mente troppo offuscata dalla rabbia per ragionare. Prese Malfoy per la cravatta, lo avvicinò a se e fece scontrare senza preavviso e con energia le loro bocche, intrecciando le dita tra i suoi maledetti capelli biondi pieni di gel e approfondendo il gesto, dopo qualche secondo, introducendo la lingua tra le sue labbra.
Si staccò da lui senza fiato, divertendosi nel vederlo con gli occhi sgranati , la bocca dalle labbra lucide leggermente aperta e anche i capelli scompigliati.
"Questo, è un bacio" disse poi, girandosi e allontanandosi "Ti ho dato una bella storia da raccontare" Gridò, sparendo dietro all'angolo.Tornando verso la propria sala comune, Harry non potè fare a meno di pensare a ciò che aveva appena fatto. Come diavolo gli era venuto in mente? Sentì l'imbarazzo impossessarsi delle sue viscere, mentre le parole che aveva usato lui stesso gli riecheggiavano in testa, e anche una certa ansia invadergli il petto. Aveva fatto la cosa peggiore da fare in quel caso.
Ora Malfoy lo aveva in pugno. Non era proprio la sua idea ideale di vendetta, eppure non era riuscito a pensare ad altro. Stranamente. Sapeva solo che se ne sarebbe pentito.———-
Okkk
Vi preso scusatemi per il ritardo degli aggiornamenti. Spero che sia valsa la pena dell'attesa.🙈
Ditemi cosa ne pensate!!🌈🌈

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Non sei speciale
FanfictionTornare alla normalità dopo la guerra magica può essere difficile, ma Harry decide di provare a lasciarsi tutto alle spalle e continuare i suoi studi, che aveva dovuto abbandonare all'ultimo anno. Ma come quando era piccolo, nessuno sembra accorgers...