Draco si lasciò cadere sul posto vuoto accanto ad Harry, in sala grande, sbuffando.
Harry gli sorrise "Qualcosa non va? Credevo che non ti avrei mai visto sederti con i Grifondoro" Chiese, facendo ridacchiare sommessamente Ron.
"Meglio lasciare Pansy sulle sue, per ora" rispose Draco, prendendo il bicchiere pieno di succo di zucca di Harry e vuotandolo in un sorso.
Harry alzò gli occhi al cielo e riempì il bicchiere con altro succo.
"Non accetta la cosa?" Chiese Hermione, tentando di rimanere comunque discreta.
"No, non direi" rispose Draco, appoggiando una mano su quella di Harry accidentalmente.
Harry gliela strinse "vedrai che capirà" aggiunse, lanciando un'occhiata a Ron, che aveva distolto lo sguardo dai due.
"Oggi andiamo a fare un giro ad Hogsmade" annunciò Hermione per cambiare discorso "volete venire?"
Harry e Draco si guardarono per un secondo, prima di sorridere e annuire.
Dopo la festa, le voci sulla loro relazione avevano cominciato a correre di bocca in bocca, ma nessuno li aveva visti uscire ufficialmente, quindi era un buon pretesto.
Harry, sinceramente, era inconsciamente preoccupato che Draco si tirasse indietro a quel punto, quando tutti cominciavano a parlare di loro, ma non lo aveva fatto.
Così, dopo colazione, si strinsero dentro ai cappotti e uscirono verso Hogsmade.
Era meno affollata del solito, molti avevano deciso di godersi la domenica pigra al castello, e pochi avevano deciso di affrontare l'ultimo freddo di febbraio.
Entrarono da Madam Rosmerta, come al solito e ordinarono quattro burrobirre.
Rimasero a lungo in silenzio, Draco continuava a bere, senza staccare le labbra dal bicchiere, Ron e Hermione si tenevano la mano sul tavolo e guardavano in giro. Harry era rilassato. Per la prima volta dopo molto tempo non era un terzo incomodo. Sorrise a Draco quando finalmente finì di bere e colse l'occasione di toccargli le labbra, per pulirlo dalla schiuma della burrobirra. Draco arrossì e tornò a guardare altrove.
Harry esibì un sorriso a trentadue denti a Ron, quando si accorse che li aveva visti e li guardava come fossero pazzi.
"Amico, devo andare in bagno" dichiarò il rosso, guardandolo intensamente.
"Ok" rispose Harry, stringendosi nelle spalle.
Ron alzò gli occhi al cielo prima di dire a denti stretti "Mi accompagni?"
Harry Ci mise un po' per capire, poi si alzò di scatto e lo seguì in bagno.
"Cosa devi dirmi?"
"Tu e Malfoy" cominciò Ron, facendo sospirare Harry.
"Ti da fastidio? Puoi dirmelo, possiamo risolvere"
"No, ma...sei sicuro di poterti fidare?"
Harry alzò un sopracciglio "Per quale assurdo secondo fine avrebbe fatto coming out e
finto di stare con me?" Chiese, facendo sembrare ancora più assurde le accuse di Ron, a cui arrossirono le orecchie.
"Ok. Ma non è che ti ha fatto il lavaggio del cervello?" Continuò Ron.
"Ron, lui mi piace. Nessun lavaggio del cervello."
A quel punto Ron abbassò lo sguardo colpevole "scusa. È solo strano ok? Dammi tempo. Però sappi che sono felice per te".
Harry lo abbracciò, ringraziandolo e tornarono al loro tavolo.
Visero che al tavolo si era avvicinato Blaise, così si mossero più lentamente. Parlava con Draco, sembrava imbarazzato, ma Draco era più tranquillo di prima.
"Quindi...a me non da fastidio ecco" lo sentì dire Harry, mentre tornava a sedersi al suo posto.
"Bene." Rispose Draco "Ma, potresti parlare con Pansy?" Disse, come fosse un ordine. Blaise annuì, e prima di andare, lanciò un'occhiata e un mezzo sorriso a Ron, poi sparì fuori dal locale.
"Che è successo?" Chiese Harry, cercando di decifrare l'espressione di Hermione.
"Ha solo detto che mi capisce e non mi giudica. Inoltre credo ti abbia anche accettato" rispose Draco, appoggiandogli una mano sulla spalla e lasciandogli un bacio sulla guancia.
Harry parve sollevato "Bene".
Hermione intanto aveva abbracciato Ron e gli aveva sussurrato qualcosa all'orecchio che lo fece arrossire e balbettare, per poi guardare il punto dove era sparito Blaise.
Harry non capì, ma non provò interesse nel capire.
Quando tutti ebbero finito la loro burrobirra, Harry annunciò che aveva bisogno di fare rifornimento di pergamene e inchiostro, così lasciò Ron e Hermione da Mielandia e trascinò Draco con se.
Camminarono a lungo, finchè Draco si accorse che erano arrivati fino alla Stamberga Strillante "Che ci facciamo qua? Non dovevi..." fu zittito da un bacio di Harry, che gli prese il volto tra le mani per approfondire il gesto.
"È il posto più tranquillo e isolato che riuscissi a pensare" dichiarò, terminato il gesto.
Draco rise e lo baciò ancora.
"Sai, in realtà quel posto non è stregato" cominciò Harry, prendendolo per mano e portandolo a sedersi su un vecchio tronco di quercia che trovò lì vicino.
"Come lo sai? Non dirmi che ci sei entrato" chiese Draco, guardando verso la costruzione antica dall'aria inquietante.
"In effetti si, ci sono entrato, al terzo anno"
"Non mi sorprende" disse Draco, alzando gli occhi al cielo.
"Diciamo che non l'ho fatto per scelta, vedi..."
una voce sgradevolmente acuta lo interruppe, costringendo entrambi a girarsi verso la proprietaria della voce, che aveva un'espressione ancor più sgradevole.
"Pansy" borbottò Draco, alzandosi, ma non allentandosi da Harry.
"Cosa ci fai qui?"
"Provo a farti ragionare" disse Pansy, incrociando le braccia al petto e non rivolgendo neanche uno sguardo ad Harry.
"So che questo periodo sei un po' confuso, ma non occorre andare in giro a dire che esci con Potter, se non ne sei sicuro" cominciò, tentando di mantenere un tono calmo.
"Ma io sono sicuro Pansy, per questo sono uscito allo scoperto" rispose Draco, già irritato dalla conversazione "E se non lo accetti, non è un mio problema" aggiunse, mantenendo lo stesso tono pacato, che però mise i brividi ad Harry.
"Ma Draco, tu non sei gay" disse Pansy, ora più disperata.
"No?"
"Non hai mai dato impressione di esserlo"
"Ne sei sicura? Prova a pensarci" concluse Draco, alzando entrambe le sopracciglia quando Pansy si coprì il viso con le mani.
"Non sei mai voluto uscire seriamente con nessuna...neanche con me" disse poi Pansy, scoprendosi il viso e rivelando una lacrima sulla guancia.
"Pensavo che uscire con Potter fosse un modo per attirare l'attenzione" ammise poco dopo, dopo aver lasciato silenzio tra i tre.
Harry era rimasto rispettosamente in silenzio, ma era piuttosto scosso nel vedere tanta ingenuità in una sola persona.
"Mi dispiace. Non ho deciso io che accadesse" disse Draco, avvicinandosi a lei di qualche passo. "Ma è successo" concluse Pansy, con espressione delusa, prima di voltarsi e andarsene.
Draco rimase immobile, in piedi sulla neve sciolta, e Harry non ci pensò due volte ad andare ad abbracciarlo. Draco inclinò la testa per poggiarla sulla sua clavicola e rispose al l'abbraccio, circondandogli i fianchi con le braccia. Rimasero così a lungo, riscaldandosi a vicenda, finché decisero di ritornare a castello. Draco ne aveva avuto abbastanza per quel giorno.——-
Eccomi qua!
Questo è il capitolo delle accettazioni e riflessioni degli amici, giusto per dare alla relazione di Harry e Draco un tono più serio. Che ne pensate?
A prestooo🌈🌈🦁
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Non sei speciale
FanfictionTornare alla normalità dopo la guerra magica può essere difficile, ma Harry decide di provare a lasciarsi tutto alle spalle e continuare i suoi studi, che aveva dovuto abbandonare all'ultimo anno. Ma come quando era piccolo, nessuno sembra accorgers...