"Sabato danno una festa" disse Hermione, non appena Harry e Ron ebbero finito i loro compiti.
"Una festa?"
"Si, nei sotterranei, è piuttosto informale, ma si va accompagnati" spiegò Hermione lanciando un'occhiata a Ron, che subito si sedette accanto a lei per circondarle il collo con un braccio "E...con chi pensi di andare?" chiese, fingendo disinteresse.
"Ma con te stupido" rispose Hermione, colpendolo al petto con un libro e mettendosi a ridere, contagiandolo.
Per un po' ridacchiarono tra loro, mentre Harry tentava di ignorarli, poi Hermione si rivolse a lui con un sorriso malizioso "E tu? Chi porterai?".
Harry si mise subito sulla difensiva "Io? No nessuno, insomma, non credo che ci andrò".
Hermione e Ron si lanciarono un'occhiata esplicativa e non dissero nulla.
Dieci minuti dopo, Harry camminava svelto per i corridoi di Hogwarts, sulle tracce di Malfoy, per invitarlo alla festa.
Lo trovò fuori, seduto sotto ad un albero insieme a Pansy e Blaise, mentre chiacchieravano piuttosto vivacemente.
"Hei" salutò, avvicinandosi a loro.
Gli occhi di Malfoy si illuminarono nel vederlo, ma in risposta chiese "Cosa vuoi Potter?".
Pansy e Blaise lo studiarono, con sguardo provocatorio, ma Harry li ignorò.
"Posso...parlarti un minuto?" Chiese, indicando un posto a sedere un po' più lontano da loro.
"Adesso?"
"Si Adesso"
Malfoy guardò i suoi amici, poi sbuffò e si alzò, lasciandoli a bocca aperta.
"Fa che sia importante...sfregiato"
Disse, per farsi sentire, seguendolo a passo svelto.
"Che c'è?" Chiese ancora, preoccupato, quando furono lontani.
Harry sorrise "Sabato c'è una festa" disse subito.
Malfoy lo guardò confuso "Aspetta, sei venuto a cercarmi per questo?"
"Si, perché non ci andiamo insieme?" Chiese senza troppi giri di parole.
"Oh, beh se proprio vuoi, ci vedremo lì alla festa e..."
"Si va accompagnati" specificò Harry, guardandolo implorante. Malfoy lanciò un'occhiata ai suoi amici.
"Non so se è una buona idea..."
"Ecco Vedi? Non ti sembra la nostra occasione per uscire allo scoperto?" Chiese Harry, sempre più fiducioso, nonostante lo sguardo di Malfoy fosse incerto.
"Forse per te si, ma io mi sono appena riconquistato la loro fiducia..."
"Più che fiducia, a me sembra che vai cercando il loro apprezzamento" lo interruppe Harry, ora più deluso di prima.
Malfoy sospirò, poi gli afferrò discretamente un polsino della camicia "Vorrei venirci..."
"Ma?"
"Ma non credo di volere che si sappia già di noi..." disse, abbassando lo sguardo.
Harry strattonò il braccio per liberarsi dalla sua presa "Noi? Sei sicuro che noi, siamo un noi?" Disse, tentando di mascherare la delusione ormai visibile nei suoi occhi.
"Appunto, non lo so, tu non lo sai...meglio aspettare che sia tutto più chiaro"
"Oppure che i tuoi 'amici' diventino più comprensibili" aggiunse ironico Harry.
"Di che cosa cazzo hai paura Draco? Dirlo o non dirlo, perderai comunque uno dei due" disse poi, indicando se stesso e poi i suoi amici con l'indice.
Quando Malfoy si girò verso i suoi amici, vide che lo stavano chiamando, agitando le braccia verso di loro.
"Meglio se ti decidi in fretta" aggiunse Harry, prima di andarsene.
—Harry si infilò una camicia verde chiaro che faceva risaltare i suoi occhi, dei jeans ed era già pronto per la festa.
Sistemò inutilmente i capelli e raggiunse la sala comune, per aspettare, insieme a Ron, Hermione e Ginny, che aveva chiesto ad Harry di accompagnarla perché non voleva andarci da sola, e Harry aveva finito per accettare.
Le ragazze arrivarono dopo venti minuti, tutte bellissime, truccate e profumate. Ron fece apprezzamenti ad entrambe, Harry rimase zitto, a fissarsi i piedi.
Tutti lo notarono, nessuno disse niente, dopo il rifiuto di parlare da parte sua del giorno prima.
Aveva sperato fino all'ultimo di vedere Malfoy arrivare per chiedergli di andare insieme alla festa, dicendogli che aveva scelto lui, ma non si fece mai vedere.
Ormai aveva perso le speranze, evidentemente la sua buona fama era più importante.
Con questi pensieri pesanti, uscì dal buco del ritratto e camminò dritto a testa bassa, ci mise un po' ad accorgersi che c'era qualcuno ad aspettare fuori dall'entrata segreta.
Alzò gli occhi ed incrociò quelli di Malfoy, che erano così nervosi che lo fecero sorridere.
"Ciao" mormorò Malfoy.
Ron aprì la bocca per insultarlo, si chiedeva cosa ci facesse lì, probabilmente per prendersi gioco di loro, ma Hermione lo zittì.
Malfoy intanto non aveva tolto gli occhi di dosso da Harry, e Harry aveva fatto lo stesso: anche Malfoy indossava una camicia, nera, con i primi due bottoni aperti, in modo da far intravedere ciò che c'era sotto.
"Sei venuto" disse Harry, avvicinandosi di qualche passo.
Malfoy sorrise "Pensavo che, magari, potevamo andare insieme alla festa"
Harry sorrise a sua volta "non ci speravo più che me lo chiedessi"
"Non volevo farti aspettare, è solo che ho dovuto..." le sue parole furono bloccate dal bacio improvviso di Harry, che lo fece irrigidire e sgranare gli occhi inizialmente, per poi lasciarsi andare a quel tocco intenso, prima che Harry si staccasse e lo tenesse stretto a se in un abbraccio.
Gli accarezzò i capelli "scusa se ti ho messo pressione, così all'improvviso". sussurrò, mentre Malfoy si rilassava sotto al suo tocco "Non mettermi mai più ansia, idiota" rispose il biondo staccandosi da lui e fingendosi arrabbiato. Solo allora si accorse del pubblico, dietro di loro. Si zittì e lasciò che Harry parlasse.
Hermione sembrava contenta, quasi forse se lo aspettava, Ron non capiva se fosse tutto uno scherzo e Ginny pareva un po' delusa.
Harry aprì la bocca per parlare, ma Hermione lo interruppe "Lo sapevamo, si capiva"
Ron, ancora a bocca aperta, Esclamò "Cosa?" Ma Hermione gli diede un calcio sul piede per zittirlo, ancora.
"Per...per voi va bene?" Chiese Harry, afferrando titubante una mano fredda di Malfoy.
"Si, se sei felice" disse Hermione, prima di prendere a braccetto Ginny e Ron e precedere la nuova coppietta, in modo che potesse parlare in pace.
"Wow, non male la Granger" sussurrò Malfoy, guardandola andare via.
"E Pansy? Cosa ne pensa?" Chiese Harry, continuando a tenergli la mano e seguendo i tre che facevano strada.
"Uhm...non gliel'ho detto" ammise, mordendosi un labbro.
"Ero così preoccupato a decidere se venire o no, che alla fine mi sono scordato di lei." continuò, mentre Harry alzava incredulo un sopracciglio.
"Mi sa che dovrà capirlo da sola alla festa" disse, accelerando il passo.
La festa era più popolosa di quanto Harry si aspettasse. Musica, cibo, coppie appartate o che ballavano in pista. Era proprio una bella prova per Malfoy, che però non lasciò mai andare la mano di Harry, mentre lui lo trascinava tra la folla, in cerca di un posto dove poter ballare senza intralci.
Hermione e Ron stavano già ballando, a ritmo di musica pop, e Harry si unì a loro, portandosi dietro Malfoy, e invitandolo a fare lo stesso.
Ginny intanto si era allontanata, aveva trovato un gruppo di ragazze che conosceva, così Harry non si sentì troppo in colpa.
Si stavano divertendo, Malfoy cominciava a lasciarsi andare, ballava sempre più appiccicato ad Harry, che non disdegnava quel contatto così eccitante: il corpo bollente di Malfoy sul suo.
Infine, quando la musica rallentò per un lento, i due si abbracciarono e cominciarono a dondolare insieme, lasciandosi qualche bacio occasionale sul collo o sulle labbra.
Solo allora, Pansy si avvicinò a loro, dopo averli studiati da lontano.
"Draco?" Lo richiamò, costringendolo ad allontanarsi appena da Harry, controvoglia.
"Oh Pansy, Ciao" la salutò Malfoy, mentre Harry si allontanava ancora, senza prima aver notato come il suo corpo avesse cominciato a tremare.
"Cosa stai facendo?" Chiese, lanciando uno sguardo acido ad Harry.
"Ballo" rispose Malfoy, afferrando le spalle di Harry per riavvicinarlo a se.
Pansy sgranò gli occhi, balbettò qualcosa, poi fuggì indignata lontano da loro.
Allora Malfoy lasciò andare un sospiro, appoggiando la fronte sulla spalla di Harry, che aveva preso ad accarezzargli la schiena.
"Grazie" sussurrò, riprendendo a ciondolare a ritmo di musica.——

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Non sei speciale
FanfictionTornare alla normalità dopo la guerra magica può essere difficile, ma Harry decide di provare a lasciarsi tutto alle spalle e continuare i suoi studi, che aveva dovuto abbandonare all'ultimo anno. Ma come quando era piccolo, nessuno sembra accorgers...