4.

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"Malfoy ha in mente qualcosa" Harry non aveva intenzione di dirlo, ma i pensieri su Malfoy avevano ricominciato a torturarlo e aveva bisogno di parlarne.
Ron e Hermione si guardarono con una certa espressione di disagio e rassegnazione "davvero amico? Vuoi ricominciare con questa tua ossessione per Malfoy?" disse infine Ron, spostando una pedina degli scacchi magici.
"Non ho un'ossessione per lui." tentò di convincersi Harry.
"Come no"
"Senti penso solo che abbia in mente qualcosa e se è come la scorsa volta, sarà pericoloso" disse Harry irritato e forse anche preoccupato dalla propria reazione.
"E cosa pensi di fare? La guerra è finita, qualsiasi cosa sia non ti riguarda" si intromise Hermione, a gambe incrociate sulla poltrona accanto a Ron, seduto per terra di fronte agli scacchi con cui stava giocando insieme ad Harry.
"Lo so" sbuffò Harry "Ma dopo la guerra è veramente cambiato. Non ha più amici, sta sempre solo..."
"Se l'è meritato" lo interruppe Ron, spazzandosi dai vestiti i pezzi degli scacchi di Harry distrutti.
"Non lo so...Penso che nessuno meriti questo"
"Amico sei troppo buono" ammise Ron con un sorriso.
"Beh, ricordate che mi ha aiutato? Anzi mi ha salvato. Temo solo che gli eventi della guerra lo abbiamo segnato a tal punto da...non o so, pensare di fare gesti estremi" ormai i suoi sospetti erano stati esposti.
Forse non era solo per questo che Malfoy non usciva dalla sua testa, ma era sicuramente io motivo più valido e accettabile.
Hermione assunse un'espressione addolorata "Harry..."
"Pensi veramente che sia così debole? Se avesse voluto uccidersi lo avrebbe fatto prima" riprese Ron, ormai del tutto interessato alla questione.
"Appunto per questo voglio capire cosa succede. Non perché mi interessi cosa fa della sua vita, ma perché non voglio che manchi di rispetto a tutti coloro che sono morti prima di vedere la pace" disse Harry, distraendo abbastanza Ron da fare scacco matto.
Era la prima volta che vinceva contro di lui a scacchi magici, ma non esultò.
Rimasero a lungo in silenzio, tutti con gli occhi e la testa bassa, schiacciata dal peso di quelle parole.
"E cosa pensi di fare?" Chiese infine Hermione, mentre tentava di scacciare una lacrima che voleva di scivolare giù dalla sua guancia.
"Io...Volevo provare ad avvicinarmi a lui" disse con sicurezza.
"Amico, stiamo parlando di Malfoy"
"Me ne sono accorto, grazie Ron"
Il rosso sospirò "Dico solo che ti ha sempre odiato. Credi che ti lascerà avvicinarsi a lui?"
Harry guardò Hermione, che ora aveva assunto un'aria piuttosto fiera "So solo che ha bisogno di un amico. Non potrà fuggire all'infinito".
La ragazza sorrise, Ron sbuffò "Non si merita il tuo aiuto Harry..."

-
La partita Corvonero contro Tassorosso era attesa da tutti da diverse settimane; per una volta ne i Serpeverde e ne i Grifondoro sarebbero stati  al centro dell'attenzione.
Persino Harry era curioso di vedere come sarebbe andata a finire; quell'anno i tassorosso avevano  dei giocatori decisamente validi, avrebbe tanto voluto affrontarli almeno una volta.
Tutte le tribune erano piene e festose, ed il trio fece molta fatica a trovare dei posti liberi.
Si sedettero e cominciarono ad agitare le loro bandierine di carta nere e gialle, aspettando che la partita cominciasse.
Dopo un po' di chiacchiere allegre e qualche sbadiglio nell'attesa, Ron appoggiò un braccio intorno alle spalle di Hermione e immediatamente Harry si ricordò di essere il terzo incomodo.
Si guardò intorno imbarazzato e per sua fortuna trovò il giusto compromesso per andarsene e lasciarli soli.
Non fu difficile vedere Malfoy poco più sotto di loro.
Sedeva da solo con la bocca coperta dalla sciarpa verde e i capelli biondi leggermente scompigliati dal vento.
Harry si alzò e lo raggiunse in un batter d'occhio; si appollaiò accanto a lui, abbracciandosi le ginocchia e guardando davanti a se, come per far finta di non averlo notato.
Sentì Malfoy sospirare anche in mezzo alla urla e i chiacchiericci di tutta Hogwarts riunita sulle tribune.
"Malfoy, ci rivediamo"
"Già, che coincidenza, vero?" disse ironico il biondo, coprendosi anche il naso con la sciarpa.
"Per chi tifi oggi?" Chiese Harry, mostrando allegro la bandierina di carta che teneva ancora in mano.
"Nessuno"
"Vorrà dire che tiferò anche per te"
Malfoy alzò finalmente lo sguardo verso Harry, che ora si era seduto più comodamente accanto a lui.
"Fallo da un'altra parte" disse, freddo come l'aria intorno a loro.
"No, preferisco stare qui a darti fastidio" replicò Harry, incupendosi leggermente.
"Da quando ti piace darmi fastidio?"
"Da sempre" disse Harry sconcertato "Cosa abbiamo fatto tutti i passati sette anni?"
Malfoy sogghignò e si mise le mani congelate in tasca "Era il mio passatempo preferito irritarti, ricordo" disse con leggerezza.
"Si, e Ora che hai perso la voglia, approfitto per vendicarmi un po'" continuò Harry.
"Non siamo più dei bambini. Almeno io non lo sono più" specificò Malfoy.
Harry sorrise e decise di ignorarlo "Ma sta funzionando?"
"Terribilmente bene" ammise Malfoy, slittando di qualche centimetro  lontano da lui.
Harry sorrise malizioso e recuperò quello spazio avvicinandosi ancora.
Finalmente la partita cominciò e il cielo grigio si riempì di scope e giocatori urlanti.
"Cosa fai dopo la partita? Io pensavo di andare ad Hogsmade a farmi una burrobirra" urlò poco dopo Harry, per sovrastare il rumore assordante della folla.
"E perché dovrebbe interessarmi?" disse Malfoy ancora più annoiato.
"Vuoi venire?" disse Harry arrossendo leggermente.
Malfoy parve sorpreso e non potè nasconderlo ad Harry "Scherzi?"
"No."
"Non vengo a guardare lenticchia e la Granger pomiciare mentre tu tenti di rompere il silenzio imbarazzante, grazie." disse Malfoy, tornando a guardare con attenzione il cercatore dei
Corvonero, che si era tolto la maglietta dopo l'ennesimo punto guadagnato dalla squadra.
Harry seguí il suo sguardo "Quel tipo è sempre stato troppo drammatico. Ma è molto carino" disse in fretta, e quando vide Malfoy alzare entrambe le sopracciglia continuò prima che potesse parlare "Comunque Hermione e Ron non ci saranno. Volevano andare insieme al lago nero."
Malfoy si ricompose "Preferirei venir schiacciato da un bolide piuttosto che stare solo con te" disse serio.
Harry rise comunque ma non potè evitare di pentirsi e sentirsi imbarazzato per quella proposta.
"Beh io non voglio stare a festeggiare da solo e neanche tu, immagino. Sfruttiamoci a vicenda. Ci guadagniamo entrambi. È solo una burrobirra."
Malfoy parve pensarci seriamente.
Harry sorrise "andiamo!" e finalmente Malfoy annuì poco convinto "ok ma smettila di infastidirmi. E non farti strane idee, noi non siamo amici"
Harry alzò le mani in segno di arresa "Certo che no!"
"Non sorridere in quel modo idiota" concluse Draco, coprendosi al meglio con la sciarpa, forse per nascondere un piccolo sorriso compiaciuto.

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