Harry e Malfoy sgattaiolarono fuori dal castello fino al salice schiaffeggiante, per rimanere in disparte da tutti gli altri studenti, che sicurante non si sarebbero avvicinati.
Era da una settimana, forse più, che si vedevano sempre più spesso e di nascosto per stare insieme, anche semplicemente per parlare un po'.
Harry aveva scoperto che il passatempo preferito di Malfoy era quello di sgranocchiare schifezze di ogni tipo e spettegolare aspramente sugli altri studenti con Pansy, che, a differenza di come aveva sempre creduto Harry, non veniva vista da Malfoy più di una amica, da sempre, nonostante sapesse di essere uno dei desideri proibiti della ragazza.
Malfoy, invece, lo aveva deriso scoprendo che il suo desiderio era quello di saper volare, e che volte sentiva che il Quiddich non era abbastanza, così una volta si era puntato la bacchetta ai piedi, tentando un 'Vingardium Leviosa' per riuscire a libarsi in aria, rimanendo deluso di scoprire che, così facendo, le scarpe si staccano dal piede per prendere il volo come dei palloncini.
Insomma, tentavano di conoscersi meglio, capire se le differenze tra loro erano veramente così abissali.
Quel giorno si sedettero su una roccia, a distanza di sicurezza dall'albero assassino, rimanendo schiena contro schiena per un po', annusando l'aria fredda dell'inverno, avvolti nei loro cappotti e sciarpe.
Harry non aveva mai immaginato di poter guadagnare del tempo di qualità con Malfoy, ma si era scoperto felice ogni volta che l'orario dei loro appuntamenti segreti si avvicinava.
Era così da quanto erano entrati definitivamente in intimità, dentro quell'aula vuota e relativamente sicura.
Harry aveva detto a Malfoy che gli piaceva, e così lui, ma poi si erano accorti che forse era meglio fare un leggero passo indietro, per scoprire se il loro era un piacere solo fisico oppure anche sentimentale.
Era stata una decisione di Malfoy in realtà, con lo stupore di Harry, due giorni dopo l'accaduto, lui gli aveva chiesto di uscire.
All'inizio credeva in seconde intenzioni, ma poi aveva visto come invece Malfoy cominciasse a tenere nel capire cosa volesse davvero. Era un traguardo veramente impressionante, dimostrava che Malfoy iniziava a prendersi cura di se e delle relazioni che erano sbocciare da poco o da molto; non si odiava più, non soffriva più.
Harry sorrise nascosto dalla sua sciarpa, pensando a questo, e si sporse di lato per riuscire a scorgere il volto di Malfoy: aveva l'aria serena.
"Ieri Pansy mi ha detto che sembro diverso dal solito" cominciò dopo un po' il biondo, facendo vibrare la schiena contro quella di Harry nel parlare.
"In senso buono o cattivo?" Chiese Harry, Gia sapendo la riposta "Buono, dice che si vede che non ho più preoccupazioni"
Harry sorrise "Le hai detto del marchio?"
"Ormai lo sanno tutti. Mi ha quasi ucciso per non averglielo detto prima" rispose Malfoy, infilandosi una mano tra i capelli vellutati.
"Anche Ron si è accorto che non mi sento più costantemente annoiato e...non so, forse vuoto" ammise Harry, girandosi e tenendosi con le mani alla roccia per non cadere, in modo che Malfoy facesse lo stesso e ci fosse la possibilità di guardarsi negli occhi.
"Weasley che si accorge di qualcosa? Ammirevole" scherzo Malfoy, ricevendo una gomitata in risposta.
"Ma è vero?" Chiese poi "ti senti meno vuoto?"
Harry inspirò l'aria frizzante di gennaio "Si."
"Ed è per caso, in parte, merito mio?" Chiese ancora arrossendo e ghignando nello stesso tempo.
"Modesto il ragazzo" rispose Harry, poi però sorrise e gli lasciò un bacio sulle labbra, veloce e dolce.
Malfoy sorrise a sua volta e posò una mano sopra la sua, intrecciando le dita tra di loro.
Harry arrossì, scoprendo, ancora, quel lato romantico di Malfoy che tanto adorava e che sapeva essere anche raro.
"Mi fa ridere pensare come siamo arrivati a questo punto" disse ad un certo punto Harry, scrutando il salice nel vento gelido.
Malfoy annuì, ridendo brevemente "io ti ho quasi ucciso con la mia pozione, e poi tu hai deciso di aiutarmi per qualche ragione...hey, perché hai deciso di aiutarmi?"
Harry si morse il labbro "non lo so"
"Già, immaginavo lo avresti detto" rispose Malfoy, un po' deluso.
"Mi incuriosivi." provò allora Harry, voltandosi verso di lui per studiarne l'espressione.
"In verità, ti ho sempre incuriosito. Ti vedevo, al sesto anno" ammise Malfoy, tentando di nascondere il rossore delle gote.
"No, è diverso. Li ti seguivo perché sapevo avessi qualcosa in mente. Quest'anno ho percepito che eri cambiato, maturato" rispose Harry, facendo ridere Malfoy.
"Sei proprio un sensitivo, Potter"
"Dico sul serio!" disse Harry, fingendosi offeso.
"Vabbè, ormai sono qui, non guardiamo indietro. Ho sempre odiato confrontare il presente con il passato" continuò Malfoy, ignorando Harry.
"Perche?"
"Forse perché so che il passato non può mai replicarsi perfettamente nel presente e la cosa mi infastidisce. Un avvenimento bello non potrà mai ripetersi nemmeno se ci provi"
Harry gli circondò le spalle con un braccio "sei così profondo" scherzò, pizzicandogli le guance con le dita, come fosse un bambino.
"Potter, sei morto!" Malfoy gli afferrò il polso per allontanarlo dal proprio viso e cominciò a spintonare il moro, che rispose all'attacco ridendo, finché entrambi caddero dalla roccia, finendo a terra, sempre tra le risate e qualche urlo di disapprovazione.
Quando smisero di ridere e tornarono seri, si accorsero di essersi fatti un po' male alla schiena, ma lo ignorarono.
Malfoy si sistemò a cavalcioni sopra ad Harry, ancora steso a terra e gli lasciò un lungo bacio intenso, per poi separarsi per ammirare il verde dei suoi occhi e lasciare che l'altro facesse lo stesso con l'argento dell'altro.
Come se si fosse stancato, ad un certo punto il biondo grugnì, afferrando i capelli dell'altro e scontrando le loro fronti tra loro "ti detesto!" disse, fingendosi infuriato.
"A si?" Harry poggiò le mani sulle sue cosce, sperando che si avvicinasse di più alla sua zona sensibile.
"Si."
"E perché?"
"Perchè mi fai impazzire" disse in un sussurro, senza riuscire più a mascherare il rossore del viso e della punta delle orecchie.
Harry non riuscì a trattenere una risata, prima di lasciarsi baciare ancora, questa volta con più passione.
"Anche tu mi fai impazzire Malfoy; credo che il problema sia che tu sei troppo carino, così non riesco a ragionare, se mi distrai in quel modo"
"Io non sono carino! Sono bello" replicò Malfoy, arrossendo ancora di più; "come vuoi".
"Stupido Potter, con la tua stupida cicatrice, con i tuoi stupidi occhi stupendi e la tua stupida bocca rosa..."
Harry lo afferrò per le spalle e capovolse la posizione, tenendolo fermo per i polsi "Malfoy, stai zitto" disse prima di baciarlo ancora e ancora, senza permettere a nessuno dei due di respirare o parlare per un bel po'.——
Ciauu,
Volevo solo dire che mi sono resa conto di non aggiornare come facevo una volta, -quasi ogni giorno-, e di lasciare scarto di attesa per più giorni, e mi volevo sinceramente scusare, ma sto passando un periodo non proprio semplice e di avere pazienza se la storia va per le lunghe. Continuo a scrivere perché mi piace tantissimo e mi distrae, ma non sempre trovo il tempo. Spero veramente che la storia -nonostante sia solo una ff e nulla di più- vi piaccia e valga la pena dell'attesa. Grazie di cuore a tutti 🥰🥰❤️🌈
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Non sei speciale
FanfictionTornare alla normalità dopo la guerra magica può essere difficile, ma Harry decide di provare a lasciarsi tutto alle spalle e continuare i suoi studi, che aveva dovuto abbandonare all'ultimo anno. Ma come quando era piccolo, nessuno sembra accorgers...