18.

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Harry prese fra le mani il volto di Draco, che lo teneva bloccato tra se e il muro, per ammirare i suoi occhi argentei e schiacciargli le guance quanto bastava per farlo ridere.
Draco alzò gli occhi al cielo , gli prese i polsi fra le mani e si liberò dalla presa di Harry.
Si erano ritrovati dentro un'aula vuota dopo la lezione di erbologia di Harry e quella di incantesimi di Draco, come avevano deciso di  fare ogni giorno, senza considerare i brevi incontri che avvenivano casualmente tra i due per il castello.
Era Harry, in realtà, che correva a cercarlo per poi trovarlo e lasciargli un bacio veloce prima di andare. Draco si fingeva infastidito, di fronte ai suoi amici- di cui Pansy non faceva più parte da un po'- ma Harry sapeva che in realtà adorava quando lo faceva. Adorava quando Harry si comportava da ossessivo e affettuoso nei suoi confronti, perché questo lo faceva sentire apprezzato. Ma non lo avrebbe mai ammesso.

"Harry, non vedi bene da lontano o da vicino?" Chiese all'improvviso Draco, premendo la fronte contro quella di Harry, che rimase sorpreso dalla domanda.
"Ehm...da lontano" rispose, corrucciando la fronte.
"Ah, quindi..." cominciò Draco, afferrandogli gli occhiali, infilandoseli tra i capelli, come un cerchietto e allontanandosi da lui di qualche passo "così mi vedi sfocato?" Chiese ancora, sorridendo malizioso.
"Un po', si" ammise Harry, assottigliando gli occhi per inquadrarlo meglio.
"E se invece mi metto qui, mi vedi bene?" Chiese poi, tornando ad avvicinarsi a lui, abbastanza da poter sentire il suo respiro tiepido sul collo.
"Abbastanza" disse Harry, ora ancora più confuso e un po' infastidito.
"E così...?" aggiunse poi, avvicinandosi tanto da poterlo baciare, intensamente e e dolcemente per qualche secondo prima di staccarsi, rimanendo comunque alla stessa distanza da lui.
"Così ci vedo benissimo" disse Harry, mettendosi a ridere, poggiando la fronte sul petto del biondo, che arrossì vistosamente in risposta.
"Allora questi non servono" disse poi Draco, quando Harry provò a riprendersi gli occhiali, allontanando la testa dalla sua presa.
"Li odi così tanto?" Chiese Harry, un po' deluso.
"No è che..." arrossì ancora e si voltò di lato per non doverlo guardare.
"Cosa?" Lo incitò Harry, costringendolo a girare la testa verso di lui.
Era arrossito talmente tanto che Harry dovette trattenersi dal non ridere.
"Voglio poter guardare i tuoi occhi senza barriere" disse infine, abbassando lo sguardo e facendo arrossire anche Harry.
Un'altra dimostrazione di affetto puro da parte di Draco, così strana ma allo stesso tempo così piacevole.
Harry rise e lo abbracciò, poggiando l'orecchio sul suo petto per ascoltare il cuore battere all'impazzata, per lui.
La cosa lo disorientò a tal punto che non poté trattenersi dal sussurrare un lieve "ti amo" che però fu perfettamente udibile nella stanza vuota dove si trovavano.
Si bloccò, non appena si rese conto di ciò che aveva detto, e sentì anche Draco irrigidire la schiena, mentre tentava di recepire quelle sue parole sussurrate.
Infine Draco lo afferrò per le spalle, per allontanarlo da se, visto che era rimasto abbracciato a lui finora, quasi desiderasse sparire dentro al suo completo.
Harry trovò la sua espressione indecifrabile e spaventosa. Non riusciva a capire cosa gli frullasse dentro al cervello, ma desiderava tanto farlo.
"Perché?" disse infine Draco.
Harry sbattè più volte le palpebre, credendo di aver capito male "Come?".
"Come puoi amarmi?" Chiese ancora Draco, mordendosi un labbro per fermare le lacrime che si affacciavano sulle ciglia.
Harry non riusciva a capire, non sapeva cosa rispondere, non si era aspettato una reazione simile.
"Io-"
"Dopo tutto quello che ti ho fatto, cosa c'è in me che ti ha indotto ad amarmi?"
Per Harry fu come un colpo al cuore. Quel che Draco stava dicendo era assurdo, come un incubo. Non solo non lo ricambiava, ma trovava doloroso pensare che Harry potesse amarlo.
"Non lo so" rispose Harry, abbassando lo sguardo e sperando di non averlo detto, desiderando di poter avere un giratempo per tornare indietro e impedire a se stesso di pronunciare quelle due parole.
"Io- dimentica che l'abbia detto" aggiunse, tentando di liberarsi dalla sua presa e andarsene.
"Non puoi chiedere di dimenticarlo, perché è la cosa più bella che tu mi abbia mai detto" rispose Draco, inducendo Harry ad alzare finalmente lo sguardo sul suo, per trovarci dentro lacrime di gioia, non di dolore.
"Non capirò mai come tu possa amarmi, ne perché io mi meriti questo, ma posso solo lasciare che questo accada, perché anche io mi sto innamorando di te" disse, abbracciandolo forte, quasi soffocandolo e nascondendo così le sue lacrime dentro al completo nero di marca.
"Stupido!" esclamò Harry, quando il biondo lo lasciò andare "mi hai spaventato".
Draco rise "Pensavo non conoscessi il significato della paura, prescelto".
Harry gli lasciò un pugno sul braccio, prima di tornare a ridere e prendere ancora la sua faccia tra le mani, per tornare a baciarlo con trasporto.
Fortunatamente nessuno dei due aveva un orologio, così non poterono accorgersi del tempo che passava in fretta, ma poterono invece concentrarsi l'uno su l'altro.
Harry non riusciva a smettere di baciarlo, ora anche più libero essendo senza occhiali; Draco teneva spesso un occhio socchiuso per ammirare la sua espressione, sempre più estasiata man mano che il bacio si approfondiva e che le loro mani percorrevano la pelle della schiena e del petto dell'altro.
Harry si staccò infine dalla sua bocca, per spostare le labbra sul suo collo e lasciargli sulla pelle il proprio marchio, senza che l'altro potesse opporsi. Una volta terminato lo studiò soddisfatto per poi dire "Così tutti capiranno che sei mio".
"Sono per caso un oggetto?" Chiese Draco, fingendosi offeso.
"No, ma sei mio" disse Harry, prima che anche Draco aggredisse il suo collo.
Harry riuscì a staccarlo in tempo per avvertirlo "domani ho il quidditch!" Ma questo non servì a convincere Draco a fermarsi, che continuò finché ebbe anche lui finito.
"Ecco, ora hai anche tu hai il mio sigillo" disse malizioso.
"Cosa diranno i ragazzi allo spogliatoio?" disse Harry vagamente preoccupato, massaggiandosi il collo, proprio sopra al marchio di Draco.
"Saranno invidiosi di me" rispose il biondo, ridendo all'espressione esasperata di Harry.
"E comunque, anche io dovrò mostrarmi in spogliatoio, per la prossima partita" annunciò poi, dopo avergli lasciato un ultimo bacio.
"Veramente? Ti hanno finalmente preso in squadra?!" Esclamò Harry, gioioso.
Draco annui "così potremmo di nuovo batterci in campo".
Harry lo abbracciò, trasportato dalla felicità "vorrai dire che io batterò te"
"Certo, nei tuoi sogni, Potter"

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Ok, avverto che questo è uno degli ultimi capitoli, la storia sta per giungere al termine, spero che vi sia piaciuta, e che vi sia piaciuto questo episodio🌈🌈😌🥰

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