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Harry terminò la sua seconda burrobirra;  dopo aver tracannato la prima tutt'un fiato, si era accorto di non essersela goduta abbastanza e ne aveva ordinata un'altra.
Era uscito ad Hogsmade insieme a Ron e Hermione e avevano optato immediatamente per andare ai 'tre manici di scopa' per una calda burrobirra.
A loro si era unita anche Ginny, che sembrava si fosse appena lasciata con il suo ultimo ragazzo.
"Mi piaceva, avevamo molto in comune" brontolò distrattamente la rossa, pulendosi la bocca con il dorso della mano.
"Allora perché l'hai mollato?" Chiese Ron a denti stretti. Ancora non gli andava giù l'idea che sua sorella si vedesse con persone diverse da Harry, il suo migliore amico, approvato al cento per cento come buon fidanzato per sua sorella.
"Mh...non lo so" rispose la rossa, alzando gli occhi al cielo "mi piaceva molto di più vederlo come un amico..."
Harry non potè fare a meno di guardare Hermione con un sopracciglio alzato. Era il terzo ragazzo che preferiva frequentare come un amico, c'era forse qualcosa sotto?
Harry sperava vivamente che non fosse perché nutriva ancora dei sentimenti per lui. Ci avevano già provato, non era andata bene. Harry teneva a lei come si tiene ad una sorella, non riusciva ad innamorarsi, non riusciva a trattarla diversamente da come aveva fatto per anni.
Hermione sorrise divertita. Lei era riuscita a non cambiare atteggiamento con Ron, lo trattava come quando erano solo amici, migliori amici, con l'aggiunta di qualche bacio e del sesso, a quanto pareva. Sentì di provare invidia per loro, sembrava tutto così semplice nella loro relazione.
Distolse lo sguardo e lo fece vagare tra i pochi clienti della locanda, tutti intendi a godersi qualcosa di caldo, mentre fuori l'inverno sembrava inasprirsi sempre di più.
Fermò gli occhi sulla porta, proprio mentre Draco Malfoy faceva il suo ingresso, avvolto nella sua sciarpa verde e fastidiosamente avvinghiato a Pansy.
Lo seguì finché si avvicinarono al loro tavolo, entrambi si fermarono brevemente per rivolgere ad Harry un'occhiata eloquente, poi si sedettero ad un tavolo, spogliandosi dalle giacche.
Smise di fissarli quando si accorse di essere a sua volta osservato da Hermione, che pareva ancora più divertita di prima.
"Che c'è?"
"Come va con Malfoy?" Domandò diretta, appoggiando il mento al palmo della mano, gustandosi l'espressione di Harry, che aveva preso a soffocare con la propria saliva.
"C-osa? Che intendi? Noi non..." si interruppe quando la sentì ridere.
"Non avevi detto che volevi avvicinarti a lui? Volevi aiutarlo perché, parole tue 'non merita di soffrire come sta soffrendo'?"
Harry si sentí avvampare "Si...giusto"
"Allora? Ti sei avvicinato a lui?"
Se per 'avvicinato' Hermione intendeva gli incontri passionali che ormai diventavano sempre più frequenti tra i due, allora si, si era avvicinato a lui.
"Beh...non saprei..."
"Stai attento a non rimanere scottato" lo avvisò, senza preavviso, puntandogli un indice contro al petto "Malfoy può anche essere cambiato dopo la guerra, ma non dimenticare che ferirti era il suo hobby preferito" aggiunse, prima di bere l'ultimo sorso di burrobirra dal proprio boccale.
Harry rimase zitto, studiando attentamente ogni parola detta da Hermione, la ragazza più saggia che avesse mai conosciuto.
Si accorse che nel frattempo anche Ron e Ginny avevano smesso di discutere, e sembravano entrambi di cattivo umore.
Decise di alzarsi e andarsene, per tornare ad Hogwarts e finire i compiti che aveva in arretrato.
-

Harry quasi inciampò quando Malfoy lo spinse contro il banco di un'aula vuota e semibuia.
Ancora con gli occhi chiusi e attaccato alla sua bocca, tastò dietro di se e si sedette, prendendo il biondo a cavalcioni sulle proprie gambe.
Lo tenne in equilibrio afferrandolo per i fianchi, mentre l'altro gli accarezzava la schiena con le mani fredde, in modo da farlo rabbrividire.
La situazione trasudava di eccitazione, l'aria era bollente, eppure Harry non riusciva a lasciarsi andare del tutto.
Le parole di Hermione continuavano a vorticargli in testa e non poteva ignorarle.
Si staccò lentamente da Malfoy per guardarlo negli occhi.
Aveva le guance rosse che spiccavano sulla pelle pallida, le labbra lucide semiaperte in un'espressione di eccitazione e gli occhi grigi turbinosi socchiusi, come se dovesse proteggerli dal calore dei loro corpi a contatto. Era bellissimo. Erotico.
"Mi piaci" sussurrò Harry, senza smettere di guardarlo. Se n'era reso conto, proprio in quel momento,  e non aveva potuto fare a meno di dirglielo.
Malfoy alzò le sopracciglia in un'espressione sorpresa, per poi ridacchiare, appoggiando la testa sulla spalla di Harry.
Quando tornò a guardarlo, era di nuovo serio.
"Anche tu mi piaci" sussurrò a sua volta, mordendosi malizioso il labbro prima di baciarlo ancora.
Harry si staccò ancora da lui, questa volta provocandogli un po' di irritazione "che succede?" Chiese, raddrizzando le spalle e cosi facendo, allontanandosi un po' da lui.
"Mi faresti mai del male?" sputò Harry, prima di ripensarci.
Malfoy sospirò, prima di esporre un'altra espressione maliziosa "solo se me lo chiedi..."
Harry lo interruppe prima che continuasse "No, voglio dire...proveresti ancora soddisfazione nel ferirmi?"
Malfoy abbassò lo sguardo, pensò qualche secondo prima di rispondere "No" disse "non lo farei mai".
Harry sorrise, forse troppo sinceramente, perché Malfoy parve imbarazzarsi, così voltò la testa di lato, non permettendo ad Harry di tornare a baciarlo.
"Tu lo faresti?" Chiese Malfoy, per distogliere l'attenzione da quel gesto.
Harry, per qualche ragione, rimase turbato da quella domanda, la stessa che lui stesso gli aveva fatto. La differenza era che lui era riuscito a fargli del male fisicamente, mentre il massimo che Malfoy avesse mai fatto era stato creare spille che lo insultassero.
"Non vorrei" disse, prendendogli le mani tra le proprie.
Malfoy sembrò a disagio per quel gesto tanto dolce, che Harry non gli aveva mai dedicato. Che nessuno in effetti, gli aveva mai dedicato. Fatta eccezione per Pansy, forse.
"Ti senti ancora in colpa per la faccenda del marchio?" sussurrò Malfoy, liberandosi dalla presa e mostrandosi  dispiaciuto per la scelta di averlo fatto.
Harry annuì lentamente, abbassando lo sguardo.
"Harry, sei la persona più disgustosamente gentile che abbia mai conosciuto: io so che non mi faresti mai del male. Ricordati che mi hai aiutato, non fatto un torto" spiegò Malfoy, impiegando ogni energia mentale per ammettere tutto questo.
Harry parve sollevato, sospirò e posò brevemente le labbra sulle sue.
"Ugh, troppo sentimentale" disse Malfoy, fingendosi disgustato.
Harry rise.
Tornarono a baciarsi, impiegando ogni muscolo per tenersi incollati più a lungo possibile.
Di nuovo la situazione divenne rovente, il bacio più appassionante, i corpi più vicini e in continuo sfregamento.
Malfoy si muoveva sopra di lui velocemente, provocandogli gemiti che non poteva più controllare, e che facevano accelerare sempre di più il biondo.
Malfoy afferrò le spalle di Harry e lo spinse, in modo da distenderlo sopra il tavolo e bloccarlo con il proprio corpo.
"Ti voglio" sussurrò al suo orecchio, tra un sospiro e l'altro.
Harry gli afferrò le cosce e si lasciò completamente trasportare nel torpore dell'eccitazione e del piacere.

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