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Tony stava lavorando in laboratorio quando, sulla porta si presentò Steve, con una coperta intorno alle spalle.
Tony si tolse gli occhiali di protezione.
"Buongiorno Cap. È mezzanotte, quasi l'una. Hai dormito bene?"
"La mia stanza mi faceva soffocare. Posso stare qui?"
"Accomodati"
Steve si sedette al tavolo dove si trovava Tony.
"Magari la prossima volta metti meno vodka dentro"
"Te la faccio quadrupla la prossima volta"
"Ahah sempre molto simpatico. A cosa lavori?"
"Riparo le ammaccature causate dalla battaglia di oggi, o ieri, se preferisci. Quanto hai dormito?"
"Le mie occhiaie dicono tutto"
Tony ridacchiò.
"Hai bisogno di qualcosa di particolare?"
"Volevo solo vedere come ripari le armature. È interessante e, per quanto possa essere difficile da credere, rilassante"
"Ti andrebbe di darmi una mano?"
Steve annui e Tony riprese il cacciavite.

Erano le 6 del mattino e Sam era pronto per la sua corsa mattutina ma Cap non era ancora sveglio.
Bussò alla porta ma nessuno rispose, quindi decise di entrare ma la stanza era vuota, allora decise di bussare alla porta di Bucky. Lui aprì.
"Si Sam?"
"Hai visto Steve? Di solito è già sveglio ma in camera non c'è."
"No, non lo vedo da ieri sera"
Sapevo che non dovevo lasciarlo da solo.
"Forse so a chi chiedere"

Sam e Bucky scesero nel laboratorio di Tony e videro che Steve si trovava proprio davanti a lui.
"Siete mattinieri oggi?"
"Da quando è qui?" Chiese Sam, indicando Steve.
"Da tutta la notte. È sceso perchè non riusciva a dormire e si è addormentato mezz'ora fa"
Bucky guardò Steve che dormiva e sorrise. Amava quando dormiva.
Steve alzò la testa e si stroppicciò gli occhi.
"Scusa Tony, dovevo tenerti fermo il casco ma-"
Poi si rese conto che c'erano anche Sam e Bucky.
"Ciao ragazzi"
"Cap" e tutti e quattro si misero a ridere.
"Venite su così vi faccio la colazione" disse Sam, risalendo le scale.
"Dai Steve, andiamo a mangiare, così magari ti svegli un pò" disse Tony rubandogli la coperta.
"HEY"
"SE LA VUOI, DEVI VENIRE SU" e Tony salì le scale.
"Se non riuscivi a dormire, potevi chiamami"
"Non volevo farti preoccupare, tutto qui"
Bucky sorrise.
"Sei carino quando dormi"
"Il miglior complimento della giornata"
"Dai vieni, ti riporto nel letto"

"Abbiamo avvistato i terroristi della scorsa volta. Si sono riuniti in un paesino sperduto non tanto lontano da qui. Wanda, Sam e Natasha, vi voglio sul campo"
"D'accordo Tony" disse Nat.
"E Cap? È disponibile?" chiese a Bucky.
"Io non-"
"Si, ci sono"
"Tienimi in costante aggiornamento, se ci sono problemi più grossi, manderó una della mie armature"
"Va bene, andiamo"
Bucky appogiò una mano sulla spalla di Steve.
"Sei sicuro? Insomma fino ad un paio di ore fa eri-"
"Sono sicurissimo. Hanno bisogno del mio supporto, non mi succederà niente"
Steve gli diede una spilla che si metteva per portafortuna, una stella brillantinata azzurra.
"Ritornerò per riprendermela"
Poi Bucky lo baciò.
"E anche per questo. Ora devo andare"

"Tutti in posizione?"
"Si Cap"
"Sam tu riesci a vederli da lì?"
I terroristi si erano riuniti in un vecchio edificio in periferia e Sam li osservava dal tetto di un edificio vicino, mentre Wanda e Natasha si erano appostate sul lato sud del edificio.
Steve stava sul lato nord.
"Entro nell'edificio e subito dopo mi raggiungete anche voi. Cerchiamo di non fare vittime."
"D'accordo"
Steve si mosse. Si avvicinò all'entrata del magazzino, riusciva a sentire le loro voci ma non riusciva a capire quello che dicevano, era un lingua che non conosceva, probabilmente russo.
Entrò e si trovò davanti a 15 uomini che  impugnavano delle mitragliatrici.
Steve si riparò dietro allo scudo.
Subito dopo, entrarono gli altri e li stesero uno ad uno.
"Sembra che sia tutto libero"
"Facciamo un giro di perlustrazione"
Il magazzino era quasi vuoto, ma c'erano degli scatololi in giro.
"Ragazzi, venite a vedere" disse Natasha mentre si avvicinava ad una pila di scatoloni.
Steve sentì un rumore, guardò il pavimento e vide che Nat aveva appoggiato il piede su un innesco quasi invisibile.
"NATASHA"
Steve corse più veloce che potè, lanciò lo scudo vicino a Nat e, prima che la bomba potesse esplodere, lo prese e lo usò, insieme al suo corpo, per proteggerla.
Una coltre nebbia di fumo si sparse per tutto l'edificio.
"STEVE, MI SENTI. STEVE"

Bucky e Tony stavano lavorando insieme ad un progetto, e visto che la bozza del progetto era di provenienza russa, gli aveva chiesto di tradurlo per lui; quando gli arrivò una chiamata da Natasha.
"Tony abbiamo urgente bisogno di te. Ci hanno teso un' inboscata, una bomba è esplosa mentre stavamo perlustrando l'edificio, Steve si è messo davanti a me prima che esplodesse e ora ha perso i sensi. Ci sparano addosso. Sam e Wanda non durerannò a lungo"
"Sei ferita?"
"Si ma Steve è messo molto peggio di me"
"Sto arrivando. Tenetevi pronti, un jet è già partito a prendervi"
E Natasha chiuse la chiamata.
Tony schiacciò un bottone e l'armatura iniziò ad apparire sul suo corpo.
"Dobbiamo-"
"No Sergente, tu resti qui, sarebbe a dir poco inutile, lo porterò qui il più velocemente possibile. Avvisa Bruce intanto"
E Tony uscì volando nella sua armatura.

"Okay Friday, quanti corpi rilevi?"
"Un gruppo di trenta uomini e quattro verso l'uscita"
Tony volò all'interno e blocco la visuale ai terroristi.
"Uscite, ora ci sono io, salite sul jet" disse Tony a Sam e Wanda.
"Non puoi portare il Capitano da solo, avrai bisogno di noi"
"Va bene. Il jet non si può abbassare, ci metterebbe troppo tempo. Sam, prendi Natasha e portala su."
"Pronta Nat?" Chiese Sam mentre le metteva un braccio intorno alla vita.
"Parti" e uscirono fuori.
"Credi di riuscire a tenerli a bada per un paio di minuti?"
"Dopo sarò sfinita"
"Non preoccuparti, torno a prenderti"
Tony si diresse verso il corpo di Cap.
C'era molto sangue vicino a lui.
Non morirai qui Steve, non prima di arrivare a casa.
Tony lo prese in braccio e con delicatezza lo appoggiò su una delle poltrone del jet.
Wanda stava cercando di bloccare gli spari ma erano troppi e stava iniziando a cedere quando Tony la prese e la portó sul jet.
"Possiamo andare"
E il jet partì.

Steve...
Riesci a sentirci?...
Non lasciarci, abbiamo bisogno di te...

"Ha perso molto sangue, forse troppo"
"Riesci a sentire il battito?"
"Si ma è debole"
"Provo a vedere com'è la schiena-"
E a Steve iniziarono a tremare le mani dal dolore.
"Gli fai male, ma almeno reagisce"
"Scusa Steve, devo farlo altrimenti-"
Quando Bruce e Tony lo girarono videro che il costume non era più azzuro ma quasi nero.0
"Merda"
Bruce gli toccò la schiena e Steve provò talmente tanto dolore che svenne.

grenade 💥 [stucky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora