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Steve era a terra e respirava a fatica. Lui era riuscito a colpire Thanos con il Mjolnir ma il titano rimaneva il più forte. Si alzò a fatica, cercando di appoggiare il peso sulla gamba che stata infilazata dall'arma di Thanos. La ferita gli pulsava intensamente ma lui strinse i denti e in men che non si dica, era in piedi. Vide l'armata di Thanos avanzare senza pietà. Tony e Thor erano stati colpiti molto forte ed erano per terra a cercare di riprendere conoscenza. Tony in qualche modo, cercava di rialzarsi ma i suoi muscoli gli dicevano il contrario.
"Rimani a terra e riprenditi" disse Steve mentre gli faceva segno di restare disteso.
Un'armata così mastodontica l'aveva vista solo nei suoi peggiori incubi ma non aveva paura. Era molto calmo. Gli era stata data un'altra possibilità quando non era morto congelato, e se questo significava lottare fino alla fine per proteggere il suo mondo, allora non si sarebbe tirato indietro.
Guardò il suo scudo, che lo aveva accompagnato  durante tutto il suo viaggio e poi rivolse di nuovo il suo sguardo verso i nemici; poi una voce parlò attraverso il suo auricolare.
"A sinistra" disse la voce di Sam.
Cap si girò e vide T'Challa con sua sorella in un portale; poi piano piano iniziarono a comparirne altri mentre Steve rimaneva a guardare.
"Una mano?" Chiese Tony.
Steve lo aiutò ad alzarsi e Thor, che era stato scagliato lontano da loro, li raggiunse.
"Riesci a vederci?" Chiese di nuovo Sam, aprendo le ali in modo da farsi notare. Vicino a lui c'era Bucky e i suoi occhi diventarono umidi.
"Steve" disse Bucky salutandolo con la mano.
"Ciao Buck" disse sorridendo.
Thor gli passò il martello e tutti si misero in posizione.
"Avengers Uniti"
E al suono di quelle parole, tutti partitono alla carica verso il nemico. Sam volò veloce come il vento, lasciando Bucky da solo con i guerrieri del Wakanda. Iniziò a correre verso il nemico, mentre cercava Steve con lo sguardo.

Bucky no. Rimani concentrato. Ricorda quello che ha detto Doctor Strange. Pensa solo a sconfiggere il nemico altrimenti torneremo tutti cenere.

Iniziò a correre e a sparare di qua e di là. Una specie di cane nero e deforme si avvicinò a lui e lui gli sparò in piena faccia. Altri cani lo circondano e lui sparava il più velocemente possibile ma iniziavano ad essere troppi.
"SPOSTATI" disse Wanda.
Bucky seguì le istruzioni della sua voce e i cani vennero disintegrati. Bucky non ebbe il tempo di capire cosa stesse succedendo che venne attaccato nuovamente. Un enorme bestione si era scontarto con lui, facendolo cadere con la schiena a terra. Bucky usava il fucile come protezione ma la bestia era a pochi centrimetri dalla sua faccia. Il martello di Thor investì il nemico e altri simili che erano su quella traiettoria, lasciando libero Bucky.
"Ti ho visto in difficoltà" disse Steve mentre lo aiutava a rialzarsi.
"Sempre pronto ad aiutare" rispose Bucky sorridendo.
"Già. Guarda là in alto. Da lì dovresti essere in grado di colpire più nemici che da qui. Tu vai, io ti copro le spalle"
Bucky stava per andare nel punto indicato quando lui lo chiamò.
"Sono felice di vederti" disse Steve.
"Anche io. Non morire adesso che sono tornato"
"Ci provo" disse scagliandosi sui suoi nuovi nemici.

Ormai quasi tutta l'armata di Thanos era a terra  e gli Avengers cercavano di rubare il guanfo dell'infinito. Ora Steve e Thor erano a terra e Thanos aveva via libera per prendere il guanto, ma Carol scese giù dal cielo e piombò sopra di lui. Lei era una della più forti dell'intero gruppo di Avengers e lo mise in ginocchio. Lui, vedendo che lo stava sopraffando, prese la gemma del potere e la usò per scagliarla via. Tony si era finalmente seduto, e in quel momento vide Strange, con il suo dito alzato che proclamava la fine del genere umano.

"Quanto ti odio Strange" disse alzandosi, respirando a fatica per i colpi subiti.

Questa è l'ultima possibilità di far sparire questa prugna secca dal universo, quindi vediamo di farlo bene.

Thanos aveva campo libero e stava per riusare il guanto, quando Tony gli arrivò addosso cercando di sfilarglielo di dosso. Tony sentiva che lentamente lo stava prendendo, poi i due si guardarono negli occhi e il secondo dopo, Tony era di nuovo disteso per terra. Thanos si era risistemato il guanto e ormai, non c'era più nessuno che potesse fermarlo.
"Io sono ineluttabile" e scioccò le dita ma non successe nulla.
Girò il palmo della mano e vide che le gemme non c'erano. Si girò di scatto e vide Tony e nebula con le gemme. Nebula teneva le gemme con i guanto dell'armatura di Tony.
"E noi siamo gli Avengers" e Nebula usò il guanto.

"Visto, un'altra vittoria per te" disse Tony alzandosi dalla sedia. Andò nella cucina della nave e bevve un goccio dell'ultima bottiglia di acqua rimasta.
"Puoi berla tutta se vuoi" rispose Nebula dall'altra stanza.
"La lascerò per domani" e ritornò a sedersi.
"Davvero non hai sete?"
"Sono rimasta per settimane senza acqua durante una delle torture di mio padre. Credo che riuscirò a sopportare questa situazione ancora per un po'"
"Mi dispiace davvero che tu abbia dovuto subire tutte queste cose da tuo padre. Il mio non era uno dei migliori, ma non certo a questo livello" disse prendendo il dischetto per poi lanciarlo. "Goal! Stavolta iniziamo bene la partita" disse segnando un punto per se.
Nebula si mise in posizione, pronta per centrare la porta ma si fermò.
"Posso dirti un segreto?"
Tony appogiò i gomiti sul tavolo e avvicinò la faccia a quella di Nebula, che si era avvicinata a sua volta.
"In segreto, mentre Gamora dormiva, mio padre mi allenava per il suo progetto segreto. Diceva che molte persone nel corso degli anni avrebbero tentato di fermarlo e in caso di una sua morte prematura, mi aveva preparato in modo che anche io sarei riuscita a sopportare il dolore delle gemme. Mi aveva anche preparato un braccio speciale apposta per quello"
"Se Thanos o qualcuno dei suoi collaboratori venisse a sapere che me lo hai detto, ci ucciderebbero entrambi; quindi perchè dirmela?"
"Voglio vendetta per mia sorella. Da quando Thanos l'ha rapita dopo aver ingannato i guardiani della galassia con la gemma della realtà, non l'ho più rivista e sospetto che non sia più tra di noi; poi mi fido molto di te e se i tuoi amici chiamati Avengers sono così forti e potenti come mi hai raccontato in queste settimane, allora tutti uniti possiamo batterlo" disse lei accennando ad un sorriso.
"Soci?" chiese Tony allungando la mano.
"Soci" disse lei stringendogliela.

Nebula strinse i denti e Tony raccolse le gemme nel suo guanto personalizzato. Aveva fatto male e aveva sentito tutto il potere delle gemme che gli scorreva nelle vene ma aveva sopportato.
"Mi hai tradito, figlia mia" disse Thanos mentre vedeva il suo esercito trasformarsi in polvere. Lui si sedette e fissò Nebula dritta negli occhi e sorrise.
"L'alunna ha superato il maestro. Sono fiero di te" e poi le sue ceneri scomparvero esattamente come quelle dei suoi amici su Titano e si sentì finalmente in pace.
Tony aveva appoggiato il guanto per terra e ora stava applaudendo. Non tutti avrebbero avuto la forza per resistere senza morire.

Steve era seduto a terra mentre applaudiva il coraggio di Nebula.
"Ce la fai ad alzarti?" Chiese Bucky che, dopo aver visto lo schiocco attraverso il mirino del suo fucile, era corso a cercare Steve.
Lui provò ad appoggiare il peso sulla gamba malandata ma non riuscì a resistere e rimase seduto.
"Tranquillo, abbiamo tutto il tempo del mondo adesso" disse Buck sedendosi vicino a Steve.
Bucky guardava la folla che si radunava intorno alla ragazza e poi guardò Steve con le lacrime agli occhi.
"Hey che c'è? È la gamba che ti fa male o ti ssi ferito da altre parti?"
"Sono cinque anni che sogno disperatamente di rivederti e adesso sei qui. Sono senza parole" disse lui guardandolo, per poi asciugarsi velocemente le lacrime.
Bucky gli tolse l'elmetto e lo baciò. Steve finalmente si sentì di nuovo a casa.
"Anche se per me è stato questione di minuti, sappi che mi sei mancato tantissimo. Quando stavo scomparendo pensavo solo a quanto avrei voluto essere tra le tue braccia" e si abbracciarono. Steve lo strinse tra le sue braccia e affondò la faccia sulla sua spalla e Bucky gli accarezzò la schiena.
"Posso anch'io un abbraccio dal mitico Captain America?" Chiese Sam ridendo.
"Non riesce ad alzarsi. Dammi una mano"
Sam e Bucky aiutarono Steve ad alzarsi, e come gesto di gratitudine, li abbracciò entrambi.
"Ora vediamo di trovare qualcuno che ti fasci la gamba"

grenade 💥 [stucky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora