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"Quindi tu hai visto il primo film DELLA STORIA al cinema?"
"Era per l'anniversario dalla sua uscita ma si, l'ho visto al cinema"
"WOW CHE FIGATA" E Steve si mise a ridere.
Il telefono di Peter iniziò a suonare.
"Pronto? Mr. Stark, io- Si, sono con lui adesso. Okay, la metto in vivavoce" schiacciò un pulsante e la voce di Tony fuoriuscì dallo stereo della macchina.
"Peter, stai bene? Non è successo niente, vero?"
"No, niente"
"Allora perché so che c'è stata una lotta nella metropolitana?"
"Era tutto sottocontrollo-"
"Tony, non fargli il terzo grado"
"Con te faccio i conti dopo, ora finisco con il ragazzo" e Steve alzò gli occhi al cielo.
"Potevi cacciarti in guai grossi, smettila di fare appostamenti, troppo pericolosi"
"Ma-" e chiuse la bocca.
"Ora torniamo a te, Steve. Dovevi essere alla base adesso, ma allora perché il mio segnalatore dice che sei a qualche kilometro da New York?"
"Mi hai messo un segnalatore? Vedo che ti fidi molto di me"
"Tu sei un soldato indisciplinato. Tu sei un disastro ambulante e io sono-"
"Il capo? È questo che intendevi dire?"
"No, ma sembra che tu non riesca a gestire niente di niente-"
"ORA BASTA"
E i due si zittirono.
"Se Steve non fosse stato già a New York ieri, io non so se avrei rivisto zia May, quindi mi scusi Mr. Stark, ma dovrebbe ringraziare Steve e non urlagli addosso"
Tony sospirò.
"Hai ragione Peter, mi dispiace di averti urlato addosso. Sono felice che non vi siete fatti niente"
"Come sta andando la missione?"
"Tornereno a casa sta sera. È stata dura, ma ce l'abbiamo fatta"
"Siamo felici per voi"
"Scusate, devo lasciarvi. Ci sentiamo dopo" e la macchina tornò in silenzio.
"Sembrava arrabbiato"
"Come sempre direi" e i due ridacchiarono.
"Ti va di guardare una serie tv quando arriviamo alla base?"
"Possiamo fare quello che vuoi"
"Anche provare una tuta di Iron Man?"
"Magari quello no"

Gli Avengers erano appena tornati dalla missione. Erano tornati qualche ora dopo il previsto e quando entrarono videro che Peter dormiva sul divano.
Quando Tony entrò, Peter alzò di colpo.
"Oddio, siete voi, mi avete spaventato. Com'è andata?"
"Bene, abbiamo preso i cattivi. Tutto risolto"
"Ciao Petey"
"NATASHA" e lui l'abbracciò.
Lei sorrise e gli scompigliò i capelli. Bucky era davvero esausto quando entrò nella base ma l'unica cosa che riusciva a pensare era Steve. Non era riuscito a contattarlo in nessun modo e si sentiva terribilmente in colpa.
"Mr.- Bucky, devo dirti una cosa" e Peter si avvicinò a lui.
"Io credo che Steve non stia tanto bene, sembra triste. Io non posso chiedergli come sta perché mi mentirebbe, ma forse tu ci riesci"
"Grazie Peter, sai dov'è?"
E Peter indicò la stanza delle riunioni.
Lui si mise sull'uscio della stanza mentre vedeva Steve che disegnava sul suo album.
Bucky bussò, Steve si girò e gli sorrise.
"Hey soldatino, com'è stato stare da solo per un pò?"
"Diciamo carino" e Bucky si sedette vicino a lui.
"Non ti sei fatto niente, vero?"
"No, sono tutto intero. Io non mi butto in mezzo al pericolo come una certa persona"
"Ahah simpatico"
"E tu? Come stai?"
"Bene"
"Non mentirmi, lo sai che non funziona"
"Sto bene, te l'ho detto"
"Ho saputo della chiamata con Tony e sia lui che Peter pensano che tu sia triste, e adesso che ti vedo, lo penso anche io. Puoi parlare con me, lo sai"
"Si certo, è solo... mi manca un pò casa. Tutto qui."
Bucky lo guardò con occhi dolci e gli baciò la fronte.
"La mia casa sei tu, Steve. Se ci sei tu, qualunque posto è come casa per me"
Steve sorrise mentre una piccola lacrima gli colava sulla guancia e baciò Bucky dopo quei giorni, che per lui, erano stati tutti un casino senza senso.
"Una cosa che mi è mancata di questo posto è dormire vicino a te, quindi ora tu verrai con me in quel bellissimo letto, così potrò usarti come cuscino e magari-"
"Non finire la frase" disse arrossendo leggermente.
"Vedo che l'argomento ancora ti tocca. Non è che il piccolo Stevie è nascosto sotto quella massa di muscoli"
"Pensavo ti piacesse il 'nuovo' me"
"Certo che mi piace ma rimarrai sempre il mio timido e piccolo Steve"
"La smetti?"
"Eccolo che sta risbucando... Con il processo, tutto si è ingrandito, ma quindi anche il-"
"NON PROVARE NEANCHE A CHIEDERLO"
"Va bene, se non vuoi dirmelo, lo scoprirò da solo" e Bucky si sedette sopra Steve e cerchò di togliergli la camicia.
"BUCKY NO-" disse mentre diventava tutto rosso, e lo spinse dolcemente sulla sedia.
"Se lo avessi saputo, ti avrei tormentato così già da molto prima" disse Bucky uscendo dalla stanza.
Steve lo raggiunse e vide i suoi amici seduti sul divano a parlare.
"Hey Steve, puoi fare una partita di sparatutto con me?"
"Ma ne abbiamo fatte quattro oggi Peter"
"TI PREEEGO"
"Dai accontentalo Cap" disse Tony.
"Ultima per oggi" e si sedette per terra prendendo un joystick.
"Che arma scegli?"
"Attento a non scegliere il mitra, Stevie"
"Sei proprio uno-"
"Perché non il mitra?" Chiese Wanda incuriosita.
"Prima che si arruolasse in guerra, Steve aveva provato a sparare con un mitra, che mi avevano dato in servizio, e lui era talmente gracile che appena lo azionò, venne sbalzato indietro di qualche metro" e tutti ridacchiarono.
"Per fortuna non-"
"Facciamo una scommessa. Se riesci a battere Peter in questa sfida, la smetto di dire cose imbarazzanti su di te per una settimana. Se perdi, ti faccio tornare normale per tre giorni"
Steve si girò.
"In che senso... normale?"
Natasha tirò fuori una boccetta con un liquido verde.
"Quello è-"
"Il siero del super soldato; dei terroristi del nord Africa lo avevano rubato qui in America e lo hanno rifatto alla perfezione, con questo avrebbero potuto fare dei nuovi super soldati ma li abbiamo raggiunti prima che accadesse il peggio"
"Farò un antidoto temporaneo così gli effetti non dureranno tanto. Io sono molto curioso" disse Tony.
"Dai Steve iniziamo la partita, sono curioso anche io adesso"
Steve li guardò dubbioso.
"Se vinco non obbligatemi a farlo lo stesso-"
"Va bene" e i due iniziarono la partita.
All'inizio Peter partì in vantaggio ma Steve lo superò e quando tutti avevano perso le speranze, Peter sparò l'ultimo colpo e vinse.
"Domani mattina ti ignetto l'antidoto quindi dormi bene stanotte" disse Tony mentre se ne andava ridacchiando.
"Paura di tornare solo un soldato, Capitano?" disse Bucky e Steve si alzò.
"Steve, hai delle foto di te da ragazzo?" Chiese Peter.
"Si, aspetta che le prendo"
Steve andò in camera sua e prese la scatola con le sue foto e l'appoggiò vicino a Peter. Wanda, Natasha e Sam si radunarono vicino alla scatola.
"Wow eri davvero..."
"Gracile, si lo so"
"Dove hai preso queste foto?" Chiese Bucky prendendo una foto in cui erano insieme.
"A casa"
Bucky lo guardò confuso.
"Sei tornato a Brooklyn?"
"Ci ho fatto un salto prima di prendere Peter"
Bucky guardò dentro la scatola e vide una foto di lui e Steve al lunapark.
"Posso tenerla?"
"Si certo" e Bucky lo baciò sulla guancia.

  

grenade 💥 [stucky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora