×Potter×××Lettere×

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Data: 27 Agosto 2017 (alba)

James Sirius Potter girovagava con aria preoccupata nella sua stanza, camminando nervosamente dalla finestra alla porta, per poi fare la strada a ritroso. Non avrebbe ammesso neanche sotto tortura di essere preoccupato, ma in realtà era vicino ad una crisi emotiva.

Agosto 2017

Erano passati undici lunghissimi anni. Undici, da quel lontano agosto del 2006 in cui lui era diventato per la prima volta fratello maggiore.

Un'alba rosea e aranciata, vicina al giorno, si affacciava dalla finestra. James distolse lo sguardo dal cielo, imponendosi di tornare a dormire. Erano le sei del mattino, erano i suoi ultimi giorni d'estate... nulla da fare, era inutile. Anche solo l'idea di dormire gli faceva spalancare gl'occhi, lo svegliava un po' di più.

Aprì la porta per la quattordicesima volta di fila, scoprendo che nulla era mutato.

Dalla sua stanza si intravedeva il soggiorno, decorato la sera prima dai suoi genitori. La tavola, già apparecchiata, era coperta da una tovaglia bianca, che con la luce del primo mattino pareva quasi rosa. Vi erano vari piatti coperti da un coperchio e James poteva quasi sentire l'odore di dolci fatti in casa che aleggiava nell'aria.

Appeso ad una parete, poco sopra il divano, vi era lo splendido striscione che Lily, Rose ed Hugo avevano fatto:

Tanti auguri Al!!!

In un angolo erano ammucchiati innumerevoli regali, firmati da vari membri della famiglia. James li aveva spulciati tutti la sera prima, sperando in un miracolo che era sciauguratamente avvenuto. Le etichette erano segnate solo da nomi di familiari e amici: Da zio Ron e zia Hermione, da mamma, da papà, da Lily, da Rose, da Fred, da zio George, da zia Angelina e Roxanne...

James si passò nervosamente una mano tra i capelli, per poi tornare con aria sconsolata alla finestra. Albus si sarebbe svegliato presto, i suoi genitori anche e presto tutto sarebbe andato male.

Era solo colpa sua eppure non riusciva a provare rimorso.

Era davvero il peggiore tra i fratelli.

×××

Albus Seversus Potter si svegliò insolitamente allegro e sorridente. Era finalmente arrivato il compleanno che aspettava da ben undici anni!

<Fratellone! Svegliati!>

<Lily! Calmati. Sono svegliooaaah> soffocò uno sbadiglio e si strofinò gli occhi. <Sono sveglio> ripetè.

<Si nota.> fece lei, sarcastica, per poi aggiungere <Non ti avevo chiesto di chiamarmi Lils?>

<Possibile. Però io ti avevo chiesto di chiamarmi Al e di non svegliarmi prima delle otto del mattino. È estate!>

Albus si tirò su e si infilò le ciabatte. Non vedeva l'ora di scendere giù, aprire i regali e magari...

<Buon compleanno!> strillò Lily Luna Potter, saltandogli addosso.

<Anche a t- ah no. Cioè... grazie...?>

<Mattiniero come sempre, vero?> la ragazzina rise della confusione del maggiore, per poi scostarsi i lunghi capelli rossi da davanti agl'occhi. Occhi marroni, scuri, come quelli della madre, che le facevano risaltare le lentiggini sul naso all'insù.

Nomen Omen - La Chimera NascostaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora