Data: 31 Agosto 2017
Scorpius sedeva con aria assente sul tappeto accanto al focolare di Villa Malfoy. Il fuoco, tenue, era sul punto di spegnersi e Scoprius, che indossava solo una T-shirt sopra la pelle pallida, si mosse immediatamente per riavvivarlo, finchè non fu perfetto.
Ad ogni respiro, si rammentava del piccolo pendente meccanico attorno al suo collo, quello con le iniziali S.H.M., che batteva allo stesso ritrmo del suo cuore. Ogni tanto il ritmo sballava, ogni tanto batteva quando il suo cuore esitava.
Ma non aveva mai smesso, non si era mai fermato.Andò con fare annoiato tra gli scaffali della biblioteca di famiglia, con i volumi che aveva personalmente messo in ordine alfabetico, rivolgendo di tanto in tanto un pensiero alla camera della madre, nella stanza superiore della casa, dove i medimaghi e suo padre si erano chiusi. A lui non era permesso entrare e vedere sua madre finché la donna non sarebbe stata meglio. Non riusciva a fermare i pensieri, così non fermava neanche le dita che scorrevano sulla carta.
La cagionevole salute di Astoria Malfoy andava leggermente peggiorando ogni anno. Dalla nascita del loro unico figlio, la donna aveva iniziato a risentire di frequenti perdite di coscienza, nausea e- ogni tanto- ematesi. Tuttavia, Astoria era sempre felice di passare ogni secondo buono della sua vita con il marito e soprattutto con il figlio, che doveva ammettere di viziare un po'.
Scorpius era un bambino solitario, scelta non del tutto sua. Sul suo conto vi erano voci terribili, che andavano ad indicarlo in vari e variabili modi.
Era tuttavia stato sempre un po' precoce e parecchio interessato alla letteratura. Leggeva libri da solo da quando aveca cinque anni, pur avendo imparato a leggere già un anno prima.
Poteva dire che la mancanza di amici veniva compensata dai genitori e da personaggi immaginari. Amava i fantasy, i gialli e i fantascientifici. Aveva tuttavia una totale ammirazione per i romanzi storici e per i grandi classici babbani. Doveva dire che in effetti erano davvero pochi gli scrittori maghi (o streghe) che apprezzava.
Quel giorno, infatti, era intento a leggere proprio uno di quei famosi classici:
- Domattina...
- Oh mi liberi ora, subito...
- Domattina ci rivedremo, vi dico. Via, intanto fatevi coraggio. Riposate. Dovete aver bisogno di mangiare. Ora ve ne porteranno.
- No, no; io moio se alcuno entra qui: io moio. Mi conduca lei in chiesa... que' passi Dio glieli conterà.
- Verrà una donna a portarvi da mangiare, - disse l'innominato; e dettolo, rimase stupito anche lui che gli fosse venuto in mente un tal ripiego, e che gli fosse nato il bisogno di cercarne uno, per rassicurare una donnicciola.
- E tu, - riprese poi subito, voltandosi alla vecchia, - falle coraggio che mangi; mettila a dormire in questo letto: e se ti vuole in compagnia, bene; altrimenti, tu puoi ben dormire una notte in terra. Falle coraggio, ti dico; tienla allegra. E che non abbia a lamentarsi di te!
Così detto, si mosse rapidamente verso l'uscio. Lucia s'alzò e corse per trattenerlo, e rinnovare la sua preghiera; ma era sparito.<Scorpius.> una voce terribilmente familiare lo face sobbalzare.
<Padre. Stavo solo...> il ragazzo si interruppe, incerto.
<Leggendo un libro babbano?>
<Si... temo di si.>
Draco Malfoy sospirò. Non comprendeva neanche in parte la terribile attrazione che il figlio provava per la letteratura, lui aveva sempre prediletto Pozioni e Quidditch. Scorpius, al contrario, aveva una strana avversione per lo sport, che definiva noioso. Cosa alquanto bizzarra, per uno che aveva passato le giornate dell'infanzia a guardare documentari, mettere in ordine la propria stanza e leggere "Il grande libro dei perché".
![](https://img.wattpad.com/cover/188554693-288-k203996.jpg)
STAI LEGGENDO
Nomen Omen - La Chimera Nascosta
FanfictionHogwarts è intricata, come una tela di ragno. Lysander è fedele alle stelle, e conta solo quei dodici giorni di un anno. È pronto a morire per suo fratello, ma non a vivere per se stesso. Alex è solo e vuole esserlo, il suo segreto è qualcosa che...