Questioni di cuore

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1 Dicembre 2002

LARA

"Siamo dei fuori di testa" fa Bobby, "non dovremmo essere qui. Quando il manager si accorgerà che abbiamo lasciato l'hotel, si arrabbierà da morire" dice con un sussurro. "Sembri un bambino spaventato, Bob, piantala" si lamenta Tyler, a lui non importa di far infuriare il manager, anzi, sembra quasi che ci provi gusto.

Ci siamo camuffati un pò tutti e quattro: Tyler ha nascosto la lunga chioma castana sotto ad un cappello di lana, porta un dolcevita a collo alto e una larga giacca a vento, sembra proprio un barbone; Bobby indossa un berretto con visiera, occhiali da sole e sciarpa; Will ha dei vestiti due taglie più grandi della sua, una bandana in testa e gli occhiali da vista, mentre io non ho resistito alla tentazione di vestirmi col kimono e di raccogliere i capelli alla maniera nipponica. Okay, non siamo proprio irriconoscibili, specialmente perchè camminiamo tutti e quattro insieme, ma ancora non ci ha fermati nessuno, il popolo giapponese è sempre di corsa, molto più degli americani, qui vivono per lavorare e non hanno tempo per accorgersi di altro; nel nostro caso, è un bene.

Non è la prima volta che vesto così, da bambina, tante volte mi è capitato di indossare un kimono, mia madre lo sceglieva con cura e passava ore a pettinarmi per farmi assomigliare ad una piccola Geisha. Anche i ragazzi mi hanno già vista con questa veste e dicono che mi dona, credo metta in risalto i miei tratti orientali.

Abbiamo trascorso in Giappone i mesi estivi, è qui che abbiamo registrato e prodotto l'album, poi siamo tornati negli Stati Uniti. Questa nazione è come la mia seconda casa, qui ho trascorso i miei primi anni di vita e nonostante siano stati sofferenti, è sempre una gioia tornare nel paese del Sol Levante, dove io sono nata; è un mondo così diverso da quello in cui vivo ed ogni volta che posso, cerco di perdermi nelle strade di Tokyo per scoprire sempre posti nuovi. Anche i ragazzi la pensano come me, Tokyo, così come l'intero Giappone, è piena di meraviglie, non si finisce mai di fare scoperte e come me, non resistono alla tentazione di uscire per le strade della città, quindi, quando ho proposto loro una passeggiata, sono stati ben felici di accettare, specialmente Tyler.

"Ho un certo languorino, ragazzi" ammette quest'ultimo, "dovremmo già essere in aereoporto, ci conviene rientrare" fa Bobby: oggi i ruoli si sono invertiti, Bobby è quello serio e responsabile, quello che cerca di tenere tutti sotto controllo, mentre Tyler ci lascia liberi di fare ciò che vogliamo. "Non lascerò il Paese senza aver prima mangiato una ciotola di ramen" fa Tyler, l'idea piace a tutti, così varchiamo la soglia del primo ristorantino di ramen che troviamo nei paraggi.

"Che palle" fa Tyler quando sente squillare il suo telefono, "deve essere il manager", ma dall'espressione che compare sul suo volto non appena guarda lo schermo, capisco che non è così. "Era Shan Lee?" chiedo con un sussurro, Tyler mi fissa per un momento, annuisce e preme il tasto rosso del cellulare, rifiutando la chiamata, "avresti potuto almeno salutarla" suggerisco scuotendo la testa, durante i mesi che abbiamo passato qui, Tyler ha avuto una relazione con questa ragazza, Shan Li, che collabora con la casa discografica giapponese con la quale la nostra ha preso accordi per dar vita al nostro ultimo album. Anche Shan Li è un'artista ed è stata come la ragazza di Tyler durante la nostra permanenza a Tokyo, non si vedeva con nessun altra donna, solamente con lei, anche se, forse, nella mente di Tyler non c'è mai stato nulla di serio, lei, però, si è innamorata eccome, ma non lo ha cercato quando Tyler è rientrato a New York, ha semplicemente capito cos'è stata per lui. Sicuramente sa che adesso noi siamo qui, si aspettava, quindi, almeno una telefonata da parte sua, ma dato che non le è mai arrivata, deve aver deciso di contattarlo lei.

"Tyler, sei terribile, davvero" faccio io sospirando. Mi metto nei panni di quella povera ragazza e mi dispiace per lei, quanto si deve essere illusa, quanto deve esserci stata male quando ha scoperto che per Tyler non contava niente. "E a Stella pensi mai?" chiedo con tristezza, Tyler alza le spalle. Stella è una ragazza italiana e come Shan Li, ha avuto una storia con lui: lei si trovava a New York per via di un Erasmus, noi Princess eravamo ancora agli inizi e Tyler non era ancora il donnaiolo che è oggi, ma evidentemente nemmeno lei è stata così importante, l'ha scaricata senza un vero motivo, da un giorno all'altro.

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