Passi avanti, passi indietro

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20 Novembre 2002

EMILY

"Davvero? Mio Dio, voglio vederlo, voglio assolutamente vederlo" esclamo piena di eccitazione.

Io e mia sorella ci teniamo continuamente aggiornate. Per noi, che abbiamo vissuto per tutta la vita nella stessa dimora, condividendo persino la cameretta, è normale avere questo rapporto di confidenza e complicità.  Quando ero più piccola, mi infastidiva che lei cercasse di leggere il mio diario segreto o mi riempisse di domande per sapere di me e della mia vita privata da adolescente, crescendo, invece, mi è venuto naturale parlare con lei delle mie cose più intime, confidarle i miei dubbi e cercare conforto in lei e per Jennifer è sempre stato lo stesso: mi ricordo ancora di quando ha conosciuto quello che sta per diventare suo marito; per lui è stato amore a prima vista, ma a mia sorella stava davvero antipatico e nonostante fossi giovane e inesperta, le consigliai di dargli una possibilità e provare a conoscerlo meglio. Grazie al cielo mi ha dato retta, Bill è una persona meravigliosa, è come un fratellone per me e il carattere esuberante e spiritoso che tanto infastidiva all'inizio Jenny, alla fine, l'ha fatta innamorare.

Lei, come mamma, non è mai stata iperprotettiva, non ha cercato di fermarmi quando ha saputo della mia decisione di trasferirmi a New York, la mia famiglia è sempre stata d'accordo con me riguardo ogni mia scelta, in generale, mamma e papà ci hanno sempre lasciate libere di fare le nostre esperienze, anche di commettere errori, perchè è così che si cresce e io credo che quando toccherà a me, quando io sarò madre, seguirò questo esempio, anche se sono molto più ansiosa di loro e non sono certa di poter starmene tranquilla e di lasciar vivere pienamente la loro vita ai miei figli.

Adesso, comunque, è arrivato il momento di Jennifer, il mio è ancora lontano. Non sta per avere un bambino, ma tra poco formerà, con Bill, una famiglia tutta sua. Io sono molto felice per lei, ma mi dispiace di non poter partecipare ai preparativi del matrimonio, per questo, dunque, la chiamo spesso, per farmi raccontare le ultime novità.

Jenny ha già scelto le bomboniere e mi ha appena detto di aver trovato l'abito perfetto e io, adesso, muoio dalla curiosità di sapere com'è, perchè anche se me lo ha descritto, non è come vederlo di persona. Come avrei voluto accompagnarla e girare insieme a lei i vari atelier alla ricerca del vestito da sposa dei suoi sogni, sono lontana e non ho potuto, però ho deciso che le starò accanto durante prima prova dell'abito che avverrà fra qualche giorno. Prenderò un treno e tornerò per poco tempo al paese nel quale sono cresciuta, riabbraccerò la mia famiglia e starò insieme a Jenny, che mi porterà con se a scegliere il luogo per la cerimonia.

Mi sento così felice! Mia sorella convolerà a nozze ed io sarò la damigella d'onore, questo l'ho sempre saputo, mi ha rivelato che lo sarei stata il giorno in cui si è fidanzata con Bill. Non sto più nella pelle, dovrei, piuttosto, cominciare a cercare un vestito per l'occasione.

Qualcuno suona il campanello, io vado ad aprire, è Eddy e alzo le sopracciglia in segno di stupore non appena lo vedo.

"Emh scusa Jenny, devo proprio andare adesso, ti richiamo domani, okay? Ti voglio bene anch'io, sorellona" e chiudo la telefonata. "Che c'è, ho qualcosa fuori posto?" domanda Eddy preoccupato, io scuoto la testa e sorrido: "stai benissimo invece" ammetto, oggi è proprio un figo! I suoi capelli sembrano gli aculei di un porcospino, indossa un t-shirt bianca un pò bucherellata, un gilet in denim macchiato appositamente da diversi spruzzi di vernice bianca, dei jeans strappati e gli anfibi; una grossa catena con tanto di catenaccio gli fa da cintura e un'altra è appesa al suo collo. Credo che voglia apparire come un duro, ma i suoi bei lineamenti fini glielo impediscono, è comunque un gran pezzo di ragazzo.

"Allora andiamo?" chiede, io annuisco, "aspetta, prendo i vestiti di Bella" e corro nella sua stanza, dove lei ha lasciato sul letto gli abiti che le devo portare.

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