Speranze

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24 Novembre 2002

BELLA

Mi sveglio di soprassalto, ho il fiatone e la fronte impregnata di sudore: ho sognato Will, cercava disperatamente di uscire da un pozzo, io lo guardavo con cattiveria da fuori, i suoi occhi imploravano il mio aiuto, ma non avevo intenzione di darglielo, anzi, avevo deciso di chiudere l'entrata del pozzo, impedendogli di salvarsi. Volevo la sua morte e Will lottava per uscire da lì, ma ad un certo punto si è arreso, non ce l'ha fatta e un tonfo mi ha fatto capire che si era lasciato andare. Ho aperto il pozzo, mi son resa conto di ciò che avevo fatto e ho desiderato vivamente togliermi la vita e mentre delle grosse lacrime nere mi rigavano le guance, mi sono butta dentro anch'io. Per fortuna si trattava solamente di un incubo.

Mi volto verso Will, sta dormendo. Il suo corpo è adagiato sul materasso, è esausto e sebbene sembri in pace, non è così, la sua faccia, infatti, è corrucciata dal dolore, è riuscito a calmarsi solamente qualche ora fa, alle prime luci dell'alba. E' stata dura, ieri, per lui, era già il secondo giorno di astinenza e gli sembrava di impazzire, fortuna che adesso è riuscito a calmarsi un pò.

Mi alzo dal letto e vado in bagno a sciacquarmi la faccia. Penso ancora al sogno che ho fatto, cosa voleva dire? Magari niente o magari tutto, non voglio credere che sia una sorta di avvertimento, come se qualcuno, dall'alto, mi avesse mostrato il futuro: Will morirà e io mi suiciderò per il dolore. No, non sono mai stata superstiziosa, non voglio cominciare adesso ad esserlo, credo piuttosto che siano stati i sensi di colpa a non lasciarmi dormire beatamente, è la punizione che mi sto autoinfliggendo per tutto ciò che è successo. Nonostante Carl sostenga che Will non si sia ammalato per me, io penso che sia colpa mia.

Sospiro, poi esco fuori in balcone per chiamarlo, non lo sento da qualche giorno.

Il manager dei Princess, quel piccolo ometto irritante, mi ha severamente vietato di mettermi in bella mostra, non devo attirare l'attenzione di nessun paparazzo e so che dovrei dargli retta, ma mi verrebbe di non starlo a sentire solo solo per quanto è odioso. Cerco comunque di stare in guardia perchè non mi va di essere la protagonista del prossimo scoop, però ho bisogno di prendere una boccata d'aria e quindi mi affaccio, non faccio che restarmene chiusa in hotel da quando sono arrivata a Sydney, ho bisogno di respirare.

La stanza di Will non è la stessa, adesso ne ha un'altra. Per la verità, abbiamo direttamente cambiato albergo, scusandoci per lo stato pietoso in cui abbiamo ridotto la camera nella quale alloggiava precedentemente Will. Questa è più piccola, non proprio in ottime condizioni e lo stesso hotel è di infimo livello, una cosa da due soldi, in periferia. Hanno scelto di spostarsi qua per tenere nascosto Will e qualsiasi possibile pettegolezzo.

"Bella" dice Carl non appena prende la chiamata, "come stai?" domanda. Carl chiede come sto io, non si preoccupa nemmeno di Will, a lui, prima di ogni cosa, importa di me; in questo momento mi manca tantissimo, lo vorrei accanto, perchè sento che le forze mi stanno abbandonando: non chiudo occhio da due giorni, non tocco cibo, penso solo a Will, cercando di essere coraggiosa per lui, ma adesso che sento la voce di Carl, mi sembra di crollare, adesso sono io ad avere bisogno di qualcuno.

"Parla, dì qualcosa" fa Carl, è abbastanza in ansia, "è tutto un gran casino, Carl, non ci capisco più nulla" dico cercando di reprimere le lacrime: "non si tratta solo di Will" continuo, "ad esempio, sapevi che Danny e Lara dei Princess fossero buoni amici? A quanto pare è così, Danny adesso è qui e, non so, tutta questa storia mi puzza un pò. Ha preso un aereo solamente per incontrare una vecchia amica?" domando stringendomi gli occhi, "la storia di quel ragazzo si fa sempre più strana" ammette Carl, io proseguo: "e Tyler, cazzo, non intende lasciar perdere Emily. E' andato da lei, questo lo sapevi?", Carl dice di no, "ho chiamato Eddy non appena l'ho scoperto, quel fessacchiotto si sta facendo sottrarre la ragazza di cui è innamorato proprio sotto il naso. Gli ho suggerito di inventarsi qualcosa, non può permettere che Emily caschi fra le braccia di quel puttaniere" dico con rabbia. "Bella" fa Carl dopo qualche istante di silenzio, "non puoi intrometterti in questa storia, te l'ho detto", io sussulto: "ma non posso lasciare che Emily" non finisco la frase perchè qualcuno mi stringe da dietro, è Will e io mi immobilizzo.

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