22 Novembre 2002
LARA
E' stata davvero una nottataccia, sopratutto per Will che deve aver sofferto parecchio.
Sono stata io, ieri sera, ad aprire la porta a Bella; quando me la son ritrovata davanti, ho sussultato: era pallida come un cadavere, era chiaramente nervosa, agitata, incazzata, cercava di restare calma, ma non riusciva a tenere a bada la collera, stringeva i pugni e restava in silenzio. Benchè fossi di fronte a lei, non è me che guardava, i suoi occhi andavano oltre le mie spalle, fissavano Will. Io non le ho detto nulla, nonostante volessi da tempo conoscerla, non era l' occasione giusta, così mi sono fatta da parte e l'ho lasciata passare.
Bella è entrata in stanza lentamente, dietro di lei, avanzava il manager, era su di giri e si preoccupava del fatto che potesse trapelare qualcosa. I mass media, la stampa e i paparazzi stanno sempre in allerta, nonostante ti trovi in un'altro Stato, nonostante cambi persino continente.
I miei occhi, quelli di Bobby e quelli del manager, seguivano i passi lenti di Bella che si è fermata proprio di fronte a Will, ancora seduto sul suo letto a capo chino e con la schiena curva; sono certa che sapesse che Bella fosse lì davanti a lui, ma non aveva la forza o il coraggio di sollevare la testa.
Will era bagnato, madido di sudore, stringeva le ginocchia con le mani e con le unghie graffiava i jeans, come una bestia che cerca di non perdere il controllo. La stanza era immersa nel silenzio, nessuno osava fiatare; Bella ha alzato una mano, nessuno si aspettava che mollasse un ceffone a Will, abbiamo visto la sua faccia ruotare di novanta gradi e gli occhi di Bella pieni di ira. Will ha cominciato a tremare e a respirare affannosamente, poi si è alzato dal letto e ha sollevato lo sguardo sulla sua ragazza che non smetteva di fissarlo con disprezzo. "Sei un fottuto idiota, William" ha cominciato ad urlargli, "cosa cazzo ti dice il cervello?" gridava lei, io e Bobby ci guardavamo, il manager era nero, voleva che Bella abbassasse la voce o avremmo svegliato l'intero hotel e attirato l'attenzione di tutti. Will ha provato a dire qualcosa, ma non è riuscito a formulare una frase di senso compiuto, questo ha fatto arrabbiare ancora di più Bella, che lo ha schiaffeggiato di nuovo.
"Bella, non così" ha provato ad intromettersi Bobby, bloccandole la mano prima che potesse mollargli un altro colpo, io poi ho levato un urlo, il naso di Will sanguinava e non era certo per via dello schiaffo. Mi sono come immobilizzata, avevo una paura tremenda per lui, non riuscivo a dire o fare niente, Bella ha deglutito e si è rivolta a Bobby: "mi serve del vino, portamelo, presto", Bobby è sceso a prenderglielo, non potevamo usare il servizio in camera. Quando Bobby è tornato, Bella ci ha chiesto di lasciarla da sola con Will, ci avrebbe pensato lei. Io me ne sono tornata in camera mia e sono scoppiata a piangere, chiedendomi il perchè di tutto questo.
Non sono riuscita a chiudere occhio. Sentivo Will vomitare e Bella, ora incazzata e brusca, ora incoraggiante e rassicurante; credo che abbia voluto che lui sputasse fuori tutto il veleno che aveva dentro, anche se poteva espellere solo i residui dell'ultima dose, non un intero anno di droghe.
Mary, ha un certo punto, è venuta a chiedermi se volessi compagnia, immaginava che fossi sveglia e si è preoccupata per me, ma io l'ho mandata via in malo modo, tra le lacrime. Anche Bobby non riusciva ad addormentarsi e infatti, dopo Mary, è stato lui a bussare alla mia porta, lui, però, l'ho lasciato entrare e mi sono gettata tra le sue braccia, anche se non erano quelle che desideravo. "Passerà tutto" mi diceva, "Will si riprenderà", ma io non riuscivo a smettere di frignare, era come se sentissi su di me la sofferenza di Will. "Questa notte resterò con te, Lara" mi sussurrava Bobby, "scusami se non sono chi vorresti che fossi, ma fatti bastare il mio petto" e a quelle parole, non ce l'ho fatta, il mio pianto è diventato incessante, ho afferrato il mio cellulare e l'ho chiamato, ho chiamato Danny.
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CRY BABY
عاطفيةCombatto da una vita, da quando sono stata messa al mondo, credo. Non sempre, però, sono stata forte; ho avuto anch'io i miei momenti di debolezza, ma, del resto, una come me non potrà mai avere le cose facili e forse, se non avessi lottato così tan...