Capitolo 26

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Harry è sceso da poco, è stato sopra piú o meno dieci minuti e poi è comparso di nuovo. È preoccupato per qualcosa da ieri, lo noto nei suoi comportamenti e nel suo modo di parlare. È incerto, nervoso forse, ma la cosa che mi preoccupa di piú è il motivo. Non lo so, e non ho intenzione di precipitarmi da lui è chiederglielo. So che reagirebbe male, o comunque non uscirebbe un minimo indizio da lui. Conosco Harry abbastanza da sapere che non vuole dirmelo, e se non vuole farlo, non lo forzeró. Mi preoccupa il fatto che potrebbe trattarsi di cose a cui non voglio neanche pensare. E so che Harry è un ragazzo difficile, e non ha esperienza con le relazioni. So che non mi dice nulla, che per lui sono solo la sua ragazza e che il nostro limite di rapporto finisce là, ma io vorrei di piú da Harry. Vorrei piú dialogo, vorrei sapere chi è, il vero Harry. Cosa ha dietro e cosa lo preoccupa ogni giorno di piú. So che non è solo il fatto della separazione dei genitori ad averlo reso il ragazzo di adesso, perchè nonostante il viaggio a Londra e il nuovo rapporto con Anne lui continua ad essere preoccupato e smosso. Continua ad essere nervoso, a guardare quel telefono e a preoccuparsi ogni volta che lo sente squillare. Ho paura, non per me, ma per lui. Harry è entrato nella mia vita fin troppo velocemente, e non smetteró mai di ripeterlo a me stessa, non smettero mai di credere di aver fatto una buona scelta, e lo amo, lo amo cosí tanto. Non è come gli altri, lui. Ha tutto un mondo ancora da scoprire dentro, ha lati e comportamenti che pochi, o addirittura nessuno conosce. E non li conosco anche io, non li conosco perchè Harry non me lo permette. Questo mese è passato in fretta, ci siamo comportati come una coppia normale, ma non c'è quel rapporto, quel legame che vedo in altre coppie. Per esempio Ashton e Veronica, loro sono unici. Sono amici, prima che fidanzati. Perchè credo che questo sia giusto, avere un'idea della persona che hai davanti, sapere chi è e avere un buon rapporto dietro. Con Harry è stato troppo veloce, siamo andati avanti non sapendo quello che ci aspettasse, quello che mi aspettava. Non sapevo, e non so, quali problemi e quali preoccupazioni abbia Harry. So solo che mi ha fatto capire moltissime cose, che non sempre la vita è semplice e senza ostacoli, che bisogna essere forti, ed andare avanti. E adesso non so cosa stia succedendo in lui, non so cosa si stia scatenando dentro la sua testa e non so se dovrei preoccuparmi o meno, ma so che se sta succedendo qualcosa, qualcosa che preoccupa Harry, devo esserne almeno al corrente.

"Rose" si avvicina verso di me, mentre infila il telefono dentro la tasca dei pantaloni. Sospira, prendendomi la mano destra e avvicinandosi sempre di piú. Sento il suo respiro sulle mie labbra, e ho davvero l'istinto di baciarlo e stringerlo a me, di sentirlo, ma non posso, non posso farlo quando lui mi nasconde qualcosa.

Mi allontano, spostandomi e sorpassandolo. Lo sento chiamare il mio nome, ma continuo a far finta di niente e raggiungo James ed Anne nel salotto. Noto che stanno costruendo un puzzle, cosí mi siedo accanto a loro e mi unisco alla costruzione.

"Mamma, hai sbagliato!" sbuffa James, spostando i ricci biondi dalla fronte e staccando il pezzo che aveva inserito prima la madre. Lei ride, scusandosi ironicamente e continuando ad aiutarlo.

"E cosí domani è il tuo compleanno" sorride Anne "devi essere felice di avere degli amici cosí" continua.

"Sí" sorrido, alzandomi e sedendomi sul divano appena dietro di me "sono davvero, davvero felice che lei ed Harry abbiate fatto pace, mi ha parlato moltissimo di voi"

"Davvero?" ridacchia Anne, portando una lunga ciocca nera dietro l'orecchio. Annuisco, notando Harry salire di sopra. Ho davvero intenzione di chiedere ad Anne del padre di Harry, ma poi ricordo che non sarebbe una buona idea e continuo a raccontarle quello che mi ha detto Harry su lei e James.

Dopo poco, Anne decide di andare a letto, portandosi dietro James, cosí le do la buonanotte e raggiungo Harry in camera. È disteso sul letto, con le mani dietro la testa e gli occhi fissi sul soffitto. Ha già indossato la tuta che usa per dormire, cosí decido di cambiarmi anche io e raggiungerlo a letto. Non sono stanca, ho solo bisogno di riposo e di avere qualche spiegazione in piú. Inoltre, domani è il mio compleanno, non che mi interessi piú di tanto, non ho mai fatto caso a questo giorno, ma dato che lo passeró con i ragazzi e organizzeranno una festa esclusivamente per me, credo che dovrebbe essere un giorno, come dire, speciale.

Mi distendo accanto ad Harry, notando i suoi occhi su di me.

"Che succede Harry?" chiedo, non volendo essere invadente e troppo veloce. La mia voce è incerta, suona come un lamento, una supplica.

"In che senso?" risponde, voltandosi verso di me. Spero davvero che stia scherzando, lo noterebbe chiunque che ad Harry sta succedendo qualcosa, che qualcosa non va  in lui e che questo qualcosa lo preoccupa. Lo ha notato anche Veronica, oggi. Mi ha detto che Harry è strano, che non è il solito Harry. Non che Harry sia particolarmente solare e di compagnia, ma non ha fatto le sue solite battute e i suoi giudizi sulle persone. So che non sono cose molto amichevoli, ma insomma, è mancato un pó a tutti questo Harry, e quale sia il motivo di questo suo cambiamento.

"Nel senso che sei strano, Harry. Sei preoccupato? Nervoso? Per cosa Harry, dimmelo, non ce la faccio piú!" mi alzo e mi metto seduta, presa dal nervosismo.

"Ma di che stai parlando?"

"Sai di cosa sto parlando" sputo, stringendo il lenzuolo. Lo sento sospirare, sbuffare forse, ma non mi importa come reagirà, non mi importa sapere se adesso darà un pugno a qualcosa, se mi risponderà male o se avrà qualcosa da dire sul mio comportamento, voglio sapere che succede.

"Rose non- anche se te lo dicessi, non capiresti"

"Hai un'altra ragazza, è cosí, vero?" sento la mia voce spezzarsi. Harry si alza, girando velocemente verso la mia parte del letto.

"Cosa? No, no!" porta le mani alla testa, camminando velocemente avanti e indietro "non ho un'altra fottuta ragazza Rose, chi mi vorrebbe come ragazzo se non tu? Chi cazzo avrebbe il coraggio di mettersi con uno come me? No, non devi pensare questo" dice.

"E allora cosa se non questo Harry! Perchè stai tutto il tempo a guardare quel fottuto telefono, perchè" mi lamento, portando le mani al viso, coprendolo.

"Io- io, te ne parlerò dopo il tuo compleanno. Voglio che lo passi nel migliore dei modi e nessun mio problema deve rovinarlo, va bene?"

"Voglio che tu sia felice" quasi sussurro, alzandomi e avvicinandomi a lui. Lo abbraccio, lo stringo il piú forte possibile. Voglio che capisca che non è solo, che con me puó parlare, non deve tenere i suoi problemi dentro, rischia solo di aprire la ferita che ha già da un pó, e io non voglio questo, nessuno lo vorebbe.

Harry mi attira a se, lasciandomi un bacio tra i capelli e accarezzandomi la schiena. Mi prende il mento tra le dita, facendomi alzare lo sguardo. Incontro immediatamente i suoi occhi verdi, e mi ci perdo dentro, completamente. Resto immobile, a guardare la perfezione e la bellezza di questo ragazzo, i suoi lineamenti fini, i ricci scombinati, le fossette, il sorriso. Dio, il suo sorriso. Quando sorride Harry, tutto quello che succede attorno a me svanisce, ogni singola persona o cosa, ogni singolo particolare, ogni voce, svanisce tutto, e giuro che vederlo sorridere, è la cosa piú bella in assoluto. Ed ogni volta che lui ride, ogni volta che cerca di essere serio, ogni volta che mi guarda come solo lui sa guardarmi, è fantastico, è davvero la cosa piú straordinaria ed emozionante che potesse avvenire. Perchè sí, Harry mi emoziona, mi emoziona nel senso che mi rende felice il solo fatto di averlo davanti, di poterlo abbracciare, di poter guardare le sue mani, i suoi capelli, le sue labbra. I particolari che nessuno nota, la scintilla nei suoi occhi quando rido, la sua delicatezza nel prendere le cose, il suo essere se stesso.

E stare distesa accanto a lui, poterlo sentire accanto a me, è bellissimo, davvero.

"Harry" sussurro.

"Mh?"

"Non voglio forzarti, non voglio spingerti a dirmi cose che non vuoi dirmi, ma voglio solo dirti che io sono qui, che se hai bisogno di un aiuto, io ci sono. Che a volte le persone hanno solo bisogno di un confronto, che non è vero che nessuno puó aiutarle, e se dobbiamo essere una coppia, se vuoi  essere una coppia, non devono esserci segreti, e con segreti intendo complicazioni Harry. Io voglio davvero averti sempre accanto, voglio stare con te ogni secondo che passa, e so che non sempre tutto va bene, che ognuno ha i suoi problemi e che la vita è piena di ostacoli, e ti amo Harry, sempre" butto fuori, appoggiando la testa sul petto di Harry e ascoltando il suo cuore battere.

"Sempre" ripete, facendomi sorridere e facendomi addormentare con la consapevolezza di essere una ragazza amata da qualcuno, un qualcuno che però, ha la convinzione di non essere amato da nessuno.

Remember - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora