Capitolo 22

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Precisamente tra meno di tre ore incontrerò, o meglio, incontreremo la madre e il fratello di Harry. Dire che lui è piú nervoso di me è scontato. È appena arrivato al mio appartamento ed è già in crisi. Si fa domande su domande e mi chiede ogni dieci secondi se è sistemato. I miei tentativi di rassicurarlo finiscono miseramente ogni volta che risponde 'lei mi odiava'. Ho cercato di fargli capire che forse in realtà non lo ha mai odiato, che aveva bisogno di un pó di spazio per rifletterci su e che anche lui, ne aveva bisogno. Non credo che quando lo vedrà gli urlerà contro, o almeno, lo spero. Se lo ha invitato di sua spontanea volontà un motivo dovrà pur esserci.

"Pronta?" chiede ansioso, mentre prende la mia valigia e le chiavi della macchina. Ho avvisato mia zia Clarisse del viaggio. Lei è abbastanza felice che io stia con Harry, dato che lo conosce da molto tempo, ma le sue raccomandazioni non mancano mai, e ne sono felice.

"Pronta" sorrido, prendendo la borsa e seguendo Harry fuori dalla porta. Quando scendiamo, mi coglie di sorpresa il fatto che ci siano anche i nostri amici. Veronica ed Ashton sono accanto all'auto di Harry, mentre dietro ci sono Luke e Michael.

"Ragazzi!" esclamo, correndo verso di loro. Abbraccio Veronica il piú forte possibile e dopo abbraccio anche gli altri, sorridendo.

"Cosa ci fate qui?" esclamo.

"Volevamo salutarvi" ridacchia Luke, prima di venire verso di me e abbracciarmi. Sento Harry sbuffare da dietro, ma non ci faccio molto caso e continuo a parlare con i ragazzi. Dopo un paio di minuti salutiamo tutti e saliamo in macchina, pronti per il viaggio.

Harry muove le dita sul volante, segno che è ansioso, troppo, ansioso. Accendo la radio e metto il disco dei "The fray" che gli piace tanto, e spero davvero che si calmi, non c'è alcun motivo di essere cosí preoccupato. Noto che Harry è leggermente piú tranquillo, cosí decido di dormire un pò.

**

Quando apro gli occhi, siamo ancora per strada, ma siamo già dentro Londra. Ci troviamo in una strada abbastanza grande, con attorno palazzi e casette. Quando arriviamo in fondo alla strada, Harry si accorge che mi sono svegliata e sorride, mostrando le fossette. Svoltiamo a destra e davanti a noi appare una strada larga fiancheggiata da case a due piani e villette. Ci fermiamo davanti una casa di un giallo spento, con il tetto bianco e con un giardino ben curato. Lí in mezzo si trova un'altalena simile a quella che si trova a casa di Harry e nella parte opposta si trova una piscina rotonda, grande abbastanza per cinque persone. Ai davanzali delle finestre si trovano moltissimi fiori ben curati e delle tende color panna spuntano fuori. Quando Harry spegne il motore, noto che l'ansia non è andata via e adesso sta tremando.

"Harry, non preoccuparti, andrà tutto bene" affermo, sperando di rassicurarlo. Gli passo una mano tra i capelli e lui sembra tranquillizzarsi, ma davvero molto poco.

"Bene" sospira "andiamo" dice, prima di aprire lo sportello e scendere. Faccio lo stesso e lo seguo dietro la macchina, cosí da aiutarlo a prendere le valigie. Prendo la mia, e lo seguo verso la porta della casa, dove finalmente capirà che è tutto apposto e che sua madre non lo odia. Bussa e fa un lungo respiro. Sta giocherellando con le chiavi della macchina e la cosa mi irrita leggermente, ma decido di non pensarci e aspettare che qualcuno apra la porta. Quando lo fa, rimango meravigliata dalla somiglianza che c'è tra madre e figlio, e mi sorprendo che una donna cosí bella, che, a primo impatto, sembra davvero gentile e buona, possa odiare qualcuno.

"Harry!" esclama, prima di abbracciarlo e buttarsi in un pianto senza fine. All'inizio Harry sembra confuso, spaventato forse, ma alla fine ricambia, e giuro che non ho mai visto questo ragazzo cosí felice in questi due mesi. Dopo un lungo abbraccio, la donna dai capelli lunghi e scuri, si stacca da Harry, continuandolo a guardare con gli occhi lucidi. Harry sorride, sorride sinceramente e so che deve essere stato difficile passare questi anni senza la madre, ma adesso puó finalmente parlarle e far ritornare tutto alla normalità.

Remember - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora