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CHRIS

Finita la punizione torno a casa.

Saluto mamma, John e Scott.

Chiudo a chiave la porta della mia camera. Accendo la radio.

"Stavo pensando a me, e l'infanzia che la vita mi ha dato

Non ho mai giocato con i soldatini

Ero incazzato come un bimbo soldato,

Io che faccio più soldi che sogni ma rispondo 'va tutto ok'

E mi tengo vicini i sentimenti altrui perché vivo ad un metro dai miei"

Se dovevo descrivere il tipo di ragazzo che sono,avrei risposto con queste parole di Emis Killa. Tutto in questo pezzo è vero.

"Stavo pensando a te, a una bimba dagli occhi vivaci

Che capisco da come mi abbracci che hai avuto più giochi che baci,

Tu che quando prevedono neve

Poi ti imbamboli un ora sui fiocchi

Tu che guardi l'oroscopo in tele

Ma non credi neanche ai tuoi occhi"

Invece se avrei dovuto descrivere Helena l'avrei descritta così.

Mentre ci baciavamo pomeriggio, non so, ho sentito un po di tristezza dentro di lei. "e capisco da come mi abbracci che hai avuto più giochi che baci" ha bisogno di affetto, di felicità e l'indomani io glieli avrei dati.

***

Arrivo a scuola. Helena in felpa nera e jeans parla con Mare. Quest'ultima se ne va proprio quando mi vede.

Aggancio le mani a quelle di Hel e le do un piccolo, caloroso, bacio sulle labbra. Lei sembra meravigliata e fredda.

"Non pensavo che...." Dice lasciando la frase nel vuoto e continuandola dopo averle chiesto di farlo.

Ha paura di finire come le altre troiette e d'altronde ha ragione. Anche io se fossi stata in lei non mi sarei fidato completamente di me.

"una bimba dagli occhi vivaci" devo farle vedere che a lei ci tengo davvero tanto.

Così per confermarlo la porto al centro dell'atrio. Tutti gli occhi puntati su di noi.

La bacio. Un bacio lungo e intenso. Talmente sono travolto da lei che non mi accorgo nemmeno degli applausi che ci stanno facendo.

Hm, il suo profumo. Profuma di cocco e di parole non dette.

Mi stacco e i suoi occhi azzurri incontrano i miei.

Lei subito si gira e cambia espressione.

Mi prende i capelli e riprende a baciarmi questa volta con più foga.

Ci stacchiamo e guardo dalla sua parte.

Ah. Capisco tutto. Dio è gelosa di Tiffany.

Se la gelosia ha questo effetto su di lei devo farla ingelosire più spesso.

Dio è così bella. È bella come il mare d'inverno.

Saliamo le scale e mentre mi siedo al mio posto scoppio a ridere pensando alla sua scenata di gelosia.
Il suo sorriso non compare spesso, ma ogni volta che lo fa il mondo sembra essere più bello.

Ed è così bella quando sorride.

Ed è mia.

E non permetterò a nessuno di torglierle questo meraviglioso sorriso che si ritrova.

Innamorata Di Quel SorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora