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HELENA

No. Non posso crederci.

Cosa ne sarebbe stato di Chris?

Quale debito doveva scontare?

Deglutii sulla sedia. Zio mi guarda perplesso, io sono sconvolta. Respiro, stomaco in subbuglio... Non posso permetterlo.

"È solo un povero ragazzo,non può pagare i peccati che ha commesso il padre." Dico pensando a un modo per poter uscire da questa storia

"Deve solo svolgere alcuni...ehm...compiti importanti" Afferma alzando le spalle.
So quali sono questi 'compiti importanti',sono cresciuta guardando mio zio farsi, stando in macchina mentre zio Max amminastrava gli affari, guardando Gomorra e sentendo al telegiornale atti di mafia che sapevo aveva commesso mio zio.

Mamma non sa di tutte queste cose ovviamente, mamma pensa che zio sia finito in carcere per aver rubato, ma non sa la scia di sangue che si è portato dietro.

Da piccola stavo con lui prima che venisse preso, e quindi so come funzionano questo genere di cose.

Non avrei permesso che Chris ci finisse dentro.

"Non lo faccio,non se ne parla" Affermo guardandolo negli occhi.

"Allora darò questo incarico ad un altro uomo,e sai come lo tratteranno" Dice con aria di sfida.

La sua crudeltà mi fa paura. Dov'era arrivato, dove?! Iniziai a tremare, non riconosco più mio zio, l'uomo che da piccola mi portava le caramelle, l'uomo che sostituiva mio padre dato che quest'ultimo lavorava sempre.

"SE LO TOCCHI GIURO CHE..."Urlo in quelle quattro mura.

Urlo perché ancora una volta Dio non ha ascoltato le mie preghiere, urlo perché il mondo è ingiusto, urlo perché ho perso Chris, urlo perché non posso fare altro che urlare...

"Ci tieni così tanto a Chris e lui ti ricambia mettendo incinta un'altra" Dice guardandomi negli occhi con fare sarcastico.  Come sa queste cose?

"Smettila di farmi spiare da i tuoi uomini!" Sbotto infastidita.

"O lo porterai tu tra un paio di giorni quì,in modo che possa spiegargli io la situazione oppure lo faranno altri contro la sua volontà" Ribatte zio dando un occhiata fuori dalla cella.

L'ora della visita è scaduta. "Ti odio" Dico urlando perché lui mi possa sentire.

'Ti aspetto" Commenta zio mentre le guardie lo portano via...

***

Sono in autobus, il cellulare squilla.

"Cosa voleva zio?" Domanda mamma

Uffh, non posso dirgli la verità...

"Gli mancavo,solo questo"magari avesse detto questo.

"Ehm...devo andare da Mare ora"

Devo parlare urgentemente con Chris, prego che mia madre si beva la mia scusa.

"Ok" riattacco. Preparándomi il discorso da fare a Chris.

***

Il pullman si ferma distante pochi isolati dalla casa di Chris. Prendo un bel respiro prima di bussare alla porta.

Alla porta compare il piccolo John.

"Ehi,come stai?"dico quando lui improvvisamente mi abbraccia.

"C'è Chris?" Domando mentre scruto la casa.

John si stacca, e con quel fare da bambino dice "Mamma l'ha cacciato da casa" John mi guarda la pancia, poi me la tocca, e fa segno di no con la testa.

Wow, sua madre era crudele. Come mangiava? Dove dormiva?

"Dove posso trovarlo?" Domando ancora.

"Mamma non lo sa,ma è lì vicino" Con il suo ditino indica un pezzo di strada.

"Grazie"

Mi giro, non è molto lontano posso arrivarci a piedi

***

La macchina di Chris e' proprio di fronte a me. Respiro. Avrò una conversazione con lui da quel fatidico 22 febbraio.

Busso al finestrino. Lui si gira. I suoi occhi mi fanno ancora lo stesso effetto.

Apre lo sportello. "Cosa ci fai qui?" Domanda guardando fisso davanti a lui.

"Devo parlarti,urgentemente"

si gira dalla mia parte, mi scruta con attenzione, i suoi occhi si incastrano tra i miei.

"Se proprio devi...fa veloce"

Wow gli ho rotto proprio le palle.

È così stronzo. Sarò stronza anche io allora...

'Mio zio deve parlarti in prigione" dico tutto d'un fiato, alzando un sopracciglio.

si gira e fa una faccia strana 'Che cosa?" mi viene da ridere ma non lo faccio.

"Hai sentito bene,lunedì vieni a prendermi e andremo insieme"

"Per forza?" chiede sta volta abbassando la testa.

'Si"lo fisso in attesa di una risposta, perché doveva succedere, perché?

"OK"

Scendo dalla macchina. Gli occhi mi pungono. Cazzo, abbiamo parlato e non mi ha detto nemmeno qualcosa di 'dolce'.

Sento dei passi dietro di me. Chris mi prende il braccio. "Mi dispiace,scusa'

Quelle parole mi prendono alla sprovvista. Allora pensa ancora a me.

"Mi dispiace che tu debba affrontare tutto questo"

Innamorata Di Quel SorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora