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HELENA

Stare con Chris mi rende una persona diversa, più allegra, più solare.

E faccio di tutto pur di rendere anche Chris felice.

Lo amo ma non sono sicura che questo sentimento sia ricambiato.

Insomma ancora non potevo credere che ha lasciato una come Tiffany per una come me.

Chris e' proprio accanto a me, siamo in macchina, lui guida. Dietro c'è Scott e lo stiamo accampognando a casa dopo averlo portato dal catechismo.

Guardo il mio miracolo personale, ha una leggera barbetta sul mento, quella che ogni volta che mi bacia mi provoca solletico.

Non abbiamo mai parlato di sua madre, ne di suo padre nello specifico.

Neanche del padre di Scott o di John.

La macchina si ferma e Chris fa scendere Scott.

Rientra in macchina.

"Cinema o lungomare?" Mi chiede Chris con un sorriso che fa sfigurare il paradiso.

"Vanno bene entrambi" Dico ricambiando il sorriso.

In realtà non voglio fare niente in particolare, solo stare con lui.

Proprio in quel momento esce Scott dalla porta correndo.

"John....è per terra....in bagno...ha gli occhi chiusi" Dice Scott con il fiatone.

Io e Chris scendiamo in volata dalla macchina a ci precipitiamo in casa.

Saliamo di sopra.

Non guardo nemmeno com'è fatta la casa, il mio unico pensiero è vedere John.

Chris entra in bagno, ansimante prende la testa del fratello che giace a terra.

Mi inginocchio e controllo il battito cardiaco.

Ringrazio Dio è ancora vivo.

"Chris tu alzagli le gambe,Scott portami del ghiaccio e dell'acqua fresca" Do i comandi.

Sono abituata a parlare così. Sono la maggiore di 10 cugini e mi viene spontaneo comandare gli altri.

Chris si sposta e mi lasci il suo posto per controllare meglio John.

Gli metto il pannetto sulla fronte e gli bagno i polsi.

Mentre Chris lo prende in braccio e lo poggia sul letto.

John all'improvviso apre gli occhi.

Lui somiglia un po di più a Chris e in comune tutte e tre i fratelli hanno solo le lentigini.

"Cosa è successo" Chiede Chris incrociando le braccia mentre mette in risalto i bicipiti.

"Mi girava la testa,sono andato in bagno per bagnarmi i polsi e poi non ricordo opiù niente" Risponde John.

"Va tutto bene ora" Gli dico accarezzandogli la fronte.

John mi guarda e mi scruta bene con duo occhioni da bambino.

"Tu devi essere Hel" Dice John.

"Si" dico a John mentre gli sorrido.

Sentiamo dei passi.

Una donna si ferma sulla porta. Ha una sigaretta tra le dita.

I vestiti non le coprono quasi niente.

Sembra una prostituta (?)

Chi potrebbe essere?

"Chris...ti ho detto mille volte che non voglio vedere le tue puttanelle in giromper casa,quello che dovete fare lo fate a casa di lei" Dice la donna squadrandomi da capo a piedi.

Sembra indignata.

Chris diventa rosso in volto per la vergogna mi guarda e mima con le labbra uno 'scusa'

"Lei non è una troia... È salita perché John era svenuto e tu non sei stata capace di fare niente,va beh lasciamo stare....Helena ti presento mia madre Gwen"

Oh, lei è sua madre. La guardo potrà avere si o no 35 anni.

Ha fatto Chris in giovane età. In confronto a lei mia madre le sembra nonna.

Adesso capisco perché non ha una buona reputazione.

Mi alzo dal letto, vado davanti alla madre di Chris e le porgo la mano.

"Salve,sono Helena ma potete chiamarmi semplicemente Hel" Dico facendogli un sorriso.

Gwen mi guarda. Mi guarda con disgusto e non so perché. Non mi prende la mano. Così io mi allontano.

"Mamma,puoi cercare di essere gentile con Helena per favore?" Chiede Chris guardandomi con vergogna.

"Christopher,per caso ti vergogni di tua madre? Per la reputazione che ho? Anche la tua fidanzatina l'ha cosa pensi..." dice la mamma di Chris indicandomi mentre finisce la sigaretta.

E' sicuro è ubriaca. Non devo darle ascolto.

Mi avvicino a Chris e dico "Chris forse è il caso che la porti di sotto,è ubriaca"

Chris, John, e Scott spalancono gli occhi e mi guardano.

Ma cosa ho detto?

Cosa credi,che sono ubriaca? Devo ancora iniziare la mia birra.Tu che vieni da famiglia per bene e quartieri all'avanguardia ti pensi ti poter trasformare la mia famiglia in una come la vostra? Fate tanto le gentili ma non avete nemmeno le palle voi donne di alto livello. E sai cosa? Meglio una troia sincera come me, che una santa che finge come te" la mamma di Chris sbraita contro di me e mi butta contro una lampada.

Bene volevo migliorare la situazione ma a quanto pare non ci ero riuscita.

La verità? Io volevo essere come quelle donne di 'alto livello'. Ma non lo ero.

La mia famiglia era disagiata come quella di Chris e usavo lo studio per mascherarla.

Mi piaceva Chris perché anche lui aveva una famiglia del genere, poteva capirmi.

Ma appena ci siamo messi insieme non volevo dirgli di tutti i miei problemi.

Avevo paura che mi lasciasse non volevo che capisse che io non avevo più quella tranquillità.

Ma dovevo dirglielo.

E il momento era arrivato.

"COSA PENSATE?!IO VORREI ESSERE COME QUELLE DONNE DI ALTO RANGO,MA NON LO SONO. NON LO SONO MAI STATA!E NON LO SARÒ MAI. MIO ZIO È UN TOSSICO DIPENDENTE E L'ALTRO MIO ZIO È IN PRIGIONE. SOMIGLIO MOLTO DI PIÙ A VOI,E MI SENTO UNA MERDA MA L'UNICA COSA,L'UNICA,CHE MIFA SENTIRE MEGLIO È VOSTRO FIGLIO."

Inizio a gridare a piangere tanto che John si spaventa.

Piango. Urlo. Piango. Urlo.

Guardo Chris, non crede alle sue orecchie.

Ho rovinato tutto.

Gwen mi guarda e sorride.

Corro veloce di sotto. Corro in strada.

Corro e nessuno scende a fermarmi.

Innamorata Di Quel SorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora