HELENA
Tutto il pomeriggio non feci altro che pensare a quello che avevo detto a Chris. Prima lo volevo fuori dalla mia vita e facendo così sicuramente ci ero riuscita ma, cazzo, io lo amavo e gli avevo detto quelle fottute parole.
Sicuramente Chris non aveva sofferto per quelle parole, lui era un maschera, l'unica volta che riuscivo a cogliere una emozione nei suoi occhi era quando pensava al padre.
L'indomani gli avrei chiesto scusa, dovevo mettere da parte l'orgoglio e cercare di rimediare.
***
Entrai in classe e cercai di ripetermi mentalmente le cose che avrei dovuto dire al mio Chris.
Lui varco' la porta guardando a terra. Senza rivolgermi neanche uno sguardo. I suoi occhi non dicevano niente.
Si sedette e chiamo' Tiffany. Lei si sedette sulle sue gambe e visto che il professore ancora non c'era iniziarono a baciarsi.
Una gelosia improvvisa mi gelo' il sangue.
No, Helena, calmati, hai sbagliato tu è normale che adesso lui si stia scopando un altra.
Feci un bel respiro <Chris, p-posso parlarti un minuto per favore> lui fece segno a Tiffany di andarsene.
<Dimmi> disse con un sospiro
In iper-ventilazione, cuore a mille, tremore e sudore freddo inizia <Ieri sono stata una stronza, tu hai provato a parlarmi e io ti ho respinto. Non ho fatto altro che pensare a questo. Lo so che quelle parole per te non contavano niente ma, io non sopporto di vederti quasi sempre triste per tuo padre... > mi bloccai. CHE CAZZO AVEVO DETTO?! Nel discorso che dovevo fare di certo non dovevo menzionare il padre.
Stupida.
Stupida.
Stupida.
<Come sai dove mio padre? > chiese Chris con quella malinconia di nuovo negli occhi.
<Perdonami, scusami, non intendevo... Sorridi... > senza che me ne accorsi, mi Alzai, andai da lui, e lo abbracciai.
Le sue braccia mi stringere i fianchi, e affondo' la testa nei miei capelli. Dio il suo calore. Lui era più caldo del Senegal. Lui era, è, tutto. Il suo odore. Fumo e menta.
Cazzo come lo desideravo. Si, era sicuro al 100%. Io lo amavo.
Mi scostai e lo guardai negli occhi. Erano lucidi <Sorridi, ti prego, non posso vederti così>
Mi sorrise e spostandomi una ciocca di capelli mi disse <Se me lo chiedi tu... > Averlo a due centimetri di distanza e non poterlo baciare era una sofferenza che non potevo sopportare così tornai al mio posto.
Chris mi disse <Comunque no, non ho il ciclo> aveva risposto alla domanda che gli avevo fatto ieri. Scoppiai in una grossa risata e Chris ribatte' <Ecco, è raro vedere il tuo sorriso> avevo deciso.
Dovevo essere più sicura di me così gli risposi <Certe volte ti vedo, che fissi il vuoto, c'è malinconia e ti avveleni, ti scongiuro non perdere il sorriso, piuttosto sfogati con qualcuno>
Chris rispose <Al momento l'unica con cui mi possa confidare sei tu>
Il prof entro' in classe così io e Chris smettemmo di parlare ma non di guardarci negli occhi.
Lui era semplicemente Chris. Il Chris che aveva sofferto. Il Chris che aveva pianto. Il Chris che si era confidato.
Il mio Chris. Lo sentivo MIO. Ma non lo era. E forse non lo sarebbe mai stato.
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Innamorata Di Quel Sorriso
Teen FictionHelena è una ragazza timida e riservata,sogna l'amore ad occhi aperti ed ecco che compare Chris,bello e impossibile. Sono completamente opposti ma l'amore che provano è l'enorme cosa che li unisce. Il destino sembra volere dividerli in tutti i modi...