Capitolo Ventitre

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"Domani parto" dissi tristemente a Stiles.

"Non me lo ricordare" mormorò guardandosi le mani.

"Due mesi" lo abbracciai da dietro, sfregando la fronte sulla sua spalla.

Guardai la mia nuova camera da letto, piena di scatoloni e e mobili coperti. I muri bianchi mi accecavano gli occhi.

"Hey, questa è una delle scatole del seminterrato." disse Lena entrando in camera mia. "Era di tua madre. Ha il tuo nome sopra. Vuoi che la metta nello sgabuzzino o...?"

Mi alzai dal letto andando alla porta, prendendole la scatola dalle mani.

"Grazie" le sorrisi, posizionando la scatola sul letto, di fianco a Stiles.

"Okay,io sto uscendo. Devo portare il furgone al deposito, mettere via tutto ciò di non necessario al momento. Tipo le decorazione natalizie, alcune cose di tua madre, anche mie. Va bene?" chiese.

La mia mente tornò alla prima volta che aveva tentato di spostare le cose della mamma. Mi ricordai come ero impazzita immediatamente e di come l'avevo poi soggiogata. Me ne pento ancora.

"Si, sembra una buona idea"

"Okay, me ne vado per un'ora o due. Ti voglio bene!" disse una volta uscita da camera mia.

"Anche io" urlai di risposta per farmi sentire. Ci fu un minuto silenzio nell'appartamento prima di sentire la porta chiudersi.

"Hey, che cos'è?" chiese Stiles, prendendo una collana dalla scatola che Lena mi aveva precedentemente dato.

La presi, un sorriso si formò sul mio volto. Mi ero completamente dimenticata dell'esistenza di quella collana.

"Era di mia madre. Me l'ha lasciata lei."passai un dito sopra il metallo luccicante, pensando alla prima volta che l'avevo trovata tra le sue cose.

"passai un dito sopra il metallo luccicante, pensando alla prima volta che l'avevo trovata tra le sue cose

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Senza dire una parola, Stiles la prese dalle mie mani e si mise dietro di me. Spostò i miei capelli di lato e allacciò la collana al mio collo.

"Ti sta benissimo." sussurrò. Sorrisi e gli lasciai un bacio sulla guancia. Mi alzai e mi diressi verso la cassettiera, osservandomi nel piccolo specchio sopra di essa.

"Sai... finalmente siamo soli" disse Stiles raggiungendomi da dietro.

"Lo saremo per un po'."

Non appena mi girai verso di lui, mi appoggiò alla cassettiera, il suo corpo premuto contro il mio. I suoi occhi erano pieni di passione e il suo sguardo era fisso sulle mie labbra.

"Cosa vuoi fare?" sussurrai,il mio sguardo, anch'esso fisso sulle sue labbra.

"Non lo faremo di nuovo" sorrise e prese il mio viso tra le mani, sbattendo le sue labbra sulle mie.

Non appena esse si toccarono, riuscì a sentire Stiles rilassarsi contro la mia bocca. Gemette leggermente e io sentì le mie ginocchia tremare mentre la sua mano era tra i miei capelli. Mi prese in braccio senza sforzo, appoggiandomi sulla cassettiera. Gemetti, tirando i suoi capelli sulla nuca.

Altered // Stiles Stilinski [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora