"Okay, quindi questo piano prevede di legare Liam ad una sedia? Poi cosa farete?" Sussurrai gridando a Stiles, indicando Scott che era in piedi davanti ad un Liam molto arrabbiato.
"Solo, per favore, puoi semplicemente seguirlo" Disse Stiles irritato.
Sospirai appoggiandomi al muro. Questo povero ragazzo stava impazzendo, non riuscivo nemmeno ad immaginare cosa stesse pensando dopo tutto ciò che era successo, e ora doveva confrontarsi con Scott e Stiles allo stesso tempo.... povero ragazzo.
"Liam, ti togliamo il nastro dalla bocca, se gridi te lo rimettiamo. Se parli piano, non te lo rimetteremo capito?" Respirò pesantemente da sotto il nastro per poi annuire "Okay.,." Con un colpo rapido il nastro di strappato via, facendo gemere Liam.
"Okay Liam hai visto un sacco di cose confuse stasera e più cose confuse stanno per accadere a causa delle cose confuse che sono accadute stasera. Capito?"
Liam lanciò uno sguardo confuso a Stiles prima di scuotere la testa "Non proprio"
Feci un passo mettendomi di fianco a Stiles "Stiles non sono sicura di aver capito nemmeno io"
"Bene, va bene"
"Nemmeno io ho capito" ammise Scott. Dalla sua espressione sembrava che stesse ancora cercando di elaborare ciò che aveva detto Stiles.
"Forse dovresti dirglielo" Disse Stiles puntando il dito prima verso Liam e poi Scott.
"Dirmi cosa?" Ringhiò Liam con rabbia.
"Oh mio dio" dissi sottovoce sedendomi sul letto di Scott.
"Liam... quello che ti è successo- quello che ti ho fatto, che è stato per salvarti, t-ti cambierà"
"A meno che non ti uccida" sottolineò Stiles, il che mi portò a lanciare un cuscino in faccia a Stiles e a ottenere uno sguardo di incredulità da parte dell'amico "Ah! Ok non avrei dovuto dirlo"
Liam emise un sospiro, ora la rabbia che aveva in corpo fu rimpiazzata dalla paura. "Che cosa?"
Mi alzai lentamente, chinandomi di fronte a Liam.
"Uh oh uh oh sta-? Sta piangendo?" Chiese Stiles.
Cominciai a sentire i singhiozzi provenire dal povero ragazzo, così misi una mano sulla spalla di Liam "Ehi, Liam, andrà tutto bene, starai bene"
Sentì il mio cellulare vibrare in tasca, mi alzai lentamente tirandolo fuori per vedere il nome di Lydia illuminare lo schermo.
"È Lydia, devo rispondere" appoggiai il cellulare all'orecchio.
"Ora libera il ragazzo" Sussurrai con rabbia prima di uscire dalla stanza di Scott."Ehi Lyds" le dissi, scendendo le scale.
"Quelle foto che mi hai mandato, le ho guardate all'infinito e finalmente ho capito" Disse dall'altra parte del telefono.
"Cosa intendi? Hai capito cosa?"
"Be, i miei appunti di matematica, non sono davvero appunti di matematica...."
"Davvero? Non l'avrei mai detto" le dissi sarcasticamente.
Sentì un rumore provenire dal piano di sopra, cosa che mi fece puntare lo sguardo sulle scale.
"Beh, alcuni sono i miei appunti, il resto penso sia un codice"
"Prendilo!" Sentì una voce urlare, seguita da altre voci.
In pochi secondi vidi i tre ragazzi precipitare giù per le scale, uno sopra l'altro. Sembravano un pretzel per il modo in cui erano intrecciati "Gamba! L'ho preso! L'ho preso!"
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Altered // Stiles Stilinski [2]
Fiksi Penggemar"Il dolore è ancora lì. Il cordoglio..... e la vergogna. Ma ora lo capisco. Ma chiudere tutto, è un tradimento. Voglio dire, costruisci questo muro e lasci fuori tutto ciò che ti rende quello che sei. Niente ti sfiora, niente importa. Ma le cose imp...