La Fiducia è La Chiave

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"Da quanto vanno avanti secondo te?" domandò Magnus prendendo il braccio di suo marito e portandolo al suo fianco a pochi passi di distanza da Izzy, che nel frattempo li stava dirigendo verso il suo ufficio a passi svelti. "Chi?" chiese Alec confuso "Underhill e Lorenzo, da quanto stanno insieme?" spiegò Magnus mantenendo un tono di voce tanto basso da essere a malapena udibile. "Ah loro, beh si sono conosciuti al nostro matrimonio e hanno poi iniziato ad uscire" rispose Alec con una leggerezza tale da portare Magnus a fermarsi bruscamente, così da fermare anche suo marito. "Ma tu come le sai tutte queste cose?" domandò Magnus incuriosito ma anche leggermente irritato poiché Alec non ne avesse mai fatto parola prima di quel momento. "Underhill mi scriveva spesso per chiedermi consigli riguardo appuntamenti e rispondendo gli ho anche chiesto come si fossero conosciuti, così mi ha aggiornato sulla situazione." disse Alec riprendendo la camminata. "Ah...ma perché non me ne hai mai parlato?" chiese Magnus cercando di stare al passo di Alec. "Perché non volevo reagissi male al fatto che mi scriva con Underhill" rispose dunque Alec "Ma se mi avessi detto che lo facevi per aiutarlo con Lorenzo, avrei capito" disse Magnus cercando lo sguardo di Alec che stava guardando verso sua sorella. "Se te lo avessi detto, mi avresti mai creduto?" concluse Alec.
"Beh bisogna ammettere che è davvero inaspettato, insomma il destino è veramente strano alle volte..." Magnus vide che Alec stava facendo una faccia davvero preoccupante dunque si affrettò ad aggiungere "non il nostro Alexander, il nostro è perfetto e loro...sono carini!". Alec aveva accelerato il passo così lo stregone fece lo stesso e quando fece per ricominciare a parlare, Alec lo precedette "Ti sei salvato, comunque, appunto per ciò che hai appena detto, non mi avresti mai creduto riguardo loro due e non volevo che pensassi che mi stessi scrivendo con Underhill tradendoti, perché mi auguro tu sappia che non lo farei mai" a queste parole Magnus fece un sorriso spontaneo quasi nascosto e disse "Lo so, per questo mi aspettavo me ne parlassi, ma non è un problema, forse hai ragione, Lorenzo e Underhill sono l'ultima coppia che mi sarei mai potuto immaginare. Però questo non cambia il fatto che se vuoi parlare di queste cose con me, non devi sentirti vincolato dai miei sentimenti, siamo sposati Alexander, fidarmi di te è una cosa che faccio ad occhi chiusi e lo sai". "Okay, scusami, ti amo" rispose Alec alle parole dolci di suo marito, "No, non scusarti, è tutto okay, ma potrei usare questo come ricatto per sapere il mio regalo d'anniversario" fece poi Magnus accompagnando l'affermazione con un colpetto sul gomito di suo marito.
"Ragazzi, ci siete?" la voce di Isabelle interruppe la loro conversazione. Sembrava agitata, pensò Alec, questo doveva significare che la situazione di Jace doveva essere davvero delicata. "Ti prometto che quando sarà il momento, ti darò il regalo e spero tu possa essere tanto felice quanto lo sono stato io quando l'ho pensato." sussurrò velocemente Alec, così Magnus arrossì e, ripensando a ciò che Alec aveva detto poco prima, gli rispose "Ti amo anche io Alexander". Si lasciarono un soffice bacio sulle labbra e poi a passi molto svelti entrarono nell'ufficio di Isabelle, che un anno prima era l'ufficio dove Alec e Magnus avevano avuto un paio di appuntamenti, così i ricordi raffioravano nelle menti della coppia che intanto si trovava a pochi passi da Isabelle che stava chiudendo la porta in modo talmente furtivo da essere preoccupante.

"Simon!" esclamò Clary "da quanto non ti facevi vedere in città, come va con la band?" domandò in seguito.
Simon doveva ancora riprendere fiato quando la ragazza si avvicinò per abbracciarlo. Lui non riusciva a capire cosa stesse accadendo, così guardò Jace con occhi colmi di ansia, shock e confusione. Jace gli rivolse uno sguardo compassionevole e fiducioso, ora nient'altro importava se non Clary. "Ehm, la band? Non ne faccio più parte, mi sono buttato sulla scrittura...tu invece con la Brooklyn Academy?" chiese Simon ancora con le braccia attorno alla sua migliore amica. Clary rispondendo si allontanò dal ragazzo "Sono contenta, ma mi sembra che nei miei disegni manchi qualcosa, ho una sorta di vuoto, mentre disegno, che nulla riesce a riempire. Mi hanno detto che potrebbe essere uno di quei blocchi che alle volte le artiste hanno, ma sento che voi, soprattutto tu,-" si voltò ed appoggiò l'indice sul petto di Jace "sapete di cosa si tratta, mi sbaglio?" concluse così Clary con lo sguardo fisso su Jace che sembrava essere l'unica sua sicurezza al momento, lei sapeva che lui poteva essere la chiave di tutto, ma non ne capiva il motivo.
Jace dopo ciò che Clary aveva appena detto, rivide in lei quella sicurezza che aveva visto la prima volta, quando voleva salvare sua madre. Riusciva a rispecchiare quel suo desiderio di salvarla, nel desiderio che ora aveva di trovare delle risposte, così si avvicinò e disse "Le risposte sono tutte dentro di te, ora dobbiamo solo aiutarti a sbloccare ciò che ti è stato tenuto nascosto per troppo tempo. Te la senti di restare con noi?"
A queste parole Simon si svegliò da quella sorta di sogno in cui era rimasto intrappolato per un attimo: lui e Clary quando entrarono nell'Istituto per la prima volta insieme, un mondano e una Shadowhunter che non sapeva di esserlo fino a poche ore prima, ignoti di tutto ciò che stava per succedergli, ma uniti. La sua migliore amica era di fronte a lui e la rivoleva indietro più di qualsiasi altra cosa al mondo, quindi decise di fregarsene degli angeli, lo avevano fatto soffrire abbastanza, ora era il momento di riprendersi Clary, così disse "Dai Fray, non posso accettare un 'no' come risposta".
Clary li guardò, entrambi le sembravano una parte importante della sua vita, ma, come prima, non riusciva a spiegarsi perché. Detestava questa sensazione, dunque, con un tono di voce deciso, disse "Ci sto, sono con voi"

"JACE COSA?" esclamò Alec con un tono di voce che aveva raggiunto una sottospecie di soprano "Alec abbassa la voce!" si affrettò a dire Izzy. "Avevo espressamente chiesto a tutte le persone fidate, qui all'Istituto, di tenere d'occhio Jace e ora mi stai dicendo che Clary sta girando per l'Istituto e noi non abbiamo alcuna certezza che lei si ricordi del mondo nascosto? Voglio bene a Clary, per questo non possiamo permetterci di rovinarle l'unica vita che gli angeli le hanno concesso" disse Alec con voce più pacata. Magnus decise di esprimere la sua opinione cercando di mostrarsi più calmo possibile "Su questo non posso dargli torto Iz, non siamo sicuri di quanto Clary si ricordi. Però lei è forte, possiamo comunque provarci Alexander". "Alec, lei ha visto Jace anche se stava usando il glamour e ha visto la runa, senza poi dimenticare che si è ricordata il nome di Jace che, per la cronaca, ha un'ipotesi riguardo questa storia" disse Izzy cercando di far ragionare suo fratello "Che sarebbe?" chiese Alec "Dice che gli angeli hanno deciso di perdonarla" rispose Izzy.
Alec ci pensò un attimo e nel frattempo Magnus domandò "Possono farlo?" così Alec gli rispose una volta conclusa la sua riflessione "Mamma me ne aveva parlato una volta. Mi aveva detto che Clary le aveva posto la stessa domanda e lei al tempo non ne capiva il senso. Le aveva detto che era possibile, poiché gli angeli agiscono in modi misteriosi, ma dopo che è venuta a conoscenza dell'accaduto, non sapeva più cosa pensare. Lo sperava, come tutti noi, quindi penso che possa essere possibile, d'altronde in questo mondo tutto è possibile". "Penso che abbia senso...bene, dov'è Clary?" domandò Magnus desideroso di rivedere quella giovane ragazza che era come una figlia per lui "È con Jace e Simon in camera mia, andiamo" disse Izzy.
Magnus guardò Alec che era ancora pensieroso "Amore stai bene?" domandò dunque "Sì sì, non ti preoccupare, andiamo dai ragazzi, vediamo se stanno tutti bene" rispose Alec. "Certo!" disse Magnus facendo un sorriso che nascondeva una sorta di preoccupazione per suo marito, forse aveva capito di cosa si trattava, ma preferiva non tirare fuori l'argomento, non in quel momento almeno.

Scusatemi se questo capitolo è più corto degli altri, ma sono in vacanza quindi è difficile stare concentrati con questo caldo, perciò non vedo l'ora di tornare a casa e di mettermi a scrivere con più calma. Sono una che mantiene le promesse e fidatevi che i prossimi capitoli saranno lunghi e pieni di Malec, dovete solo aspettare ancora un po', accumulare tutto richiede tempo...spero ne vada la pena, intanto fatemi sapere se vi sta piacendo la storia! Love youuuu.

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