L'Uno Per L'Altro

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"Penso che tu debba ripassare anche un po' di rune, le sapevi tutte una volta quindi ti devi solo rinfrescare la memoria!" affermò Simon mentre prendeva due bastoni "Le rune sono quelle specie di tatuaggi che Jace ha sul corpo giusto?" domandò Clary prendendo al volo il bastone che le aveva lanciato Simon "Già che guardi il corpo di Jace...beh non ne sono sorpreso" disse Simon scherzosamente, ma fu colto di sorpresa da Clary che gli mise il bastone tra le gambe e lo fece cadere a terra "Ora sei sorpreso?" chiese Clary sorridendo "Non avevo torto, ammettilo" rispose Simon "Okay, okay lo ammetto. Jace sarà pieno di ragazze che gli vanno dietro, sono solo una delle tante" disse Clary. Simon la stava guardando steso a terra con i gomiti che sostenevano la sua schiena. Avrebbe voluto dirle che, per quanto Jace possa essere affascinante, l'amore della sua vita è solo uno, ma poi ricordò ciò che molti continuavano a ripetere 'Se le diamo tempo, lei ricorderà tutto' così si limitò a dire "Dai forza, dammi una mano. Dobbiamo allenarci e stavolta non sarò poi così distratto". Clary disse in seguito con aria di sfida "Cos'è, mi stai sfidando?" Simon rispose "Può darsi". Da quell'affermazione iniziarono a combattere e a ripetere nomi di diverse rune ad alta voce e Clary non sembrava per nulla estranea a questo mondo, anzi si sentiva a suo agio e non vedeva l'ora di poter raccontare a Jace i suoi progressi.

"Bene, Catarina sta arrivando" disse Alec a Magnus "Madzie non è con lei, vero?" domandò preoccupato Magnus "Le ho detto che potrebbe essere pericoloso, ma nessun babysitter era libero, allora ha deciso di portarla qui all'Istituto e di lasciarla insieme a qualcuno che la tenga occupata" rispose Alec "Potrei chiamare Raphael! Al matrimonio si comportava da ottimo fratello maggiore con lei!" esclamò Magnus con un sorriso che cercava di nascondere l'ansia "Okay ora basta" disse Alec "Non cercare di evitare l'argomento perché qualcosa è successo in quel corridoio, hai rischiato di uccidere-" "IL TUO PARABATAI, SÌ ALEC CREDI CHE NON LO SAPPIA?" disse Magnus alzando il tono della voce, cosa che con Alec non capitava quasi mai. Alec rimase paralizzato "Magnus, io-" ma Magnus lo interruppe "Alexander mi dispiace aver alzato la voce, ma non capisci, quello non ero del tutto io." "Cosa intendi con 'non del tutto'?" domandò Alec "Intendo che ero cosciente di star facendo qualcosa a Jace, ma non riuscivo a controllare la mia magia" spiegò Magnus "Quindi eri cosciente di ciò che stavi facendo..." disse Alec "Alexander non rendere le cose più difficili" proseguì Magnus "Più difficili? Di cosa stai parlando?" chiese Alec "Oh andiamo! Non fare finta di nulla, mi avresti ucciso con le tue mani se avessi sfiorato un altro capello del tuo parabatai! D'altronde avevi già la freccia indirizzata verso il mio collo, no?"
Alec iniziava a sentirsi davvero in colpa così cercò di scusarsi quando si accorse che Magnus era diverso dal solito. Sembrava totalmente fuori di sé ed Alec ormai lo conosce, non è da lui comportarsi in questo modo, così si avvicinò lentamente a suo marito e cominciò a parlare "Magnus, Magnus ti prego ascoltami. Ricordi quelle foto che io ti lasciai nel loft dopo la nostra litigata? Le foto di Tokyo. Quella notte a Tokyo tu mi domandasti quale fosse la cosa più importante per me in quel momento della mia vita. Ricordi la mia risposta?" Magnus rispose senza esitare "Non c'è nulla di più prezioso di quello che provo per te in questo momento della mia vita" così Alec proseguì "Esatto, nulla è cambiato da allora. Tu sei sempre stato e continuerai ad essere la cosa più preziosa." A quelle ultime parole Magnus si calmò e guardò Alec negli occhi "Alexander ti prego aiutami, ti prego mi dispiace, io non posso andare avanti così. Non voglio perderti, non posso" cominciò a lacrimare, così Alec appoggiò le sue mani sulle guance di suo marito e si avvicinò. Le loro labbra si sfiorarono inizialmente e poi si unirono in un bacio pieno di comprensione e amore. Quando si staccarono non lo fecero del tutto, poiché Alec a pochi millimetri di distanza dalla bocca di suo marito, sussurrò "Ti prometto che non ti lascio solo, supereremo questo problema insieme, okay?" Magnus rispose "Ti amo Alexander" ed Alec a sua volta disse "Ti amo anch'io"
"Aleeeeec!" Alec si voltò e disse "Ma guarda chi è arrivata! Streghetta, come stai?" Madzie, che intanto aveva salutato anche Magnus, rispose"Mm sono un po' stanca, mi devo sempre allenare con la magia" così Magnus disse "Vedrai che un giorno sarai grata a tutti questi allenamenti, diventerai la streghetta più potente di tutta New York e la proteggerai da tutti i demoni! PUM PUM BAM!" ad accompagnare gli ultimi versi ci furono dei gesti da parte di Magnus e Madzie. "Ciao ragazzi!" salutò Catarina "Ciao Catarina" disse la coppia sposata all'unisono, allora Catarina proseguì "Allora, cosa sta succedendo?"

"Mi riprenderò Izzy, non ti preoccupare" disse Jace "Ti sembro preoccupata per te?" disse con un tono di superiorità ironico al quale Jace rispose alzando un sopracciglio "Sto scherzando, non mi preoccupo per te perché non è la prima volta che vieni ferito, guarirà. Piuttosto mi preoccupo per Magnus, non so proprio cosa gli stia succedendo e mi dispiace perché lui e Alec ne hanno già passate tante a causa di Asmodeo..." alzò lo sguardo verso Jace "Beh sì tu e Clary ne avete passate anche di peggiori, ma capisci ciò a cui mi riferisco" Jace allora rispose "Sì sì Izzy, l'avevo capito e lo penso anche io. Magnus aveva detto di aver spedito Asmodeo nel Limbo, come avrebbe potuto tornare indietro? È praticamente impossibile" Izzy fece un'espressione di riflessione e poi disse "Andiamo tutti da Taki's e discutiamone assieme, non si sa mai, magari a qualcuno verrà qualche idea mangiando!" al che Jace disse "Stai parlando del tuo fidanzato, non di me...vero?" Jace stava fissando Isabelle con uno sguardo di disapprovazione, così Isabelle disse "Beeeh"
Allora Jace si alzò dal letto in cui Isabelle lo aveva curato fino a quel momento e disse "Okay, vado a chiamare Clary e Simon. Finalmente Clary potrà assaggiare il piatto che Maia ha creato per lei" Quando Jace stava per uscire dalla stanza, Izzy urlò "Lo sai che ti voglio bene!" Inizialmente non ci fu nessuna risposta, ma poi Isabelle si voltò e vide Jace correre indietro verso la porta della camera e dire "Dovevi pensarci prima, ora tu e Simon pagherete tutto quello che mangeremo..." alzò gli occhi al cielo sorridendo e poi proseguì "Ovvero quello che mangerò io!"

Malec - To UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora